Generale russo ucciso in Siria da un ordigno esplosivo improvvisato

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Un generale russo è stato ucciso in Siria in una imboscata con uno IED. Altri due militari sono rimasti feriti. Tutto è successo a 15 chilometri da Deir ez-Zor.

L’ ordigno esplosivo è esploso sul ciglio della strada mentre un convoglio russo stava rientrando alla base dopo una un’azione umanitaria.

L’automezzo su cui viaggiava il maggiore generale russo Gladkikh è esploso su un ordigno piazzato sul ciglio della strada mentre passava con una autocolonna russa che aveva distribuito aiuti alla popolazione nella provincia siriana di Deir ez-Zor ( Lo riferisce la TASS riferendosi al servizio stampa del ministero della Difesa).

Questa morte, nella dinamica, è simile a quella del tenente generale Asapov, morto nella città di Deir ez-Zor, nella provincia omonima nel 2017. Asapov morì con un colpo di precisione di mortaio direttamente nel posto di osservazione in cui si trovava.

Il canale Telegram in lingua russa “il pescatore” dice che trattandosi di zona in cui esiste ancora presenza di militanti dell’ISIS è fortemente plausibile che l’autore di queste morti sia l’ISIS.

La stessa fonte dice che non si tratta di disporre di supertecnologia per fare questo genere di azioni o dell’aiuto della CIA. No, l’ISIS aveva ed ha grandi amici. In proposito, per spiegare la dinamica la fonte fa l’esempio dei fratelli Katarji. Si tratta di due fratelli senza scrupoli che dirigono la campagnia siriana HESCO che è sanzionata perchè acquistava petrolio dall’ISIS e lo rivendeva al governo siriano, persone come loro – legate a doppio filo con l’ISIS perchè necessariamente ci hanno contatti –  potrebbero aver passato informazioni all’ISIS per un qualche interesse. E’ utile sapere che l’entourage dei fratelli Katarji è composto per metà di ex combattenti dell’ISIS. “Camminano persino nella stessa uniforme dell’ISIS”.

In altri termini, le “persone come i fratelli Katarji consegnano i nostri generali ai combattenti dell’ISIS e organizzano imboscate ai nostri soldati di ventura, ma questa è un’altra storia”.

Naturalmente non so fino a che punto questa informazione sia attendibile, ma sui forum telegram specializzati queste voci circolano.

Tornando alla morte odierna del maggiore generale Gladkikh,  sembra che l’attentato sia avvenuto nell’area del giacimento di petrolio e gas di At-Taym, il che non è casuale. L’ISIS è attivo nella zona da molto tempo.

Ad esempio, proprio l’altro giorno i militanti ISIS hanno giustiziato ( https://t.me/milinfolive/62099 ) due persone nella zona di aL-Sukhna e hanno mostrato il video. I continui tentativi di avvicinarsi allo stesso al-Sukhna ( https://t.me/rybar/10201 ) fanno pensare:  in questo luogo, dove il controllo da parte di SAA e RF è completo, l’ISIS prende ancora iniziative.

Quindi in questo caso non c’è bisogno di cercare la “mano dell’Occidente”. Più probabilmente si tratta di falle nella sicurezza, forse di tradimenti.

@vietatoparlare

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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