Elon Musk: “la Russia non rinuncerà mai alla Crimea” (e scoppia di nuovo il putiferio)

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Dal 3 ottobre è cominciato un grande litigio tra il principale miliardario del nostro tempo, Elon Musk (SpaceX, StarLink, Tesla) e la dirigenza ucraina, sulla quale si direbbe faccia riferimento l’intera razza umana.

La lite era iniziata con il fatto che Elon Musk aveva proposto la sua versione della soluzione del conflitto ucraino, che prevede la rinuncia di Kiev alla Crimea e forse ad altri territori, dopodiché avrebbe dovuto esserci l’opportunità di sedersi al tavolo dei negoziati con Mosca.

Sono state avanzate alcune congetture su cosa esattamente abbia spinto Elon Musk a presentare un’iniziativa del genere che andava contro la politica non solo di Kiev, ma anche di Bruxelles e Washington. Alcuni hanno suggerito che Elon Musk volesse causare un calo delle azioni Tesla in questo modo e acquistarle a buon mercato. Altri hanno pensato che Elon Musk avesse deciso di entrare in politica. C’erano persino ipotesi così strane che Elon Musk volesse solo la pace nel mondo.

Ciò che è certo è che a Kiev non l’hanno presa bene e, quanto pare, neanche la sua ultima opinione, quando il 17 ottobre – ha affermato che per la Russia “la perdita della Crimea” sarebbe equivalente alla perdita di Pearl Harbor o delle Hawaii da parte degli Stati Uniti. Ha spiegato che la penisola “è di fondamentale importanza per la sicurezza nazionale” della Federazione Russa in quanto “base navale meridionale”. La Russia lo considera parte di esso, che piaccia o no”.

“Che piaccia o no a qualcuno, la Crimea è assolutamente percepita dalla Russia come una parte importante della Russia”., ha detto Elon Musk.

E’ così che su Twitter, Musk è entrato nuovamente in rotta di collisione con gli utenti che hanno criticato le sue dichiarazioni “ad alta voce”, immediatamente bollate come “filorusse”..

Il miliardario ha anche parlato della “terza guerra mondiale” e del potenziale uso delle armi nucleari. Ha scritto che , a suo avviso,  la Russia utilizzerà armi nucleari se “dovesse affrontare l’annientamento del suo esercito e la completa sconfitta da parte della NATO“. In questo caso “la civiltà finirà“, poiché “la NATO risponderà con armi nucleari”.

Ovviamente, molti non condividono questa logica. Ma qual è la loro probabilità di sbagliare sulla terza guerra mondiale? Se credono che sia 0, allora sono sciocchi“, ha detto Musk.

Per aiutare chi se ne è perso qualcuno, riassumo cronologicamente i più recenti interventi di Elon Musk sul conflitto ucraino:

1. Il 3 ottobre, Musk twitta proponendo un “piano di pace” https://twitter.com/elonmusk/status/1576969255031296000
2. lo stesso giorno riceve molto odio dalla parte ucraina, soprattutto da quella del semplicistico “sondaggio” lanciato da Zelensky (“Quale Musk preferisci, quello che sostiene l’Ucraina o quello che sostiene la Russia” https://twitter.com/ZelenskyyUa/status/1577006943499350016 ) e l’imprecazione “vaffanculo”  ( https://twitter .com/MelnykAndrij/status/1576977000178208768) di Melnyk, l’ambasciatore ucraino in Germania (uscente, il nuovo ambasciatore, entra in carica il 15 ottobre).
3. dalla stampa russa viene subito elogiato in ogni modo possibile, anche Medvedev apprezza scherzando.
4. Il 7 ottobre, Musk rende pubblico il costo del servizio Starlink: è già costato alla sua azienda 80 milioni di dollari ed entro la fine dell’anno l’onere sarà di 100 milioni. https://twitter.com/elonmusk/status/1578433482757271552
5. Il 14 ottobre, il fatto che la compagnia di Musk stia chiedendo al Pentagono di pagare ulteriori costi di Starlink è trapelato alla stampa.
6. Lo stesso giorno, Musk risponde al commento di qualcuno che collega questo a Melnyk e scrive “stiamo solo seguendo la sua raccomandazione ” https://twitter.com/elonmusk/status/1580819437824839681
7. Ancora una volta, Musk è un eroe nei media russi e un cattivo in ucraino. Tuttavia, va segnalato il tweet del Vice Primo Ministro ucraino Fedorov, che, senza fronzoli, ha semplicemente scritto quanto sia prezioso il supporto di Musk e Starlink per l’Ucraina: https://twitter.com/FedorovMykhailo/status/1580934203385860097 . al messaggio Musk ha risposto con gratitudine.
8. Il 15 ottobre, Musk scrive “al diavolo, continueremo a finanziare gratuitamente il governo ucraino” https://twitter.com/elonmusk/status/15813457477777179651
9. Il 17 ottobre Musk rispondendo ad un utente, dice su twitter che è illogico aspettarsi che la Russia restituisca la Crimea, questo non avverrà mai, in ogni caso.

In tutti i suoi interventi il fondatore di Space X è stato sempre molto ragionevole. Tuttavia, appunto per questo è entrato nell’occhio del ciclone dei media che lo considerano come un ‘portavoce di Putin’. Ormai, con un pubblico così polarizzato e con i media che sospingono in questa direzione, era inevitabile.

Anche il suo ultimo tweet ha ricevuto bordate di critiche. Ad esempio, Fiona Hill, un’ex consigliere di Trump che ha anche servito come testimone chiave contro di lui durante il suo primo processo di impeachment, afferma di ritenere che il presidente russo Vladimir Putin abbia utilizzato il CEO di Tesla Elon Musk per esercitare pressioni diplomatiche sull’Ucraina. (Rawstory)

Poco importa che le cose stanno molto diversamente. Elon Musk collabora attivamente con il, Pentagono con il suo programma spaziale Space X e, evidentemente, le allusioni a collusioni con Putin, – sebbene siano continuamente portate alla ribalta dai media mainstream -, sono solo la misura dal deficit cognitivo generalizzato in continua progressione. oppure, la misura del grado di disonestà degli operatori dell’informazione trasformati in alchimisti della realtà.

Musk non è un politico, non un presidente, non un generale, per il fatto che ha twittato la sua opinione su qualcosa ed è stata trasmessa ai media, non ne consegue che qualcuno farà esattamente questo, qualcuno sarà d’accordo, ecc. . Inoltre, il suo sostegno all’Ucraina è stato, ed è tuttora, inestimabile, mentre i suoi tweet sono chiaramente scritti per un sincero desiderio di ridurre il numero delle vittime. 

Tuttavia, pur non essendo un politico, è noto che Musk supporta Trump (ed è un oppositore dei democratici) e quindi se voleva creare un dibattito alla vigilia delle elezioni di medio termine del Congresso, e quindi difficoltà all’amministrazione Biden e all’intero campo democratico, al fine di assicurare i repubblicani sulla via della vittoria, c’è riuscito.

VPNews

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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