Gli USA stanno fornendo agli ucraini le immagini satellitari del campo di battaglia e delle retrovie russe

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L’esercito ucraino ha pubblicizzato un attacco di artiglieria condotto contro un campo della 35a armata di armi combinate russa* (accompagnato da musica orribilmente fuori luogo considerando la circostanza).

Come avviene un attacco del genere?
A parte il fuoco di controbatteria, un’installazione del genere è indifesa contro l’artiglieria nemica a lungo raggio. Ciò che tiene al sicuro il dispositivo è che normalmente il nemico non sa dove è la base nemica. Il nemico normalmente non può vedere decine di chilometri dietro la linea del fronte.
Sulla carta gli ucraini hanno la capacità di scoprire tali campi facendo volare droni, sia in una ricerca sulla griglia o indirizzandoli a fonti di intense conversazioni radio che potrebbero aver rilevato. Ma i droni possono essere rilevati e abbattuti.

C’è però motivo di credere che la ricognizione ucraina sia molto più semplice di così. Il New York Times riporta:

A Washington e in Germania, i funzionari dell’intelligence fanno a gara per unire le fotografie satellitari con le intercettazioni elettroniche delle unità militari russe, privarle di indizi su come sono state raccolte e trasmetterle alle unità militari ucraine entro un’ora o due.

Quindi gli americani stanno fornendo agli ucraini numerose immagini satellitari del campo di battaglia e delle retrovie russe.
Quindi in effetti gli ucraini non hanno bisogno di spendere tempo e risorse per scoprire la disposizione delle retrovie russe. Qualcosa che avrebbero solo una limitata capacità di fare.

Invece, l’intera parte posteriore russa viene loro messa a nudo grazie ai satelliti americani.

Sapendo esattamente dove si trovano i campi russi, sono abbastanza facili da prendere di mira. Sia con l’aiuto della sorveglianza dei droni per una migliore precisione o meno. (In particolare dall’artiglieria semovente che può cambiare rapidamente posizione dopo alcune salve per evitare un potenziale contrattacco russo.)

Gli Stati Uniti sono dentro fino al collo in questa guerra. Questo è ancora un aspetto in più del loro coinvolgimento.

Ciò che appare è che gli Stati Uniti hanno lanciato una guerra contro la Russia decenni fa e la Russia ha risposto aprendo un fronte in Ucraina. I briefing quotidiani del Pentagono sulla guerra apparentemente russo-ucraina, ne sono una dimostrazione.
Gli espedienti per negare l’aiuto in armi ed in intelligence sono abbastanza puerili. In altri termini la solita tattica della negazione plausibile.  Ecco ad esempio, come New York Times cerca di confondere le acque dicendo che gli Stati Uniti non stanno trasmettendo “informazioni di intelligenze che direbbero alle forze ucraine come perseguire obiettivi specifici“:

[I funzionari militari] dicono che non stanno trasmettendo informazioni specifiche che indicherebbero alle forze ucraine come perseguire obiettivi specifici. La preoccupazione è che ciò darebbe alla Russia una scusa per dire che sta combattendo gli Stati Uniti o la NATO, non l’Ucraina.

Quindi, riassumendo: stanno trasmettendo immagini accoppiate con intercettazioni elettroniche entro un’ora, ma non si tratta di “intelligence specifica” su “bersagli specifici”. Che cosa vuol dire? Che gli americani invieranno un’immagine delle forze e delle installazioni russe ma non le circonderanno con uno spesso pennarello rosso? Che tipo di idiozia è mai questa? Naturalmente, le immagini satellitari aiuteranno con il targeting e gli attacchi a lungo raggio.
Quindi siamo a questo punto, la guerra è diretta. L’Ucraina attualmente – per quando riguarda le forze di terra-  è il paese più armato di qualsiasi paese Nato e la Nato combatte sul territorio ucraino allungando la guerra ed allontanando le soluzioni che non gradisce perché lontane dai propri interessi.

VP News

nota: La 35a armata combinata proviene dal distretto militare orientale e si sta spostando a sud dalla Bielorussia per bloccare Kiev da ovest

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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