Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti “preoccupato” sulle operazioni del governo siriano in … Siria!

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di ronpaulinstitute.org – traduzione GP

La portavoce del Dipartimento di Stato Heather Nauert ha rilasciato una dichiarazione oggi che avverte il governo siriano di cessare e desistere dalla sua spinta militare finale contro l’ISIS e gruppi di al-Qaeda nel sud-ovest della Siria. Gli Stati Uniti sono “profondamente turbati dai resoconti delle crescenti operazioni del regime siriano nella Siria sudoccidentale” perché tali operazioni rientrano nella “zona di allentamento negoziato tra gli Stati Uniti, la Giordania e la Federazione russa l’anno scorso e ribadita tra i presidenti Trump e Putin a Da Nang, in Vietnam, a novembre “, dice la dichiarazione.

Che strano avvertimento. Gli Stati Uniti, che occupano illegalmente il territorio di un paese distante quasi 6.000 miglia, avvertono la Siria, il Paese che in parte occupa, di non condurre operazioni militari contro organizzazioni terroristiche all’interno dei propri confini!

A parte l’assurdità del comunicato stampa di Nauert, c’è l’importante questione che l’intera affermazione sia una bugia.

Innanzitutto, la “zona di de-escalation” a cui si riferisce è stata dichiarata unilateralmente dagli Stati Uniti. La Siria non ha mai accettato di cessare le operazioni militari all’interno dei suoi confini. Suggerire che Damasco stia violando un patto quando non è mai stato parte dell’accordo è incredibilmente disonesto.

In secondo luogo, anche le “zone di de-escalation” concordate tra Russia, Iran e Turchia ad Astana, in Kazakhstan, nel maggio 2017, hanno escluso dall’accordo i gruppi terroristici riconosciuti dall’ONU. Quindi, anche se la Siria fosse tra i firmatari dell’accordo di “de-escalation” degli Stati Uniti, il suo attuale progresso sull’Isis e sul territorio controllato da al-Qaeda non sarebbe una violazione.

Terzo: le affermazioni del Dipartimento di Stato sull’accordo “Da Nang” tra i presidenti Putin e Trump sono volutamente fuorvianti. La primissima frase della dichiarazione di “Da Nang” afferma la “determinazione dei due leader a sconfiggere l’ISIS in Siria”, dimostrando l’alta priorità posta nella lotta contro l’attuale occupazione terroristica di parti della Siria.

Quindi, perché ora, sette mesi dopo, gli Stati Uniti avvertono la Siria di non aver completato il compito che per Trump e Putin hanno avuto la massima priorità?

Inoltre, la “dichiarazione Da Nang” riporta esplicitamente le aree di “de-conflitto” nel contesto della lotta contro ISIS:

I presidenti hanno concordato di mantenere aperti i canali militari di comunicazione tra le forze militari per contribuire a garantire la sicurezza sia delle forze statunitensi e russe sia del “de-conflitto” con le forze partner impegnate nella lotta contro ISIS. Hanno confermato che questi sforzi saranno proseguiti fino a quando non sarà raggiunta la sconfitta finale dell’ISIS.

Quindi, ancora, perché gli Stati Uniti si oppongono alle azioni del governo siriano per raggiungere un obiettivo – la sconfitta dell’ISIS – ribadito dal governo degli Stati Uniti?

La dichiarazione “Da Nang” ha anche chiarito che quando si tratta di territorio siriano, la sovranità di quel paese deve essere rispettata:

I presidenti hanno affermato il loro impegno per la sovranità, l’unità, l’indipendenza, l’integrità territoriale e il carattere non settario della Siria …

Come possono gli Stati Uniti essere impegnati nella sovranità della Siria quando viola questa sovranità occupando il territorio siriano e avvertendo il governo siriano di attaccare le aree della Siria dominate da al-Qaeda e ISIS?

Gli Stati Uniti – che mantengono illegalmente centinaia di truppe americane in Siria – mettono in guardia la Siria dal condurre operazioni militari all’interno dei propri confini contro gruppi terroristici riconosciuti a livello internazionale, citando l’accordo “Da Nang”, che:

… rafforza il successo dell’iniziativa di cessate il fuoco, per includere la riduzione e l’eliminazione definitiva delle forze straniere e dei combattenti stranieri dall’area …

Ma quei “combattenti stranieri” che hanno accettato di eliminare per definizione devono includere lo stesso esercito americano! Quindi in realtà sono gli Stati Uniti a violare l’accordo rimanendo in Siria, non il governo siriano combattendo al-Qaeda!!!

Come scrisse un astuto collega di oggi, “a Washington si dice anche che l’amministrazione si sta preparando per qualcosa di “grosso” in Siria, probabilmente legato agli avvertimenti del Pentagono secondo cui le forze siriane hanno minacciato la “zona di de-escalation” unilateralmente dichiarata nel sud-est del paese.”

La dichiarazione della Nauert potrebbe essere una grossa bugia, ma la minaccia degli Stati Uniti contro la Siria sembra essere mortalmente seria.

source link: ROUNPAULINSTITUTE

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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