Nei meandri del potere globale esistono segreti in grado di destabilizzare interi assetti politici ed economici. Uno di questi riguarda il cosiddetto “Epstein Files”, una serie di documenti giudiziari e investigativi che contengono i nomi di personalità influenti coinvolte, direttamente o indirettamente, nella rete di traffico sessuale gestita dal finanziere Jeffrey Epstein. L’importanza della divulgazione di questi file è immensa, non solo per la sete di giustizia che anima le vittime, ma anche per il diritto dell’opinione pubblica a conoscere la verità su figure che hanno abusato del loro potere.
A dimostrazione di quanto sia profondo il livello di segretezza che circonda questo scandalo, il giornalista Tucker Carlson ha recentemente denunciato su X (ex Twitter) che l’FBI sta nascondendo informazioni chiave sui clienti di Epstein. Secondo Carlson, l’FBI e il Mossad potrebbero aver gestito l’intera operazione, rivelando il coinvolgimento di agenzie governative in una rete di sfruttamento che protegge i potenti invece di perseguirli. Inoltre, l’ex procuratore generale Pam Bondi, ha avviato un’indagine dopo aver scoperto che l’ufficio dell’FBI di New York starebbe trattenendo migliaia di documenti cruciali sulle Epstein Files, senza mai rivelarne l’esistenza nonostante le richieste ufficiali.
Pam Bondi, nonostante abbia dato un ordine esplicito di desecretazione dei documenti, ha ricevuto solo un numero parziale di file da parte dell’FBI. La svolta è arrivata quando una soffiata da una sede distaccata dell’FBI ha rivelato l’esistenza di migliaia di pagine di documenti ancora occultati. Dopo questa rivelazione, Bondi ha intimato all’FBI di collaborare lealmente e di rilasciare tutto il materiale ancora in loro possesso, sollevando ulteriori sospetti su un’operazione di insabbiamento orchestrata ai massimi livelli.
Ieri, nella trasmissione di Rogan, Elon Musk ha appena confermato che Bill Gates, Bill Clinton e Reid Hoffman come clienti di Epstein: “I clienti di Epstein, che ovviamente sono politicamente molto influenti e molto ricchi… Bill Gates, Bill Clinton e Reid Hoffman, e anche qualche altro.”
– Rogan esprime insoddisfazione per come è stata gestita la prima fase: Elon Musk afferma che è importante considerare che Pam Bondi e Kash Patel sono diventati capitani di una nave con un equipaggio ostile.
Se tutto questo fosse confermato, saremmo di fronte alla prova definitiva che il governo americano non solo non ha fermato questa rete criminale, ma anzi ha lavorato attivamente per insabbiarla. In questo contesto, il ruolo di Donald Trump potrebbe essere decisivo.
BREAKING: Attorney General Pam Bondi REVEALS in a letter to FBI Director Kash Patel that the FBI is WITHHOLDING Epstein documents from her. pic.twitter.com/KbOazbdsRp
— Benny Johnson (@bennyjohnson) February 27, 2025
Cosa sono i File di Epstein?
Dopo l’arresto di Jeffrey Epstein nel 2019 e la sua morte in carcere (ufficialmente dichiarata suicidio, sebbene circondata da dubbi e incongruenze), le indagini hanno portato alla raccolta di un’enorme quantità di documenti. Questi file contengono registri di volo, e-mail, transazioni finanziarie e, soprattutto, testimonianze di vittime e collaboratori che avrebbero rivelato l’identità di politici, uomini d’affari, celebrità e altri individui di spicco coinvolti nel circuito di sfruttamento minorile (anche 14 enni) orchestrato da Epstein e dalla sua socia Ghislaine Maxwell.
Sebbene alcuni nomi siano stati resi pubblici, la maggior parte della documentazione resta segretata. La giustizia americana, sotto pressioni politiche e mediatiche, ha evitato di rilasciare l’elenco completo dei personaggi coinvolti, alimentando il sospetto che la protezione della reputazione di figure potenti sia stata anteposta alla ricerca della verità.
Perché Trump ha ordinato la loro divulgazione?
Donald Trump, nel corso della sua campagna elettorale per il 2024, ha più volte accennato alla necessità di una “purga” del deep state e di coloro che operano nell’ombra per manipolare la politica e l’economia globale. In questo contesto, la pubblicazione dei file di Epstein rappresenterebbe un colpo devastante per l’establishment, rivelando il coinvolgimento di esponenti di spicco di Washington, di Hollywood e dell’alta finanza.
The FBI is entering a new era—one that will be defined by integrity, accountability, and the unwavering pursuit of justice. There will be no cover-ups, no missing documents, and no stone left unturned — and anyone from the prior or current Bureau who undermines this will be…
— FBI Director Kash Patel (@FBIDirectorKash) February 27, 2025
Trump, in passato, ha preso le distanze da Epstein, affermando di averlo conosciuto superficialmente e di averlo allontanato una volta venuto a conoscenza delle sue attività. Tuttavia, il suo accesso a documenti classificati e la sua capacità di rompere con la tradizione della segretezza politica potrebbero renderlo l’unico leader in grado di forzare una divulgazione su larga scala. Non a caso, l’establishment lo ha sempre osteggiato ferocemente, forse temendo proprio che potesse fare mosse imprevedibili di questo tipo.
Nomi troppo compromettenti?
I fascicoli di Epstein restano ancora sigillati, un chiaro segno che il potere nell’ombra non ha ancora perso il controllo delle istituzioni. Trump, pur avendo avviato una lotta aperta contro l’establishment, non dispone ancora di un dominio operativo totale sul Dipartimento di Giustizia e sull’FBI. Ed è proprio questo il dettaglio più rivelatore di tutto il sordido circo che circonda il caso Epstein.
Il fatto che i file di Epstein non siano stati ancora divulgati interamente lascia spazio a ipotesi inquietanti. Se si trattasse di qualche nome marginale, la giustizia americana non avrebbe avuto problemi a esporlo pubblicamente.