Erdogan: Assad “non poteva resistere” senza il sostegno russo

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Erdogan in un viaggio in Albania ha fatto alcune dichiarazioni, piuttosto interessanti. A dire la verità, soprattutto nei confronti dell’alleato della Nato americano ha avuto parole pesanti. 

Ma ecco dall’agenzia di stampa russa Ria Novosti:

ANKARA, 18 gennaio – RIA Novosti. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato che il presidente siriano Bashar al-Assad “non potrebbe resistere” senza il sostegno della Russia , secondo lui, Ankara spera in pace e tranquillità nella regione.

” L’ America ha basi in una parte significativa della Siria . Anche la Russia ha basi. D’altra parte, le organizzazioni terroristiche hanno ricevuto e ricevono un serio sostegno dagli Stati Uniti. Ne abbiamo parlato nei nostri incontri con Biden, con Trump, Obama. Io dicevo sempre a tutti loro: “Voi sostenete le organizzazioni terroristiche”. Dicono: “Siamo andati via, ce ne andiamo. Non sosteniamo le organizzazioni terroristiche”.

“Certo, non dicono la verità. Anche la Russia non va via da lì (dalla Siria – ndr). Assad non sarebbe sopravvissuto senza il sostegno della Russia. Assad attualmente riceve sostegno dalla Russia Ora è in piedi grazie all’appoggio della Russia, ovviamente c’è l’appoggio dell’Iran. La situazione è questa. Ci auguriamo che la pace e la tranquillità regnino nella regione il prima possibile”, ha detto Erdogan ai giornalisti durante una visita in Albania. (…)

Considerazioni

Ovviamente, il suo discorso è mancante d’autocritica; i propri figli sono sempre più belli degli altri: sotto il controllo turco c’è oggi Idlib dove il gruppo più grande, Tharir al Sham, è inserito nell’elenco Onu delle organizzazioni terroristiche. Sono presenti anche altri gruppi che hanno in sé incorporati molti transfughi dell’ISIS. Questi ultimi sono sotto la bandiera turca. Il tentativo di mettere sullo stesso piano la presenza russa e quella iraniana è un tentativo goffo.

La presenza di Assad, come in ogni emergenza (e qui si tratta di una guerra sanguinosa), è quantomai necessaria. Fin quando gli invasori permarranno in Siria – e queste forze sono USA e Turchia e non Russia ed Iran – il comandante in capo sarà Assad.

Probabilmente, oltre alla sacrosanta critica agli USA, l’elemento positivo è una certa apertura ad una prospettiva “di pace e la tranquillità. il prima possibile”.

Vp News

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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