I risultati dei colloqui di Minsk tra Russia e Ucraina

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La prima cosa che dobbiamo fare è ricordarci cosa voleva da questo vertice ciascun partecipante. Di seguito trovate una sintesi di quale fosse secondo me (non secondo le dichiarazioni ufficiali) ciascuna posizione di partenza:

Zelenskii. Concetto chiave: “un approccio flessibile” sugli Accordi di Minsk

  • Nessuna negoziazione diretta con la LDNR
  • Nessun status speciale
  • Controllo da parte dell’Ucraina del confine con la Russia
  • Disarmo delle “milizie” della LDNR
  • Ritiro di tutte le forze straniere (lui intende le forze russe, non importa che non esistano!)
  • Creazione di una “polizia municipale”
  • Elezioni sotto il controllo dell’Ucraina

Putin. Concetto chiave: “gli Accordi di Minsk non si possono cambiare”

  • Kiev deve negoziare con la LDNR
  • Lo status speciale della LDNR deve essere indicato nella Costituzione ucraina
  • Il controllo del confine tra la LDNR e la Russia sarà ceduto solo ed esclusivamente alla fine della completa attuazione degli Accordi di Minsk
  • Nessuna forza ucraina all’interno della LDNR, neanche sottoforma di “polizia municipale”
  • Elezioni completamente libere sotto la supervisione internazionale

Merkel. Concetto chiave: “la Germania ha bisogno del gas russo e dell’accesso al mercato russo”

  • Dal punto di vista economico, la Germania ha bisogno che il conflitto venga risolto
  • Dal punto di vista politico, la Merkel in persona deve sostenere la posizione negoziale ucraina ed è d’accordo sul fatto che gli Accordi di Minsk debbano essere attuati in maniera “flessibile”

Macron. Concetto chiave: “la Francia complessivamente, e Macron personalmente, hanno bisogno di un accordo con la Russia”

  • Macron sta affrontando una crisi interna estremamente grave; ha bisogno di riaprire il mercato russo ai prodotti francesi e presentarlo come un enorme successo
  • Macron vede che gli Stati Uniti stanno perdendo l’Europa, e vuole il merito personale di “aver risolto” il conflitto in Ucraina per poter mostrare che lui e la Francia, non la Merkel e la Germania, sono i veri leader dell’Europa

Infine, qui di seguito c’è quello che è stato ovviamente concordato prima del vertice vero e proprio:

  • Un cessate il fuoco generale
  • Uno scambio di prigionieri

Ora: mettendo da parte tutte le dichiarazioni, i commenti, le risposte ai giornalisti ecc., ecco ciò su cui realmente è stato trovato un accordo (il rosso evidenziato nel testo è mio):

Vertice di Parigi “formato Normandia” – Conclusioni comuni concordate

Il presidente della Repubblica Francese, la cancelliera della Repubblica Federale Tedesca, il presidente della Federazione Russa e il presidente dell’Ucraina si sono incontrati oggi a Parigi.

Gli Accordi di Minsk (Protocollo di Minsk del 5 settembre 2014, Memorandum di Minsk del 19 settembre 2014 e il Pacchetto di Misure di Minsk del 12 febbraio 2015) continuano ad essere la base di lavoro del Formato Normandia, i cui stati membri si impegnano per la loro piena attuazione.

Essi sottolineano la loro aspirazione condivisa di una architettura sostenibile e completa fatta di fiducia e di sicurezza in Europa, sulla base dei principi dell’OSCE, per la quale la soluzione del conflitto in Ucraina è uno dei molti passi importanti.

Su tale base, hanno deciso quanto segue:

  1. Misure immediate per stabilizzare la situazione nell’area del conflitto
    Le parti si impegnano per una piena e completa attuazione del cessate il fuoco, rafforzato dall’attuazione di tutte le misure a sostegno per il cessate il fuoco, prima della fine del 2019.
    Sosterranno lo sviluppo e l’attuazione di un piano di sminamento aggiornato, sulla base della decisione del Gruppo di Contatto Trilaterale sulle attività di sminamento, datato 3 marzo 2016.
    Promuoveranno un accordo all’interno del Gruppo di Contatto Trilaterale su tre ulteriori aree di disimpegno, con l’obiettivo di disimpegnare forze ed equipaggiamenti entro la fine di marzo 2020.
    Incoraggiano il Gruppo di Contatto Trilaterale ad agevolare il rilascio e lo scambio di prigionieri detenuti per ragioni collegati al conflitto, entro la fine dell’anno, sulla base del principio di “tutti per tutti”, cominciando con “tutti gli identificati per tutti gli identificati” e con l’intendimento che alle organizzazioni internazionali, incluso il Comitato Internazionale della Croce Rosse (ICRC), sarà garantito pieno e incondizionato accesso a tutti i detenuti.
    Promuoveranno un accordo all’interno del Gruppo di Contatto Trilaterale, entro 30 giorni, sui nuovi punti di attraversamento lungo la linea di contatto, principalmente sulla base di criteri umanitari.
    Ricordano che l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione della Missione Speciale di Monitoraggio in Ucraina (SMM) dovrebbe poter disporre di tutte le possibilità del mandato del 21 marzo 2014 e avere accesso sicuro attraverso l’Ucraina al fine della piena attuazione del mandato stesso.
  1. Misure di attuazione delle misure politiche degli Accordi di Minsk
    Le parti esprimono interesse nell’accordo secondo il Formato Normandia (N4) e del Gruppo Trilaterale di Contatto su tutti gli aspetti legali dell’Ordine Speciale di Autogoverno Locale (status speciale) di alcune aree delle regioni di Donetsk e Lugansk, come indicato dal 2015 nel Pacchetto di Misure per l’Implementazione degli Accordi di Minsk, al fine di assicurarne il funzionamento su base permanente.
    Considerano necessario incorporare la “Formula Steinmeier” nella legislazione ucraina, in conformità con la versione concordata nell’ambito dell’N4 e del Gruppo di Contatto Trilaterale.
  1. Follow up
    Chiedono ai loro ministri degli Affari Esteri e ai loro consiglieri politici di assicurare l’attuazione degli accordi raggiunti e concordano di tenere un altro incontro con lo stesso formato entro quattro mesi sulle condizioni politiche e di sicurezza, e, tra l’altro, per l’organizzazione delle elezioni locali.

Fonte: https://www.elysee.fr/emmanuel-macron/2019/12/09/paris-normandie-summit.en [in inglese]

 

Content retrieved from: http://sakeritalia.it/attualita/dare-un-senso-al-vertice-di-parigi-una-veloce-analisi/.

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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