Il card. sapeva dal 2004 delle accuse di abusi sessuali dell’ex card. McCarrick

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Un portavoce dell’Arcidiocesi di Washington ha confermato al Catholic News Agency (CNA) che un’accusa contro McCarrick fu presentata a Wuerl nel 2004 mentre era vescovo di Pittsburgh. Wuerl inoltrò il rapporto al nunzio apostolico a Washington, DC, ha detto giovedì la diocesi di Pittsburgh.

Eppure, Wuerl ha sempre affermato di non sapere nulla della presunta cattiva condotta sessuale di McCarrick fino al 2018.

La diocesi di Pittsburgh aveva detto di non essere a conoscenza del risarcimento fino al luglio 2018. Allo stesso modo, l’Arcidiocesi di Washington aveva detto che Wuerl non era a conoscenza del risarcimento del 2005 fino al 2018.

Wuerl scrisse in una lettera del 21 giugno che era “sconvolto e rattristato” dalle accuse nei confronti di McCarrick.

Nella stessa lettera, Wuerl affermava che “nessuna denuncia – credibile o meno – è stata fatta contro il cardinale McCarrick durante il suo soggiorno qui a Washington”.  

Le dimissioni di Wuerl da arcivescovo di Washington sono state accettate il 12 ottobre 2018. Il cardinale è stato nominato da papa Francesco come amministratore apostolico, o responsabile ad interim, dell’arcidiocesi fino alla nomina di un successore.

Nella sua ormai famosa “testimonianza“, rilasciata nell’agosto dello scorso anno, Viganó aveva insistito sul fatto che Wuerl era stato a conoscenza delle restrizioni imposte a McCarrick durante il suo pensionamento per diversi anni, e che riguardavano direttamente le sue relazioni con i seminaristi.

In risposta alle affermazioni di Viganó, Wuerl ha negato di “aver ricevuto dalla Santa Sede documentazione o informazioni specifiche sul comportamento del cardinale McCarrick o su qualsiasi restrizione della sua vita e del suo ministero suggerite dall’arcivescovo Viganó”.

Della questione ce ne parlano Ed Condon e JD Flynn. Ecco l’articolo nella mia traduzione.

Card. McCarrick (sinistra) e card. Wuerl (destra)

Card. McCarrick (sinistra) e card. Wuerl (destra) (CNS photo/Nancy Wiechec)

Un’accusa di cattiva condotta contro l’Arcivescovo Theodore McCarrick fu riferita al Cardinale Donald Wuerl nel 2004, nonostante l’insistenza di Wuerl che non sapeva niente della presunta cattiva condotta sessuale di McCarrick fino al 2018.

Wuerl inoltrò il rapporto al nunzio apostolico a Washington, DC, ha detto giovedì la diocesi di Pittsburgh.

Un portavoce dell’Arcidiocesi di Washington ha confermato al Catholic News Agency (CNA) che un’accusa contro McCarrick fu presentata a Wuerl mentre era vescovo di Pittsburgh, come parte di una denuncia presentata dal sacerdote laicizzato Robert Ciolek.

In una dichiarazione, la diocesi di Pittsburgh ha detto il 10 gennaio che il sacerdote laicizzato Robert Ciolek si presentò nel novembre 2004 davanti al suo comitato diocesano di revisione per discutere un’accusa di abuso che Ciolek aveva fatto contro un sacerdote di Pittsburgh.

Durante quell’incontro, “Ciolek ha anche parlato del suo abuso (attuato) da parte dell’allora cardinale Theodore McCarrick. Questa è stata la prima volta che la diocesi di Pittsburgh è venuta a conoscenza di questa accusa”, si legge nella dichiarazione.

Pochi giorni dopo, l’allora vescovo Donald Wuerl riferì l’accusa al nunzio apostolico negli Stati Uniti”.

La divulgazione è la prima conferma da parte delle autorità ecclesiastiche che Wuerl era a conoscenza delle accuse contro McCarrick prima che l’Arcidiocesi di New York annunciasse nel giugno 2018 un’accusa credibile di abuso sessuale di un minorenne nei confronti di McCarrick.

La notizia solleva interrogativi sulle dichiarazioni del 2018 di Wuerl con le quali negava di aver persino sentito “voci” sul suo predecessore come arcivescovo di Washington.

