Ed ecco, come in Siria, arrivano i ‘combattenti per la libertà’, questa volta in Russia

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Il 22 maggio 2023, le truppe ucraine sono penetrate in territorio russo, nella regione di Belgorod. Il risultato dell’incursione è stato disastroso, visto che dietro alla reazione combinata dell’aviazione e dell’artiglieria russa, le truppe ucraine sono state costrette a ritirarsi dopo aver subito pesanti perdite e la distruzione di diversi mezzi corazzati.

Il fondatore della PMC (Private Military Company) Wagner ha commentato che questa è stata una vera e propria battaglia (che definisce di ” ricognizione”) e che ci si può aspettare un aumento degli attacchi delle forze dell’esercito ucraino (AFU) con maggiori forze in futuro. Questo nonostante le dichiarazioni del governo ucraino e le notizie che circolano sui social media che cercano di minimizzare,citando improbabili formazioni di “amici della Russia” che combattono per la liberazione della Russia.

In proposito, l’addetto stampa della direzione principale dell’intelligence ucraina Andriy Yusov ha confermato che le forze armate ucraine non hanno partecipato all’operazione, poiché l’attacco è stato organizzato da sabotatori russi associati alla cosiddetta Legione “Libertà di Russia” e al Corpo dei Volontari Russi ( RDK ), due organizzazioni di dissidenti russi che hanno inviato volontari a combattere dalla parte dell’Ucraina. Tuttavia, come ha detto Prigozin, guardando i filmati degli scontri si vede chiaramente che nell’oblast di Belgorod si è verificata una vera e propria battaglia, con 500 case russe danneggiate, morti e feriti.

È da sottolineare che i mezzi erano tutti statunitensi. È plausibile che i sedicenti paramilitari per la libertà se li siano procurati al mercato di Porta portese?

Ovviamente, questa versione è palesemente illogica ma sembra che i grandi media non ci facciano caso. Ad esempio, il Financial Times ha confermato che questi “guerriglieri” hanno veicoli corazzati americani, ma “si sono rifiutati di dire da dove li hanno presi”. Il giornale, ovviamente, era imbarazzato nel chiedere come si muovessero liberamente in Ucraina con questi mezzi.

mezzi ucraini distrutti

Considerando il consistente numero di soldati che hanno attraversato il confine, oltre 100, e la presenza di mezzi corazzati come i carri armati T-72 , cannoni e veicoli corazzati americani HMMWV, precedentemente forniti dall’Ucraina, è evidente che non si è trattato solo di un manipolo di sabotatori e ricognitori, ma di una vera compagnia.

Secondo le immagini e i video verificati dal New York Times, i gruppi antigovernativi russi armati sembrano aver utilizzato almeno tre veicoli corazzati di fabbricazione americana nell’incursione nell’oblast di Belgorod . L’articolo affermava che i gruppi sembrano aver utilizzato i modelli International MaxxPros di veicoli protetti da imboscate resistenti alle mine (MRAP) nell’incursione dell’oblast di Belgorod del 22 maggio in Russia. Gli Stati Uniti sono l’unico paese noto per fornire questi veicoli all’Ucraina, secondo The Times.

Per avere un’idea di quanto intensi siano stati i combattimenti, basti pensare che secondo quanto riportato dalla pubblicazione russa  Readovka, nel distretto di Grayvoronsky della regione di Belgorod ci sono state circa 500 case danneggiate durante i due giorni di combattimenti tra i sabotatori che hanno attraversato i confini e le forze armate russe. (https://t.me/readovkanews/59467).

Successo mediatico e negazione delle evidenze

Secondo fonti russe, l’attraversamento del confine russo si è rivelato un successo mediatico per Kiev, perché ha sfruttato la perdita di Bakhmut per farne un titolo dei giornali, ottenendo una copertura globale. Da parte sua, Washington tramite il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller ha dichiarato in una conferenza stampa che gli USA non approvano né incoraggiano attacchi al di fuori dei confini ucraini, ma ha chiarito che Kiev ha l’autonomia per decidere come condurre le sue manovre militari.

