Elementi armati provenienti dalla base USA di al Tanf cercano di riprendere Palmyra

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Questa mattina, a 36 chilometri a sud-est di Palmyra, una pattuglia di ricognizione siriana ha intercettato un gruppo di militanti che cercavano di infiltrarsi nel territorio presidiato dalle forze governative per raggiungere la città. Lo scontro ha causato la morte di due dei terroristi mentre altri sono stati fatti prigionieri ed ora stanno fornendo preziosi particolari sulla loro missione.

Secondo i dati preliminari forniti dalle autorità siriane “il compito dei militanti era quello di realizzare una serie di attacchi terroristici nei pressi del villaggio di Palmyra, e permettere in questo modo il passaggio delle forze principali consistenti in circa 300 combattenti per catturare la città.”

I prigionieri facevano parte del gruppo “Eastern Lions”, composto da circa 500 persone ed addestrati da istruttori USA nel campo di addestramento situato nella zona di al Tanf,  vicino alla base USA. Il Centro per la Riconciliazione russo ha chiarito che, come uno dei terroristi catturati ha testimoniato, nella preparazione dell’azione gli istruttori americani hanno fornito loro armi e munizioni.

E’ degno di nota che mentre gli attacchi intorno all’area di Palmyra ed aree circostanti l’area di al Tanf , sono frequenti nessuna operazione americana è stata effettuata contro l’ISIS in questa regione durante l’esistenza della base USA di al Tanf.

Naturalmente c’è da domandarsi perché gli Stati Uniti continuino ad addestrare elementi armati sovversivi per mettere in atto azioni terroristiche (che tra l’altro non hanno alcuna motivazione strategica se non quella di prolungare la guerra e le sofferenze per il popolo siriano). Altresì è da domandarsi perché – nello stesso tempo – indichino con il dito accusatore  il previsto attacco siriano ad Idlib (dove permangono 10.000 elementi di al Qaeda) e non il proprio ‘attivismo’ incendiario.

[su_panel]E’ veramente singolare come gli Stati Uniti possano nello stesso tempo occupare il  suolo di un paese sovrano, sottrarre risorse di proprietà di un popolo, formare terroristi, predisporre attacchi sotto false flag e nello stesso tempo ritenersi faro di civiltà e presidio per la difesa dei diritti umani e delle libertà.

Sarebbe opportuno finalmente domandarsi come si possano più conciliare politiche così aggressive e subdole senza che gli stati occidentali sentano il bisogno di fare alcuna autocritica. Naturalmente non è difficile rendersi conto di quanto  tutto l’occidente sia dentro fino al collo dentro logiche che hanno come unico movente il ‘profitto’, opportunamente coperto dalle organizzazioni internazionali diventate ormai solo dispensatrici di immunità e legittimità internazionale.

A peggiorare la situazione complessiva è da rilevare che sta aumentando sempre più una insensibilità crescente da parte del singolo sui temi di politica internazionale che privilegia i rapporti interpersonali, i cripto-desideri ed i ‘diritti’ che escludono ogni altro ambito dove si lascia albergare invece (sotto mentite spoglie) il cinismo più abietto.

Vietato Parlare[/su_panel]

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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