Ed McFadden, portavoce dell’Arcidiocesi di Washington, ha detto a CNA che nel 2004 Ciolek “ha chiesto che la sua denuncia contro McCarrick fosse inoltrata al nunzio [apostolico]. E così è avvenuto”.

Wuerl ha inoltrato il fascicolo e la sua denuncia alla nunziatura nel 2004”.

A quel tempo Ciolek chiese la massima riservatezza, e che il suo nome non fosse mai menzionato”.

La dichiarazione della diocesi di Pittsburgh ha confermato che Ciolek aveva originariamente insistito sulla riservatezza, ma anche che aveva recentemente autorizzato la diocesi a parlare della questione.

“Il signor Ciolek chiese che l’accusa riguardante l’allora cardinale McCarrick fosse condivisa solo con gli ecclesiastici, cioè con le autorità ecclesiastiche“, si legge nella dichiarazione.

Nel novembre 2018 il signor Ciolek ha autorizzato la diocesi di Pittsburgh a rispondere alle richieste della stampa su questo argomento”.

La diocesi ha confermato che Ciolek si è recato recentemente a Pittsburgh per esaminare i fascicoli relativi alla sua denuncia e che i funzionari diocesani erano consapevoli della sua intenzione di discutere la questione con la stampa.

Ciolek concluse un accordo di risarcimento con tre diocesi del New Jersey nel 2005 in relazione alle accuse di abusi sessuali clericali. L’accordo assegnò a Ciolek circa 80.000 dollari in risposta alle accuse che riguardavano sia McCarrick sia un insegnante di scuola cattolica.

La diocesi di Pittsburgh aveva detto di non essere a conoscenza del risarcimento fino al luglio 2018. Allo stesso modo, l’Arcidiocesi di Washington aveva detto che Wuerl non era a conoscenza del risarcimento del 2005 fino a quel momento (cioè il 2018, ndr).

I dettagli del risarcimento di Ciolek sono stati riportati per la prima volta nel settembre 2018. A quel tempo, il Washington Post ha riferito che l’accordo di risarcimento comprendeva riferimenti a Wuerl e alla diocesi di Pittsburgh.

Né la diocesi di Pittsburgh né McFadden hanno fornito dettagli sulle accuse specifiche mosse contro McCarrick, ma McFadden ha detto che loro erano preoccupati del comportamento di McCarrick nella sua casa sulla spiaggia del New Jersey, dove l’arcivescovo avrebbe condiviso i letti con i seminaristi, e avrebbe scambiato atti sessuali con loro.

McFadden ha detto che Ciolek “non ha mai rivendicato il rapporto sessuale diretto con McCarrick” nella sua denuncia a Wuerl.

La notizia che Wuerl ha ricevuto una denuncia formale contro McCarrick già nel 2004 e che l’ha trasmessa alla nunziatura apostolica di Washington solleva seri dubbi sul significato delle dichiarazioni di Wuerl del 2018 riguardanti McCarrick. (Wuerl affermava di non sapere nulla, ndr)

Wuerl scrisse in una lettera del 21 giugno che era “sconvolto e rattristato” dalle accuse nei confronti di McCarrick.

Nella stessa lettera, Wuerl affermava che “nessuna denuncia – credibile o meno – è stata fatta contro il cardinale McCarrick durante il suo soggiorno qui a Washington”.  
 
In una dichiarazione del 10 gennaio, l’Arcidiocesi di Washington ha detto che “il Cardinale Wuerl ha cercato di essere preciso nell’affrontare le questioni sull’Arcivescovo McCarrick. Le sue dichiarazioni in precedenza si riferivano a denunce di abusi sessuali su un minorenne da parte dell’Arcivescovo McCarrick, così come a voci di tale comportamento. Il Cardinale si attiene a queste dichiarazioni, che erano intese a non essere imprecise”.  
 
Il Cardinale Wuerl ha detto che fino a quando l’accusa di abuso di un minore da parte del Cardinale McCarrick non è stata fatta a New York, nessuno di questa arcidiocesi si è fatto avanti con un’accusa di abuso da parte dell’Arcivescovo McCarrick durante la sua permanenza a Washington”.

È importante notare che l’arcivescovo Theodore McCarrick è stato nominato vescovo nell’arcidiocesi di Washington nel novembre 2000 e nominato cardinale nel febbraio 2001, anni prima che il signor Ciolek facesse le sue denunce. L’allora vescovo Wuerl non fu coinvolto nel processo decisionale che ha portato alla nomina e alla promozione (di McCarrick, ndr)”.

