I volontari anti-ISIS dei paesi nordici …

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Diversi norvegesi hanno combattuto sotto il comando russo in Siria come volontari contro l’ISIS. Lo afferma il sito degli estremisti di destra svedesi skandinaviskfrihet.se che non ha rivelato però se i volontari fossero o meno estremisti di destra. Tuttavia nell’intervista traspaiono certi temi tipici di quell’orientamento .

Comunque, si riferisce che privati cittadini norvegesi hanno combattuto contro ISIS al seguito delle forze russe in una unità di formazione composta da Europei provenienti dall’Europa del nord. In una intervista esclusiva un membro inserito nell’unità combattente “Thorbrandr”, afferma di aver operato con essa in Siria dall’inverno all’estate del 2017.

Il sito skandinaviskfrihet.se – che ha mantenuto il più completo riserbo sull’idendità dell’intervistato – riferisce che Thorbrandr è stata impiegata nella lotta contro ISIS e che era composta da volontari provenienti da tutta Europa.
L’incognito evidentemente è una misura necessaria, visto che la  legge svedese (come del resto quella vigente nei vari paesi europei) prevede la perseguibilità penale per questo genere di attività all’estero.

Vediamo adesso quali sono state le domande e le risposte che descrivono l’attività svolta in SIRIA

Alla domanda, “Sei venuto qualche volta in conflitto diretto con le truppe da IS?”, l’intervistato ha risposto: “Sì, certo, l’abbiamo fatto, è per questo che siamo andati in zona di guerra. In primavera, abbiamo effettuato un’offensiva e siamo entrati spesso in contatto con il nemico sia di giorno che nel buio della notte.”

Si apprende inoltre che l’unità dei volontari norvegesi era “fondamentalmente costituita da fanteria motorizzata – ma chiarisce l’intervistato – avevamo anche accesso a carri armati e armi pesanti”.

Durante i primi tre mesi l’unità di formazione Thorbrandr  si è preoccupata di raccogliere informazioni sulle posizioni dei nemici, come la loro consistenza ed il tipo di attività efftettuata nell’area.

Il lavoro di raccolta informazioni prevedeva “l‘avvicinamento furtivo alle linee nemiche e che il lavoro fosse svolto nella protezione dell’oscurità“. Questo tipo di attività era svolta con l’ausilio di droni per raccogliere le informazioni di cui essi avevano per pianificare “in che modo la squadra si sarebbe impadronita dei principali punti di supporto detenuti da ISIS”.

In estate, “Thorbrandr” era impegnata con altri compiti, “eravamo spesso in lunghe marce per coprire la zona di guerra con le mine, per impedire ad ISIS di muoversi liberamente”.

Alla domanda se ci fossero “altri soldati norvegesi o scandinavi nel tuo gruppo, l’intervistato ha risposto che il comandante della “Thorbrandrera chiamato “Norrmann”, che si trattava di un norvegese e che la maggior parte dei membri della sezione proveniva dai paesi nordici, sta a dire dalla Norvegia, Svezia e Islanda.

Proseguendo il norvegese riferisce che la sua unità non ha subito perdite “Era importante stare vicini e prendersi sempre cura l’uno dell’altro, non importa dove eravamo e con chi abbiamo comunicato, così siamo riusciti a evitare le perdite”.

Il combattente della “Thorbrandr alla domanda circa le condizioni climatiche in cui ha operato, risponde :

[su_quote]Quest’inverno era particolarmente freddo di notte quando soffiava forte e ci colpiva così l’equipaggio si bloccava spesso. In primavera è diventato più caldo, ma il vento ha contribuito a condizioni difficili, era troppo forte e poi ha iniziato la stagione degli uragani. E ‘stato difficile. Il nemico era abituato a tali condizioni e utilizzava gli uragani e le tempeste di sabbia per effettuare le migliori manovre nella zona di guerra. La pioggia non ci ha disturbato. Poi è arrivata l’estate, la temperatura del giorno si avvicinava a 60 ° C! L’aria era secca Quando il vento soffiava forte, sembrava di stare sotto una turbina a reazione di un aereo[/su_quote]

Gli è stato quindi domandato sulle condizioni nelle quali si è operato:

[su_quote]Le condizioni atmosferiche sono state più difficili di come avevamo avessimo immaginato. La stagione delle piogge, il vento pazzo, le tempeste di sabbia, il caldo proveniva dall’inferno in estate – tutto ciò era a nostro svantaggio[/su_quote]

Ma si è sperimentato anche altri fattori:

 [su_quote]Insetti velenosi, rettili e vermi ci hanno messo a disagio. Scorpioni e vermi erano spesso nei sacchi a pelo, nelle scarpe e ovunque. Volevano essere riscaldati…[/su_quote]

Le seguenti domande e risposta sono invece incentrate sul puro combattimento che è stato invece quello che la “Thorbrandr” riferisce di aver ‘affrontato meglio’:

Com’è stato il morale del gruppo?

[su_quote]”Thorbrandr consiste di guerrieri uniti nel sangue e nella fede. Abbiamo deciso di lottare contro la minaccia globale rivolta all’Europa e non ultimo ai paesi nordici. Era chiaro a tutti che noi e le nostre autorità non riuscivano a proteggere i nostri paesi. Permettono alle orde di potenziali nemici di violentare il nostro paese di nascita”.[/su_quote]

C’è stato qualche tipo di confronto con il nemico che ricordi particolarmente bene?

[su_quote]Era il giorno di mezza estate. “Thorbrandr” era dietro le linee nemiche. Nel buio ci siamo intrufolati vicino al campo dell’ISIS. Il compito era di scoprire i numeri del nemico e il tipo di forze armate che esistevano lì e, se possibile, condurre e indirizzare l’artiglieria dalle forze russe che si trovava all’interno delle distanza di fuoco. Era un accampamento abbastanza grande con circa un centinaio di guerrieri dell’ISIS, fornito di carri armati e macchine fuoristrada. “Nordan” ha deciso di chiedere il tiro di artiglieria. Tutto era tranquillo e silenzioso. Poi tutto è stato cambiato immediatamente.

Abbiamo assistito ai bombardamenti di artiglieria sul campo. Un attimo dopo esso è stato completamente devastato ed è andato a fuoco. I veicoli sono bruciati ed esplosi. Le scatole delle munizioni sono esplose e sparavano proiettili nell’aria. Forse metà della forza dell’ISIS sopravvisse ai bombardamenti, ma il caos era grande e si comportò in modo disorganizzato. Gli elementi del nemico che sopravvissero e erano in grado di trasferirsi, tentarono di lasciare l’area per salvarsi. “Norðan” diede l’ordine a “Thorbrandr” di finire tutto, nessun guerriero ISIS avrebbe lasciato l’area. L’ordine è stato eseguito in modo esemplare.[/su_quote]

Come siete stati trattati dalla popolazione civile in Siria? Era amichevole o sotile?

[su_quote]Fortunatamente, “Thorbrandr” aveva qualche comunicazione con i cosiddetti “civili”. Queste persone [in zona] erano il tipo di persone che non vorresti mai incontrare . È comune per i membri dell’ ISIS agire come parte della popolazione civile e condurre atti terroristici o raccogliere informazioni strategiche. In questa guerra ogni singolo civile è un potenziale nemico.[/su_quote]

sunto tratto dall’articolo “Exklusiv intervju: Skandinaver som strider mot IS”: http://skandinaviskfrihet.se/exklusiv-intervju-skandinaver-som-strider-mot-is/

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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