Gli USA buttano la Cina fuori dal mercato dei microchip, ma la Cina compra il mercato dei microchip

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Gli Stati Uniti recentemente hanno cercato di buttare fuori la Cina dall’alta tecnologia informatica ostacolandola nel reperire il know how necessario per produrre i microchip che, come noto,  vengono costruiti da società controllate dagli USA.

La novità però è che la Cina ha risposto immediatamente. Pechino  – in una settimana – ha provveduto ad acquisire decine di ingegneri della azienda taiwanese TSMC . (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company, Limited è la più grande fabbrica indipendente di semiconduttori al mondo, con sede principale nel Hsinchu Science Park di Hsinchu, Taiwan. Fatturato nel 2012:  circa 500 miliardi di dollari).

Precisamente gli Stati Uniti avevano preannunciato di buttare fuori dal mercato Huawei, semplicemente scollegandola (e con Huawei anche l’intera Cina) dal mercato dei semiconfuttori,. I microchip sono indispensabili per la produzione dell’alta tecnologia e una miriade di applicazioni in ogni campo industriale, automobilistico, aeronautico, e sanitario.

Gli Stati Uniti ad agosto avevano tolto la possibilità  a Huawei ed alle aziende cinesi di reperire microchip

La notizia era stata data prima a maggio e poi resa esecutiva il 17 agosto scorso:

Gli Stati Uniti hanno tagliato l’accesso a Huawei a chip per computer vitali e avanzati , sferrando un colpo mortale al campione tecnologico cinese.

Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha annunciato nuove sanzioni che impediscono a qualsiasi azienda straniera di semiconduttori di vendere chip sviluppati o prodotti utilizzando software o tecnologia statunitensi a Huawei, senza prima ottenere una licenza per farlo.[/su_quote]

E poi all’improvviso la Cina investe un trilione e mezzo (!) di dollari nello sviluppo della propria industria dei semiconduttori. Lo ha reso noto Bloomberg (https: //www.bloomberg.com/news/articles/2020-05-20/china-has-a-new-1-4-t …)


Risultato: nell’ultima settimana la Cina ha ‘assunto’ oltre un centinaio di specialisti dell’azienda costruttrice di semiconduttori.

Ma da dove vengono? La Cina sta acquisendo esperti in semiconduttori dalla società taiwanese TSMC, la quale secondo alcuni rapporti, ha recentemente perso centinaia di ingegneri che hanno trovato lavoro in Cina a condizioni più favorevoli.

All’improvviso, si è scoperto che la Cina poteva letteralmente acquistare tutto il personale di TSMC.

In totale, TSMC che ha circa 6000 ingegneri, di cui solo circa 160 laureati in Ingegneria Meccanica e Aerospaziale (Ph.D.) Bene. gli ingegneri di TSMC sono diminuiti di 100, e nello stesso tempo il colosso dei semiconduttori cinese Smic ,  è aumentato di 100 ingegneri.

Se questo processo continua,  entro l’inverno TSMC perderà metà dei suoi ingegneri che inizieranno a lavorare nello SMIC cinese.

Cosa accadrà alle azioni TSMC? Cosa accadrà al budget di TSMC? Riuscirà ad aumentare sostanzialmente gli stipendi del personale rimanente abbastanza da sopportare i 1.500 miliardi di dollari che la Cina è disposta a offrire a questi ingegneri?

Convincere questi ingegneri a rimanere al TSMC con la metà dello stipendio (e delle opportunità) di quello che la Cina può offrire non funzionerà. Questo è il capitalismo, non c’è posto per il patriottismo, gli interessi della società prevalgono sugli interessi dell’individuo. E’ questa la filosofia che in tempo di coronavirus , gli stessi governi occidentali – si stanno sforzando di propagare.

La Cina sta applicando né più ne meno la logica con cui l’occidente industrializzato e tecnologico , ha applicato con la Cina nel farla entrare nel WTO. La Cina ha seguito questa stessa filosofia ultra-liberalistica nel decuplicare i propri guadagni secondo le indicazioni impartitegli, fino a guadagnato la posizione attuale di competitor mondiale.