Le dimissioni di Wuerl da arcivescovo di Washington sono state accettate il 12 ottobre 2018. Il cardinale è stato nominato da papa Francesco come amministratore apostolico, o responsabile ad interim, dell’arcidiocesi fino alla nomina di un successore.

Il cardinale è stato oggetto di pesanti critiche nella seconda metà dello scorso anno, dopo che un rapporto di una Grande Giuria della Pennsylvania sugli abusi sessuali clericali rilasciato a luglio ha sollevato interrogativi sulla sua reggenza mentre era vescovo di Pittsburgh.

Nonostante si sia guadagnato la reputazione di primo paladino delle politiche di “tolleranza zero” e l’uso di comitati di revisione diocesani condotti da laici per gestire le accuse di abusi sessuali clericali, Wuerl ha affrontato interrogativi relativi alla gestione di diversi casi durante il suo soggiorno a Pittsburgh, dopo essere stato nominato più di 200 volte nel rapporto della Grande Giuria.

La divulgazione solleva anche ulteriori domande su come McCarrick sia stato in grado di rimanere in carica e in un ministero apparentemente senza restrizioni durante il pensionamento. Nel luglio 2018, un sacerdote di nome Padre Boniface Ramsey ha detto al New York Times di aver espresso alle autorità ecclesiastiche preoccupazioni circa il comportamento di McCarrick con i seminaristi già nel 2000, quando McCarrick è stato nominato Arcivescovo di Washington.

Preoccupato dalla nomina (di McCarrick ad arcivescovo di Washington, ndr), Ramsey ha detto di aver contattato l’allora nunzio Arcivescovo Gabriel Montalvo Higuera per denunciare le accuse di cattiva condotta di McCarrick con i seminaristi nella sua casa sulla spiaggia. Ramsey ha detto di aver sentito le testimonianze di questa cattiva condotta da parte dei suoi stessi studenti del seminario.

Ramsey ha detto di aver espresso per iscritto le sue preoccupazioni su richiesta di Montalvo, che promise di trasmetterle a Roma.

Ramsey ha successivamente rilasciato una lettera della Segreteria di Stato vaticana, datata 2006 e firmata dal cardinale Leonardo Sandri, che attestava la sua denuncia del 2000, confermando a quanto pare che Montalvo aveva inviato la lettera di Ramsey a Roma.

Montalvo era ancora nella sua posizione quando Wuerl avrebbe inoltrato la denuncia di Ciolek nel 2004 e sarebbe rimasto a Washington fino all’agosto 2006, quando è morto improvvisamente.

McFadden ha detto al Catholic News Agency che, pur potendo confermare che Wuerl aveva inviato la denuncia di Ciolek al nunzio come richiesto, né lui né Wuerl erano a conoscenza del fatto che erano state prese ulteriori misure al riguardo.

Per quanto ci è consentito dire, la nunziatura non ha mai agito su questo, ma non abbiamo ulteriori informazioni”.

Il successore di Montalvo come nunzio a Washington fu l’arcivescovo Pietro Sambi. Il Catholic News Agency ha già riferito che nel 2008, su esplicite istruzioni di papa Benedetto XVI, Sambi ha ordinato a McCarrick di lasciare il seminario arcidiocesano in cui viveva durante il suo pensionamento.

Questo ordine, e le altre misure che potrebbero essere state imposte a McCarrick durante il suo pensionamento, erano un punto centrale delle accuse del successore di Sambi, l’arcivescovo Carlo Maria Viganó .

Nella sua ormai famosa “testimonianza“, rilasciata nell’agosto dello scorso anno, Viganó aveva insistito sul fatto che Wuerl era stato a conoscenza delle restrizioni imposte a McCarrick durante il suo pensionamento per diversi anni, e che riguardavano direttamente le sue relazioni con i seminaristi.

In una lettera successiva, Viganó ha detto che quelle misure non erano “sanzioni” tecniche, ma “disposizioni”, “condizioni” e restrizioni”, e che avrebbero potute non essere state imposte per iscritto da Papa Benedetto XVI.

In risposta alle affermazioni di Viganó, Wuerl ha negato di “aver ricevuto dalla Santa Sede documentazione o informazioni specifiche sul comportamento del cardinale McCarrick o su qualsiasi restrizione della sua vita e del suo ministero suggerite dall’arcivescovo Viganó”.

 

Fonte: Catholic News Agency

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Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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