Era Biden – Nel ‘nuovo mondo meraviglioso’ gli USA aumentano l’asset in Siria e addestrano le milizie jihadiste

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Come era stato ampiamente preannunciato, l’amministrazione Biden ha ripreso con forza la politica di aggressione alla Siria aumentando gli Asset statunitensi nel paese.

Le forze armate statunitensi stanno completando nuove piste di atterraggio nel nord-est della Siria al fine di rafforzare il controllo dei giacimenti petroliferi situati nell’area che hanno occupato illegalmente .
La località dove queste piste di atterraggio per aerei ed elicotteri sono costruite è nei pressi della  base USA di Al Shaddadi, nella periferia  di Al Hasakah. Una ingente quantità di attrezzature e macchinari per l’edilizia sono in corso di trasferimento attraverso il checkpoint di Feish Khabur dal Kurdistan iracheno.

La foto mostra la prima pista di atterraggio situata nella pista nella zona di Al Shaddadi

La foto mostra la seconda pista di atterraggio situata nell’area del giacimento petrolifero di Omar

Fotografie di un aereo americano che scarica un carico di armi in una base militare statunitense ad al-Shaddadi, provincia di Hasakeh.

Inoltre, attraverso l’altra zona di occupazione di al Tanf Washington ha ripreso l’addestramento dei gruppi terroristici locali per rendere ancora più instabile l’area. E’ ormai di dominio pubblico infatti che gli Stati Uniti addestrano ex membri dell’ISIS (raggruppati nel gruppo Maghaweer al-Thowra) che avrebbero il compito di mettere in atto attentati e sabotaggi contro obiettivi militari e civili siriani.

“Istruttori americani li hanno addestrati a compiere sabotaggi alle infrastrutture petrolifere e di trasporto, nonché per atti terroristici nei territori controllati dal governo siriano”, affermano gli uomini di un altro gruppo di disertori di Maghaweer al-Thowra. Oltre ai gruppi ribelli sostenuti dagli Stati Uniti, si afferma anche che ex militanti dell’ISIS sono ospitati nella tasca di al-Tanf. Sebbene le forze statunitensi non abbiano negato che i militanti dell’ISIS possano essersi infiltrati nei rifugiati , diversi rapporti affermano che i prigionieri dell’ISIS rilasciati dai funzionari curdi sono stati trasportati in massa nella base militare statunitense” (VP-News).

A riguardo, sii presuppone che il rinvigorimento dell’ISIS nella zona sia collegata al supporto USA. Questo è immediatamente visibile guardando la seguente cartina che mostra gli attacchi dell’ISIS tutt’intorno la base USA di al Tanf.

In questa mappa si vede chiaramente come la posizione degli attacchi si sia improvvisamente diffusa dall’asse al-Tanf / al-Bukamal all’asse Deir ez-Zor-Uqayribat (roccaforte dell’ISIS che è stata liberata dall’esercito arabo siriano nel 2017 ) nel 2020.

Intanto, l’aumentato sostegno statunitense ai curdi del Rojawa rende probabile una operazione turca a nella zona di  Qandil e Sinjar. Infatti, continuano gli scontri tra i delegati turchi delle milizie filo-turche contro l’SDF, ma con scarso successo visto che i curdi si difendono bene. Le azioni turche sono comunque svolte attraverso una certa  linea di dialogo con la Russia. Recentemente una postazione russo siriana era stata di presa di mira da lanciatori multipli delle milizie filo-turche ma un drone turco è intervenuto correggendone il tiro.

Sembra effettiva legalizzazione della spartizione della Siria. È triste.

Ma la preoccupazione più grande di questa guerra senza termine à che non ha una prospettiva e che ai governi occidentali questo non interessa.
Prima interessava la cacciata di Assad per mettere un fantoccio e prendersi la Siria come il Kosovo, poi è intervenuta la Russia e l’Iran ha fatto la sua parte.

Così ora l’obiettivo è mutato: un po’ interessa che se ne vada la Russia, un po’ interessa indebolirla, un po’ interessa non darla per vinta ad Assad, un po’ la macchina da guerra è partita e, in qualche modo, questo fa comodo per giustificare gli armamenti e il mantenimento degli asset militari sproporzionati.

patrizioricci by @vietatoparlare

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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