Zelensky tra due fuochi: l’accordo segreto con il Regno Unito e il confronto con Trump
Un clamoroso retroscena diplomatico sta emergendo a seguito della recente visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca. Secondo l’ufficiale dell’intelligence statunitense Tony Shaffer, Zelensky avrebbe agito in modo spregiudicato nei confronti dell’amministrazione Trump, firmando un accordo di 100 anni con il Regno Unito per lo sfruttamento delle risorse ucraine, tra cui le terre rare, solo poco prima di avviare colloqui paralleli con gli Stati Uniti.
Il doppio gioco di Zelensky
Shaffer ha rivelato che il 17 gennaio, senza alcun clamore mediatico, Zelensky ha siglato con il governo di Sir Keir Starmer un’intesa che vincola per un secolo le risorse strategiche dell’Ucraina alla Gran Bretagna. Nel frattempo, il leader ucraino continuava a negoziare con gli Stati Uniti, cercando di ottenere accordi simili, senza fare cenno dell’impegno già preso con Londra.
L’intento di Zelensky sembrava essere quello di giocare su più tavoli, assicurandosi il massimo dei vantaggi sia dagli alleati europei che dagli americani. Tuttavia, la strategia ha avuto una svolta imprevista: Donald Trump avrebbe scoperto l’inganno e, secondo le indiscrezioni, si sarebbe sentito preso in giro.
Un errore strategico e diplomatico
Questo comportamento solleva diversi interrogativi sulla trasparenza e sulla lealtà di Zelensky nei confronti dei suoi alleati. Cercare di sfruttare due delle maggiori potenze occidentali contemporaneamente, mentre era già vincolato a un accordo con una di esse, rappresenta una mossa azzardata e irragionevole.
- Rischio diplomatico: Firmare un’intesa segreta con Londra e poi avviare negoziati simili con Washington senza comunicarlo significa minare la fiducia degli Stati Uniti.
- Conseguenze con Trump: Se l’amministrazione americana ha percepito questo gesto come un’inganno, le relazioni tra USA e Ucraina potrebbero subire una seria battuta d’arresto, specialmente con Trump alla guida.
- Vincolare le risorse per 100 anni: Il fatto che l’Ucraina abbia siglato un accordo di così lunga durata con il Regno Unito senza discussione pubblica solleva dubbi su quanto margine di manovra resti alla leadership ucraina nel futuro.
L’episodio dimostra ancora una volta come Zelensky stia cercando di massimizzare quelli che lui vede come vantaggi per l’Ucraina, ma con metodi che possono ritorcersi contro di lui. Se Trump ha davvero percepito questa mossa come un affronto personale, non è difficile immaginare una reazione forte da parte degli Stati Uniti. L’Ucraina, già in una situazione fragile, non può permettersi di perdere l’appoggio americano per un errore diplomatico così grossolano.
Retired U.S. Army Lieutenant Colonel Tony Shaffer, Exposes Deal Made by Ukraine with UK/EU that the U.S. Was Being Played!
On January 17, 2025 the UK & Ukraine Signed a Deal Providing ‘Security Guarantees’ in Exchange for Access Rights to UA’s Oil & Gas, Rare Earth Minerals,… pic.twitter.com/QpA9xD5LLD
— Tony Kambeitz (@Kambeitz9) March 2, 2025
Il tenente colonnello in pensione dell’esercito americano Tony Shaffer svela l’accordo stipulato dall’Ucraina con il Regno Unito e l’Unione Europea secondo cui gli Stati Uniti sarebbero stati manipolati!
Il 17 gennaio 2025, il Regno Unito e l’Ucraina hanno firmato un accordo che fornisce “garanzie di sicurezza” in cambio dei diritti di accesso al petrolio e al gas dell’UA, ai minerali di terre rare, alla supervisione dei porti e alle opportunità di investimento nella ricostruzione:
“La Casa Bianca e l’Ucraina sono coinvolte in una “battaglia di narrazioni contrastanti sull’accordo sui minerali dell’Ucraina, considerando che tre giorni prima dell’insediamento del presidente Donald Trump, gli inglesi hanno firmato un accordo con l’Ucraina che include i diritti sulle risorse“.
“Questo è sul sito web britannico del Regno Unito”, ha affermato Shaffer, presidente del Progetto Sentinel, nel programma ‘Wake Up America Weekend’ di Newsmax.
“L’Ucraina e il Regno Unito hanno firmato un accordo di 100 anni sulle garanzie di sicurezza e sullo sviluppo economico“.
“Le forti parole rivolte venerdì nello Studio Ovale al presidente dell’UA Zelenskyy sono state il risultato della scoperta da parte del presidente Trump e del suo team di essere stati presi in giro”, ha affermato Shaffer.
Ecco il riassunto dei punti principali dell’accordo, riporto il punto 5 in modo più esteso perchè è quello cruciale:
PILASTRO 1 – DIFESA
- Cooperazione rafforzata in difesa e industria militare, con produzione congiunta di armamenti avanzati e missili.
- Creazione di un ecosistema innovativo con finanziamenti pubblico-privati.
- Supporto britannico per aerei da combattimento, F-16 e altre capacità a lungo raggio.
- Assistenza militare britannica di almeno £3 miliardi all’anno fino al 2030/31.
- Esplorazione di infrastrutture militari britanniche in Ucraina.