“Abbiamo chiarito agli ucraini che non permettiamo o incoraggiamo attacchi al di fuori dell’Ucraina, ma penso davvero che sia importante fare un passo indietro e ricordare a tutti e al mondo che è stata la Russia a dare inizio a questo conflitto. Quindi, l’Ucraina deve decidere come vuole condurre le sue operazioni militari, ma è stata la Russia l’aggressore in questo conflitto”, ha detto Miller.

È diventata pratica comune per gli Stati Uniti negare il coinvolgimento negli attacchi ucraini al di fuori della zona di guerra. Washington lo fa per una semplice ragione: deve mantenere l’idea che le armi della NATO sono usate solo per “respingere un’invasione “, altrimenti l’azione militare russa diretta contro l’alleanza sarebbe legittimata.

Apparentemente, Kiev ha cercato di distogliere l’attenzione pubblica sulla sconfitta militare delle sue truppe a Bakhmut utilizzando una sorta di “cortina fumogena”, con lo scopo di ingannare l’opinione pubblica occidentale e far credere che il Paese ha reagito con un attacco nell’oblast di Belgorod.

Testimonianza del Governatore della Regione di Belgorod Viacheslav Gladkov

“La notte non è trascorsa del tutto tranquillamente, numerosi gli attacchi di droni. I mezzi di difesa aerea sono riusciti a far fronte alla maggior parte di essi ma ci sono stati danni a Belgorod, nel distretto di Borisov: auto, case private, edifici amministrativi. Ora stiamo per completare un’indagine porta a porta e avrò informazioni più precise. La cosa più importante è che non ci siano vittime.

Nel distretto di Graivoron è stato danneggiato un gasdotto e si è sviluppato un piccolo incendio. Ora il capo del distretto è sul posto, tutto sarà ripristinato in giornata. Motivi: le autorità investigative sono al lavoro in attesa del loro rapporto sulle cause dell’incendio.
Anche le reti elettriche, danneggiate durante l’incursione del gruppo sovversivo e di ricognizione, come tutti i lavori di ripristino dell’alimentazione elettrica nel distretto di Grajvoron devono essere completati entro le 15-16 di oggi. Successivamente saranno ripristinati l’approvvigionamento idrico e le comunicazioni cellulari.


Nove persone sono in ospedale, tre in terapia intensiva e sei già nei reparti. I medici sono sul posto per fornire tutto l’aiuto possibile e aiutare i nostri residenti a rimettersi in piedi il più rapidamente possibile.⠀
Nei centri di accoglienza temporanea del distretto di Graivoron ci sono oltre 550 persone a Stary Oskol, Rakitny, Ivnya e Stroitel. Il conteggio totale dei danni degli ultimi giorni nel distretto di Graivoron non è stato completato, perché solo oggi inizieremo a fare un controllo casa per casa. Ieri non era ancora sicuro.

I nostri agricoltori, in linea di massima come tutti gli abitanti della regione di Belgorod, vivono un periodo molto difficile. Lavorano in condizioni pericolose: bombardamenti e mine, indossano elmetti e giubbotti antiproiettile nei campi; sono persone coraggiose, affrontano i loro compiti e per questo sono loro molto grato e sono sicuro che saranno in grado di affrontare qualsiasi problema.⠀
Ulteriori informazioni sono giunte anche dal distretto di Yakovlevsky. Durante la notte, due ordigni esplosivi sono stati lanciati da droni nel villaggio di Tomarovka su due edifici amministrativi. Non ci sono stati incendi, né vittime o feriti. Il tetto di un edificio è stato danneggiato, mentre il tetto e le mura dell’altro sono stati danneggiati. Tutti i servizi sono ora sul posto e si stanno affrontando le conseguenze.” (da Saker Italia )

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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