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Elezioni USA – ciò a cui stiamo assistendo negli Stati Uniti è davvero sconvolgente

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Ovviamente tutto ciò a cui stiamo assistendo negli Stati Uniti è davvero sconvolgente. Non si tratta di un paese del terzo mondo, ove le elezioni ed i colpi di stato sono abbastanza regolari…

Siamo perplessi. Come mai l’autoproclamata superpotenza non può controllare il proprio processo elettorale? Come mai l’istituzione politica, finanziaria e delle grandi società statunitensi può influenzare più facilmente le elezioni dei presidenti o dei governi in altri Paesi che nei suddetti Stati Uniti?

C’è qualcosa che non quadra. Se i partiti e gli apparati statunitensi commettono irregolarità in altri paesi più o meno segretamente, perchè mai non dovrebbero farlo all’interno degli Stati Uniti quando si è formata una élite che pensa davvero che sia la sola che può fa risorgere il paese?

Già negli scorsi mesi l’obiettivo era che tutto sembrasse un disastro e quella combinazione di rivoluzione colorata, rivolta, complotti dei banchieri e scontri di clan avversari fosse un buon terreno per indurre la convinzione in vasti strati della popolazione degli USA che per non vedersi fallire e precipitare in una vita grama e razzista avrebbe dovuto accettare ogni cosa pur di mandare via Trump, che è stato colpevolizzato dal primo momento della sua elezione.

Tutto ciò che sta succedendo ovviamente non contempla il tasso di disoccupazione degli USA (quasi azzerato da Trump) o che Trump non ha fatto nuove guerre, ciò che interessa all’apparato insoddisfatto (che comprende non solo democratici ma anche repubblicani) è che gli USA devono concentrarsi soprattutto ad andare avanti come superpotenza.

Quindi era illogico aspettarsi uno sviluppo delle elezioni in modo normale, quando tutto non è stato normale con il Russiagate ed a seguire…

Quantunque si continui a dire il contrario per paggeria o per interesse, diciamo che non possiamo dire seriamente che gli Stati Uniti stiano dando dimostrazione di essere un paese stabile e normale. La situazione attuale è molto complicata e potrà essere risulta nel tempo solo se la parte buona di quei cambiamenti di paradigma portati avanti da Trump saranno portati avanti in modo più cosciente e si svilupperanno adeguatamente fino alle prossime elezioni.

Ora è illogico aspettarsi che riconteggi o procedure legali ribaltino il verdetto che è già stato pronunciato a ‘reti unificate’. Del resto tutti i capi di Stato della UE si sono affrettati a sancire la vittoria di Biden, addirittura anche il Vaticano.

Quindi una rivoluzione colorata preparata a puntino, soprattutto falsificando i dati nella mente della gente. E questo tipo di processo ovviamente non può essere sottoposto a ‘riconteggio’…

Il processo è stato lungo e capillare e certo il suo inizio non coincide con i denunciati brogli, la cui entità comunque non è conosciuta )software che fa errori, schede votate da deceduti e non legittimati a votare etc).

I social media (che sono legati a stretto giro a DARPA – Defense Advanced Research Projects Agency, un’agenzia governativa del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti incaricata dello sviluppo di nuove tecnologie per uso militare) hanno fatto un lavoro di indirizzamento efficace. Hanno avvertito o, per meglio dire, hanno preparato gli utenti che avrebbero dovuto aspettarsi che il processo elettorale fosse insolito e non tradizionale e che i risultati non sarebbero stati noti nel modo consueto. In fondo tutto questo à stato giustificato, è ” contro chi vuole distruggere l’America” e in caso di emergenza la legge è quella della strada…

Inoltre, media e social hanno anche avviato una campagna parallela sul cambio di potere allo scopo di influenzare la conclusione che ci sarebbe stato un nuovo residente alla Casa Bianca. Questo è stato fatto anche con i sondaggi che davano distacchi stratosferici..

Quindi un nuovo capo della casa bianca, in modo ‘insolito’ e dopo averlo screditato ampiamente attribuendogli ogni negatività possibile, tant’è che la maggior parte delle persone non saprà dire nulla su Trump sulle sue politiche ma che è ‘antipatico’.

Quindi un grande lavorio dei social media (che fanno parte del complesso digitale di sicurezza -militare-industriale-finanziario e funzionano come un’estensione del potere dei media classici che sono alla base del cosiddetto dominio statunitense) e dei media.

La grande trovata della ‘verifica dei fatti’ , un insulto all’intelligenza della gente….

All’uopo Facebook ha introdotto una sorta di “verifica dei fatti” e una dichiarazione nella parte superiore del feed di notizie secondo cui nessuna informazione sul vincitore sarebbe stata accurata se non verificata da due testate giornalistiche affidabili (?!). Twitter ha informato con qualcosa di simile, non menzionando solo i notiziari, ma la verifica da parte di “fonti autorevoli”. YouTube ha affermato che sarebbe stato sensibile a qualsiasi tipo di video che avrebbe interferito con l’integrità delle elezioni prima che il vincitore venisse proclamato ufficialmente, quindi ha eliminato qualsiasi video che implicasse un risultato prematuro.

In realtà, i social media hanno iniziato a interferire con il processo elettorale prima ancora che iniziasse, dicendo che nessuno avrebbe dovuto interferire con il processo elettorale: questo è stato il momento in cui il processo elettorale è diventato insensato. Anche il servizio postale regolare è stato coinvolto nel processo elettorale. Per non parlare dei media classici, dalla stampa alla TV.

È normale che le stazioni televisive escludano l’attuale presidente da una trasmissione? Che gli vengano cancellati tweet (6 nelle ultime ore), che tutte le foto sui media siano di spalle o con il viso affranto? È normale che il candidato alla presidenza che è senatore di lunga data e vicepresidente per otto anni non sia stato in grado di fare nulla per il popolo ma voleva convincerlo che lo avrebbe fatto se fosse stato eletto presidente? …

Chi avrebbe mai pensato anni fa quando avevamo il mito dell’America che tutto questo casino avrebbe riguardato le elezioni presidenziali statunitensi? Il Paese che è “la culla della democrazia” e “la terra della libertà”? Se non fosse catastrofico, sarebbe ridicolo.

Insomma un’azione complessa, un complotto ideologico dove i candidati democratici veramente innovativi e meno manovrabili sono stati esclusi.

Ovviamente per noi cambierà poco o nulla, noi non siamo un paese conteso, siamo un paese amico degli Stati Uniti. Ma penso ad altri paesi -un qualsiasi Paese sovrano o da chiunque altro, ascoltare di nuovo qualsiasi comando, richiesta, ordine o minaccia dal nuovo residente della Casa Bianca in nome dell’interesse nazionale degli Stati Uniti e della propria sicurezza nazionale…

@vietatoparlare

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