I media mentono sul numerico delle morti in Yemen: in due anni, si stima siano morti 100.000 bambini

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E’ plausibile che nello Yemen siano morti a tutt’oggi ‘solo’ 10.000 persone per gli effetti della guerra? Evidentemente no.  Questa cifra, seppure importante, è ferma da anni nonostante le notizie di continui peggioramenti della guerra in corso.

I dati parlano chiaro: come riporta Avvenire,  i decessi dovuti agli effetti del conflitto, nell’agosto 2016  erano 10.000. Perciò, non è plausibile che ancor oggi i media – a distanza di ben due anni e con l’aggravamento dei combattimenti –  continuano riproporre sempre la stessa cifra, non aggiornandola.

[su_panel shadow=”10px 5px 2px #eeeeee” radius=”8″]Ci vuole poco a capire che in realtà i decessi sono molti di più. In guerra non si muore solo di arma da fuoco o bombe, si muore anche di sanzioni, di malattie provocate intenzionalmente. Sono i metodi che ha adottato l’Arabia Saudita per fiaccare la resistenza dei ribelli e della popolazione che li sostiene. Gli effetti di questo tipo di aggressione sono particolarmente pesanti per lo Yemen, dove l’80% della popolazione vive di aiuti esterni.[/su_panel]

In questo contesto di isolamento internazionale si muore anche per il silenzio colpevole dei media che sono diventati oggi uno strumento di disinformazione anziché di informazione e di denuncia, dalla parte dei cittadini.

[su_heading style=”modern-2-blue” size=”21″]Blocco totale su una popolazione dipendente all’80% dagli aiuti internazionali[/su_heading]

Oltre al metodo della distruzione di infrastrutture vitali per il paese attaccato – che solo in tempi relativamente recenti ha fatto ingresso nella guerra moderna  – c’è anche l’assedio di diretta rievocazione medioevale. In linea, non è differente il  blocco totale (cielo, mare terra) deciso dai sauditi (e sostenuto dall’occidente) attraverso il quale non è possibile far arrivare aiuti umanitari nella zona.

La breve rimozione del blocco – il 20 dicembre del 2017 per un periodo di 30 gg –  è stata insufficiente a soddisfare l’enorme bisogno della popolazione. Ancora oggi molte Ong continuano a invocare di togliere le restrizioni e permettere l’accesso incondizionato degli aiuti umanitari, mentre denunciano che 8 milioni di persone sono a rischio di morire di fame e malattie.

Come ha denunciato Save The Children, la situazione si è fatta particolarmente critica da mesi per la chiusura del porto di Hudaydah, l’unico attraverso il quale transitano gli aiuti. E’ ovvio che le continue interruzioni, unite all’insufficiente immissione di alimenti, farmaci e materiale di necessità, provocano ritardi spesso fatali ai danni della popolazione.

Questi ritardi – diceva Grant Pritchard, direttore in Yemen di Save the Children – stanno uccidendo i bambini. I nostri operatori sono alle prese con epidemie di colera, e bambini colpiti da diarrea, morbillo, malaria e malnutrizione, e potrebbero essere curati con gli aiuti bloccati invece dalla coalizione Saudita, che sta usando il controllo di queste spedizioni come un’arma di guerra.

Si evince chiaramente che ciò che si sta facendo è coprire una tremenda realtà e che questo accade perché l’occidente ha etichettato la guerra in Yemen, come guerra ‘giusta’. Per questo la sottovalutazione dei decessi è molto forte.  Lo dicono vari report diffusi dalle principali organizzazioni mondiali. In particolare, un report della Croce Rossa indica che la cifra delle morti per cause dirette ed indirette della guerra, è fortemente sottostimata: in due anni sarebbero morti 100.000 bambini.

Precisamente nel un report intitolato “Quando la fame minaccia vite umane: domande e risposte su malnutrizione e carestia” la Croce Rossa, dice:

“Purtroppo, lo scorso anno [2016] , 63.000 bambini sono morti per cause prevenibili, come la diarrea e altre infezioni, spesso legate alla malnutrizione”.

Mentre il Boston Herald riportando dati di ‘Save the children’ ,  stima per il 2016  che il totale di decessi sia stato pari di 50.000. Sono esattamente 130 bambini al giorno, pari a 3.900 bambini al mese.

Perciò a fronte di questi dati reperibili da chiunque ma non pubblicizzati dai media mainstream, la domanda naturalmente è legittima: se in due anni solo di bambini, in Yemen ci sono stati 100.000 morti, come mai la cifra delle vittime totali del conflitto è ferma da anni a 10.000? Come è possibile se ogni mese 3900 bambini muoiono a causa della guerra e la situazione è in peggioramento!?

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Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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