Dopo che inusitatamente la Corte Costituzionale rumena ha vietato a Calin Georgescu di presentarsi alle prossime elezioni perchè avrebbe vinto e nperchè non conforme ai requisiti UE, Georgescu ha fatto un commiato al popolo di rara bellezza e verità.
Ecco il video da Visione TV e la trascrizione letterale:
Carissimi, in questa campagna, in questa chiamata, non sono stato importante io. Siete stati importanti voi, il popolo. Non si è trattato, e non si tratta, dell’uomo Călin Georgescu. Al mio posto avrebbe potuto esserci chiunque, perché nulla sarebbe cambiato nella sostanza.
Ognuno di voi avrebbe potuto diventare Presidente, semplicemente dicendo la verità e desiderando il bene di questo Paese. Ma il sistema non avrebbe mai accettato un simile discorso. Per la prima volta in 35 anni, insieme a voi, ho avuto il coraggio di dire la verità: ho parlato di corruzione, dei diritti negati al popolo, delle umiliazioni che subiamo.
Ancora più importante, ho proposto soluzioni concrete, come l’indipendenza energetica e la sovranità del Paese. Ho invocato la pace per tutti noi, per la Romania e per il mondo intero, sollecitando il sistema a tornare al servizio della gente. Sono stato, e voglio rimanere, un presidente della pace. Volevo Bucarest come capitale della pace e la Romania come una piccola Svizzera.
Per realizzare tutto questo, però, dobbiamo guardare la realtà negli occhi, invece di mentire dicendo che in Romania scorrono latte e miele, come ripetono i nostri politici. Io ho avuto il coraggio di dirvi che non scorrono latte e miele, ma tristezza e povertà. Ho detto chiaramente che i romeni della diaspora devono tornare a casa, suscitando probabilmente l’interesse e l’attenzione negativa dell’Unione Europea, che non vuole il vostro ritorno perché ha bisogno di schiavi in ogni settore economico.
Avete forse visto o sentito un altro candidato presidenziale parlare apertamente di corruzione durante questa campagna? Siamo il paese più corrotto d’Europa, ma nessuno ne parla perché dire la verità, davanti al sistema, è considerato un peccato capitale. La verità è rivoluzionaria e dolorosa per loro, per questo cercano di censurarla a tutti i costi con le loro menzogne.
Il sistema è violento, fisicamente e psicologicamente, e la sua violenza deriva dall’odio profondo che nutre verso il popolo, che invece avrebbe dovuto proteggere e non abusare. Questa violenza nasce dal sistema verso la popolazione, e non il contrario. Vi ringrazio tutti.
So bene che nelle vostre anime arde un forte senso di ingiustizia, ed è giusto così. Tuttavia, dobbiamo essere sinceri con noi stessi: siamo arrivati qui anche per colpa nostra, perché abbiamo guardato gli eventi da lontano, delegando ad altri le responsabilità che avremmo dovuto assumere personalmente. Abbiamo sperato che qualcuno sarebbe venuto a salvarci, ma questo non è possibile.
Abbiamo commesso l’errore di lasciare tutto nelle mani di altri per 35 anni: l’economia all’Unione Europea, la difesa alla NATO, e abbiamo creduto che gli Stati Uniti sarebbero venuti a salvarci. Questo ci ha portato a dipendere totalmente dagli altri. Ora ci siamo svegliati e abbiamo capito di non poter decidere autonomamente.
Alcuni mesi fa vi ho invitato a risvegliarvi nelle vostre coscienze: questa è stata la mia missione. Dicendo la verità sulla situazione in cui ci troviamo, la missione è compiuta. Il popolo romeno si è risvegliato ed è ora capace di salvarsi. Sicuramente questa non è la missione di un singolo uomo, tantomeno la mia. Nessuno può da solo ricostruire ciò che è stato distrutto in 35 anni. La missione di un cambiamento positivo appartiene a un intero paese, a tutto il popolo, non a un individuo.
Per questo ho sempre parlato di una chiamata a unirci l’uno con l’altro, e tutti insieme con Dio. La libertà richiede che ciascuno di voi sia libero nella propria coscienza. Le scelte giuste sono sempre state nelle vostre mani e non mi riferisco soltanto alle elezioni, ma a qualsiasi decisione che prenderete. Siete voi che dovete decidere il vostro futuro, e spero con tutto il cuore che lo facciate in piena coscienza.
Ritengo che la mia missione sia stata compiuta. Ho smascherato il demone con tutto il suo orrore, e ho dato tutto me stesso. Ora che abbiamo visto com’è l’inferno, spetta a ciascuno decidere se fare un patto con il diavolo o restare saldi nella fede in Dio.
Insieme abbiamo attraversato il Golgota, soffrendo e sperando insieme. Dobbiamo rimanere persone integre, accettare la nostra croce e il nostro destino con fermezza, senza giudicarci a vicenda. Sono fiero, in questi mesi, di aver aperto i vostri occhi verso la verità e di avervi mostrato il mondo reale in cui viviamo.
Oltre le metafore bibliche, avete visto la verità con i vostri occhi. Ciò che sta accadendo dimostra che non siamo liberi né in Romania né in Europa. Siamo spinti verso una sottomissione totale. Quando ci hanno rinchiuso nelle nostre case, dispiegato militari nelle strade, vietato chiese, riti e funerali, pochi hanno avuto il coraggio di dire che non era normale. Eppure, quelle voci sono state cruciali.
Il sistema ci ha messi alla prova, capendo che la maggioranza è pronta ad accettare passivamente tutto questo. Dopo gli eventi di oggi presso la Corte Costituzionale, così come negli ultimi mesi, vi prometto che resterò saldo nella ricerca della pace e della dignità.
Se desiderate sostenere qualsiasi candidato, fatelo seguendo la vostra coscienza. Oggi sembra che la democrazia e la libertà stiano esalando l’ultimo respiro; proprio per questo è ancora più necessario fare scelte pacifiche, perché ogni vostra scelta conta fino all’ultimo momento. Noi siamo il popolo, noi siamo la Romania. Vi ringrazio: è stato un onore stare al vostro fianco in questa chiamata.
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