Per questo è abbastanza ironico ed illogico che molti ora urlano al pericolo cinese.

Cosa faranno centinaia di importanti aziende occidentali come Apple, AMD, Intel, Qualcom se all’inizio del 2021 verranno a Taiwan per un altro lotto di chip e vedranno lì solo fabbriche abbandonate e non una sola persona che saprebbe come gestirli?

Cosa verrà inviato agli scaffali dei negozi? Come spiegheranno ai loro investitori che nel 2021 il profitto sarà nullo, ma ci saranno decine di miliardi di perdite?

Come è potuto succedere?

All’improvviso, la Cina ha seguito l’insegnamento in maniera molto semplice: se hai i soldi, puoi comprare qualsiasi cosa. Compresa la distruzione dell’industria globale dei semiconduttori. trasferendola a casa. Semplice…

Per fare questo ci vogliono molti soldi ma la Cina non ha problemi di soldi. Anzi sta preparando un nuovo piano per superare gli Stati Uniti in tecnologia (https://www.bloomberg.com/news/articles/2020-05-20/china-has-a-new-1-4-trillion-plan-to-overtake-the-u-s-in-tech).

Certo paesi come la Corea o gli USA non staranno fermi ma il discredito e le navi USA che fronteggiano la Cina nel mar Cinese è il modo sbagliato di affrontare le cose, così pure fomentare nuove aree di instabilità, come in Bielorussia.

I problemi non si risolvono con la stessa mentalità che li ha causati, quella del profitto sfrenato a discapito dei diritti umani.

Per questo risulta poco credibile che magicamente i diritti umani sono tornati alla ribalta a Hong Kong (ed altrove) sincronizzati con le vicende cinesi e le presidenziali USA,  mentre si cede nel welfare e nelle libertà garantite fino a ieri nei paesi occidentali.

Ovviamente ci vorrebbe un serio ripensamento. Ma questo ripensamento non c’è stato neanche con la pandemia del Covid 19 che da pandemia è diventato occasioe per dotarsi di un utile strumento di controllo sociale.

Quando mai, storicamente, in una vera pandemia, abbiamo visto la gente affidarsi alle mascherine e non alla Divina Provvidenza?

Ambiguità e ipocrisie sono due facce della stessa medaglia. per quanto due cose possano sembrare uno l’opposto dell’altro, In realtà sono la stessa cosa.

Pechino sta accelerando la sua offerta per la leadership globale nelle tecnologie chiave, pianificando di pompare più di un trilione di dollari nell’economia attraverso il lancio di tutto, dalle reti wireless all’intelligenza artificiale. Questo è il dato.

I ‘cinesi sono cattivi’ rimane uno stereotipo finché non si approfondisce il concetto di bene o male e ognuno lo sa comunicare. Quando gli stati stanno investendo su questo e quando sui banchi a rotelle?

E’ chiaro che il giudizio, ragionevolmente, viene dato sulle azioni dei soggetti in campo. Ora se la parte statunitense arroga a sé il sigillo della democrazia e dei diritti, perchè perdurano le sanzioni inique verso la Siria anche se la stessa organizzazione delle Nazioni Unite hanno chiesto agli USA la rimozione? Ma di quale superiorità morale stiamo parlando?

Questa superiorità morale è minacciata dai nostri stessi governanti che mortificano le costituzioni con gli espedienti più infantili.

Saremo giudicati dalle azioni e dalla misericordia . Non si può schiacciare i popoli, diffondere teorie gender e poi prendersela con i cinesi. E’ stata forse la Cina la culla del cristianesimo? Non è forse vero che chi ha più consapevolezza, ha più responsabilità? Ed allora perchè la dottrina del caos è la dottrina correntemente applicata in occidente?

Buona gara con le regole che si sono decise e niente armi … Oppure tutti insieme – nessuno escluso, –  discutiamone e quindi cambiamo per tutti le regole.

patrizioricci by @vietatoparlare

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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