Gli spacewalkers proseguono il lavoro di sostituzione delle batterie dell’ISS

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Nick Hague e Anne McClain, ingegneri del volo dell’Expedition 59 hanno concluso ieri venerdì 22 marzo la loro attività extraveicolare durata sei ore e 39 minuti, durante la quale hanno sostituito sei grosse batterie al nickel-idrogeno con tre nuove e più potenti batterie agli ioni di litio del peso di 136 kg ciascuna. Il lavoro è iniziato alle 14:01 italiane ed è stato svolto su di un canale di potenza di una delle coppie degli enormi pannelli solari poste sulla sinistra della Stazione Spaziale.

McClain e Hague hanno dovuto installare
delle piastre da 34 kg e dei cavi per poter fissare le batterie nella
griglia elettrica della Stazione. Le piastre fungono da adattatori e
permettono inoltre lo stivaggio a tempo indefinito di due delle
vecchie batterie; le altre verranno montate su di un pallet per
essere caricate su una delle prossime navette cargo in arrivo.

Gli astronauti sono inoltre stati in grado di portare a termine anche diversi compiti della serie ”get-ahead tasks”, ovvero quell’insieme di lavori non impellenti ma comunque necessari ed eventualmente deferibili, che vengono programmati in ogni spacewalk, e che gli astronauti possono completare qualora ne abbiano il tempo. In questo caso specifico, essi hanno rimosso dei detriti dall’esterno della Stazione, hanno posizionato dei fermi per o sistemi di fissaggio sul Solar Array Blanket Box, ed hanno scattato delle fotografie di una sacca degli attrezzi per le riparazioni di contingenza e della copertura termica del portello della camera di decompressione Quest.

Le nuove batterie installate forniscono
una migliorata capacità di alimentazione, con una massa inferiore ed
un volume minore rispetto alle batterie al nickel-idrogeno.

I pannelli solari dell’ISS forniscono
energia alle miriadi di sistemi quando essa è esposta alla luce
solare e nel contempo ricaricano i quattro set di massicce batterie
montate nelle Integrated Electronics Assemblies (IEA). Quando la
Stazione entra nella parte buia della sua orbita, sono queste
batterie a fornirle energia.

Gli otto canali energetici della Stazione erano originariamente supportati da 48 batterie NiH2, sei per ciascun canale. Ventiquattro batterie, suddivise in due set da 12, sono montate alle basi delle due ali di pannelli sul lato destro (starboard), e due set da 12 sul lato sinistro (port side). La NASA sta sostituendo le 48 vecchie batterie con le 24 più piccole e più efficienti agli ioni di litio, portate in orbita dai vascelli cargo giapponesi HTV.

L’astronauta della NASA Nick Hague svolge i controlli di routine sulla sua tuta, prima di uscire nello spazio. Copyright: NASA

Le 12 batterie NiH2 sul lato starboard
del segmento 4 (S4) del traliccio, che alimentano i canali 1A e 3A
sono state sostituite da 6 batterie agli ioni di litio nel corso
delle spacewalk svolte nel gennaio del 2017. La spacewalk di venerdì
scorso e la prossima in programma, servono ad installare altre sei
nuove batterie, tre per volta, nella parte port side 4 (P4) del
traliccio, per i canali 2A e 4A.

I controllori di Houston hanno
manovrato in remoto il braccio robotico della Stazione per rimuovere
quattro delle vecchie batterie NiH2 ed hanno installato tre di quelle
nuove negli slot 1, 3 e 5. Due vecchie batterie NiH2 erano ancora al
loro posto negli slot 2 e 4, mentre lo slot 6 era vuoto.

Con le tre nuove batterie del canale 4A posizionate, McClain e Hague hanno dovuto installare le piastre di fissaggio negli slot 2, 4 e 6 per bloccare le batterie nuove e per fornire alloggio a quelle due vecchie. Al termine del lavoro, i controllori hanno potuto ridare energia al canale 4A.

Il 29 marzo, McClain e l’ingegnere del
volo Christina Koch usciranno dall’ISS per lavorare alla sostituzione
di un secondo set di batterie sul canale di potenza 2A che si trova
nella stessa area della Stazione; si tratterà della prima attività
exraveicolare della storia, svolta da sole donne. Esse diverranno la
tredicesima e la quattordicesima donna ad uscire nello spazio dai
tempi della prima EVA da parte di una donna, la cosmonauta Svetlana
Savitskaya nel 1984.

Hague ed il canadese David
Saint-Jacques hanno in programma una terza Extra Vehicular Activity
l’8 aprile, per stendere dei cavi di accoppiamento fra il modulo
Unity ed il segmento di traliccio S0, in un punto situato alla metà
della “spina dorsale” della Stazione. Questa installazione
stabilirà una via ridondante per l’alimentazione elettrica del
braccio robotico canadese, Canadarm2. I due spacewalkers
installeranno anche degli ulteriori cablaggi per espandere le
comunicazioni wireless all’esterno del complesso orbitale,
implementando inoltre il network dei computer dell’ISS.

Nel corso della sua storia, gli equipaggi dell’International Space Station hanno svolto fin’ora 214 attività extraveicolari in supporto alla sua manutenzione e al suo assemblaggio, totalizzando complessivamente 55 giorni, 21 ore e 39 minuti di lavoro all’esterno dell’avamposto orbitale.

Si è trattata della prima EVA sia per McCain che per Hague.

Il filmato integrale dell’EVA 214:

Fonti: Spaceflight Now; NASA




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Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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