Ecco la ‘road map’ dei ribelli per dare libertà ai siriani: tagliare teste e distruggere ospedali

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La distruzione dell’ospedale al Kendi di Aleppo è l’ennesimo atto di barbarie che domani non troverà posto sui giornali di regime (non su quelli siriani ma sui nostri) . Tutto questo avviene senza che muti la strategia europea e statunitense: è una guerra non dichiarata contro la Siria, commissionata ai suoi nemici storici.

Il video non è più disponibile, vedere qui report diInsiderover

Il volto buono della comunità internazionale non esiste: è solo una bella facciata di chiacchiere. In questo Natale di Nostro Signore Gesù Cristo è ora di dirlo: questo non è il mondo che Lui ha indicato; ciò che accade ci fa vedere chiaramente che quella intrapresa, non  è una strada di progresso di umanità personale e collettiva per cui Lui si è implicato nella storia, per sempre, con gli uomini.

Per la Verità fatto uomo, per gratitudine al solo fatto nuovo accaduto nel nostro orizzonte tangibile, dobbiamo dire la verità: non c’è alcun cambio di strategia da parte dell’occidente verso la Siria. E’ in atto un’aggressione esterna che continua, solo che i rifornimenti d’ora in poi arriveranno da Arabia Saudita e Qatar. I fatti sono  questi , ma  l’attenzione della pubblica opinione va distolta: si sottolineano solo alcune cose riducendo il dibattito ad un superficiale pro-Assad o contro Assad.

Per condannare il governo siriano si è manicheisti ma quando si tratta di condannare l’opera dell’opposizione siriana si dice che la realtà ‘e troppo complessa’ per poter giudicare. Tutto va bene al patto di mantenere impropriamente Assad al centro della problematica. Quando occorre dare una parvenza di verità per giustificare le bugie ed i complotti si selezionano e filtrano le notizie: all’occorrenza può andar bene anche un rapporto della Pillay vecchio di mesi o quant’altro.  Denunciare va bene , ma peccato che la denuncia dell’orrore non è sincera, altrimenti si imporrebbe subito il cessate il fuoco e si denuncerebbe la funzione aggressiva delle potenze regionali.

Ma qualcosa, su quando sta succedendo in Siria, inevitabilmente filtra. E’ allora che per rinfocolare il mantra della ‘rivoluzione’ ‘cominciata bene e finita male’  ci pensano i media al ‘servizio dei cittadini’.  Le fonti sono sempre quelle dei ribelli, giudicate più autorevoli di quelle governative. E’ una precisa scelta di campo non corroborata da nessuna giustificazione razionale: è solo una scelta di partito.

E’ paradossale: mentre ‘i ribelli’ massacravano decine di civili nei villaggi cristiani di Qalamon ,  i media puntavano l’indice sulle forze armate siriane ree di bombardare indiscriminatamente i centri abitati dove i ribelli ( e/o terroristi ) si annidano facendosi scudo dei civili.  Vi prego di notare che slealmente non si fa nessun accenno  alle condizioni in cui sta operando l’esercito siriano , formato in gran parte dalla gente comune, i comitati popolari di difesa.  Si fanno più vittime quando si è in una situazione di grave difficoltà, dire che scientemente l’esercito siriano prende di mira la popolazione che difende è semplicemente ridicolo. Più che di giudici-giornalisti ci servirebbe il giudizio di esperti di strategia militare. Certe situazioni di violenza sono da condannare ma oggi pochi hanno l’autorità morale per farlo. E gli USA che  addestrano  i ribelli in Giordania (che poi si accaniscono sulla Siria ferita e su un popolo in fuga) non ce l’hanno .

La situazione è grave. Come abbiamo visto, anche la funzione dell’Onu è gravemente compromessa. Il suo giudizio non è più indipendente:  lo dimostra il silenzio sugli  scudi umani, sull’epurazione selettiva in base alla provenienza religiosa etnica e politica, sulle esecuzioni di massa, sul forzato indottrinamento religioso e sulla prassi dei crimini di guerra perpetrati contro la popolazione civile.

Oggi, mentre la farsa va avanti,  i terroristi dell’opposizione armata hanno attaccato l’ospedale al Kendi. Gli attentati sono effettuati solo contro obiettivi civili inoffensivi ma addirittura contro ospedali. Queste azioni scellerate e criminali vengono effettuate con l’equipaggiamento degli ‘amici della Siria’ e con i soldi che anche l’Italia destina per l’opposizione armata. Certo tutto a fin di ‘bene’, noi non possiamo fare male siamo la parte buona, la ‘cultura superiore’. Operiamo nel bene e per il bene: anche gli USA hanno dato ai terroristi molto materiale ‘non letale’ come i camion, e i visori notturni. Ma non certo per mirar le stelle…

 

Link per verifica

un sito dei ribelli : http://www.syrianrevolution2011.com/videos/player/tabid/68/videoid/23662/——-liberating-alkendi-hospital-in-aleppo-20131220.aspx

Liveleak: http://www.liveleak.com/view?i=132_1365871953

Yahoo: http://ph.news.yahoo.com/photos/picture-shows-destruction-al-kendi-hospital-northern-syrian-photo-185341538.html

vedi anche di Silvia Cattori – La distruzione dell’ospedale “Al-Kindi” di Aleppo da parte dei “ribelli” : http://www.silviacattori.net/article5204.html

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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