PILASTRO 2 – SICUREZZA
- Sostegno britannico alla “Formula di Pace” dell’Ucraina e alla sua adesione alla NATO.
- Supporto alla modernizzazione della sicurezza nazionale ucraina in linea con standard euro-atlantici.
- Cooperazione su cybersecurity, crimine organizzato, intelligence e protezione delle infrastrutture critiche.
- Impegno britannico a rispondere con assistenza militare ed economica in caso di aggressione contro l’Ucraina.
PILASTRO 3 – MARITTIMO
- Cooperazione per la sicurezza nel Mar Nero e nell’Azov con operazioni congiunte tra Marina Ucraina e Royal Navy.
- Programmi di addestramento congiunti e sviluppo di capacità marittime interoperabili con la NATO.
- Rimozione di mine e rafforzamento delle infrastrutture marittime ucraine.
PILASTRO 4 – ECONOMIA & COMMERCIO
- Rafforzamento del partenariato economico con eliminazione di dazi e miglioramento del business environment.
- Collaborazione per attrarre investimenti nel settore finanziario ucraino tramite la City di Londra.
- Modernizzazione dei sistemi di procurement pubblico e rafforzamento della trasparenza finanziaria.
- Cooperazione su agricoltura, trasporti, infrastrutture verdi e commercio digitale.
PILASTRO 5 – ENERGIA, CLIMA E TRANSIZIONE ENERGETICA
- Investimenti britannici nelle energie rinnovabili in Ucraina, con focus su sostenibilità e neutralità climatica.
- Riduzione della dipendenza dalla Russia attraverso diversificazione delle fonti energetiche e protezione delle infrastrutture critiche.
- Collaborazione sulle terre rare e risorse minerarie critiche:
- Sviluppo di una strategia per i minerali critici in Ucraina.
- Creazione di strutture regolatorie trasparenti e conformi agli standard UE per massimizzare i benefici delle risorse naturali.
- Possibile istituzione di un Gruppo di Lavoro Congiunto per lo sfruttamento sostenibile delle terre rare.
- Promozione della partecipazione di aziende britanniche allo sviluppo del settore minerario.
- Cooperazione nel settore nucleare:
- Supporto alla sicurezza degli impianti nucleari ucraini e all’adozione delle migliori pratiche.
- Sostituzione della tecnologia e del combustibile nucleare russi con forniture alternative europee e britanniche.
- Avvio di negoziati per un Accordo sulla Cooperazione nel settore dell’Energia Nucleare Civile.
- Progetti per la transizione verde e l’idrogeno:
- Sviluppo della produzione, stoccaggio e trasporto di idrogeno rinnovabile e gas a basse emissioni di carbonio.
- Supporto alla chiusura delle miniere di carbone e alla transizione delle regioni carbonifere ucraine.
- Promozione di investimenti britannici nella produzione di acciaio verde e decarbonizzazione del settore siderurgico.
- Creazione di un ambiente sicuro per gli investimenti nel settore energetico, con normative trasparenti e allineamento alle politiche climatiche UE.
- Supporto all’Ucraina per la protezione delle infrastrutture energetiche da attacchi informatici e ibridi.
PILASTRO 6 – GIUSTIZIA & RESPONSABILITÀ
- Supporto britannico per perseguire la Russia per crimini di guerra e aggressione.
- Collaborazione nei sistemi giudiziari, penali e nella lotta alla corruzione.
- Rafforzamento delle sanzioni contro la Russia e misure per impedire l’elusione.
PILASTRO 7 – CONTRASTO ALLA MANIPOLAZIONE INFORMATIVA
- Cooperazione per contrastare la disinformazione e la propaganda straniera.
- Sostegno ai media indipendenti e ai think tank ucraini.
- Iniziative comuni per rispondere alle minacce alla sicurezza dell’informazione.
PILASTRO 8 – SCIENZA, TECNOLOGIA & INNOVAZIONE
- Collaborazione su IA, spazio, droni e digitalizzazione governativa.
- Cooperazione nelle tecnologie emergenti, inclusa la cybersicurezza e l’e-governance.
- Partnership nel settore sanitario per formazione, infrastrutture e innovazione medica.
PILASTRO 9 – SOCIETÀ, CULTURA & SPORT
- Mobilità e scambi tra cittadini ucraini e britannici.
- Sostegno alle riforme sociali e ai diritti umani in Ucraina.
- Cooperazione culturale, sportiva e educativa con programmi di gemellaggio tra scuole e università.
- Supporto alla riabilitazione dei veterani e ai Giochi Invictus 2027.
DISPOSIZIONI FINALI
- L’accordo durerà 100 anni, con possibilità di emendamenti congiunti.
- Qualsiasi disputa sarà risolta tramite consultazioni bilaterali.
- Possibilità di recesso da parte di uno dei firmatari con un preavviso di sei mesi.
Firmatari e data
- Per l’Ucraina: Volodymyr Zelenskyy, Presidente dell’Ucraina.
- Per il Regno Unito: Sir Keir Starmer, Primo Ministro del Regno Unito.
- Data di firma: 16 gennaio 2025, Kyiv, Ucraina.
In definitiva, molti leader europei, come Giorgia Meloni, compatiscono Zelensky e si rammaricano per lui, ma la realtà è ben diversa: Zelensky è sleale, a partire dal suo stesso popolo. Continua a giocare con il fuoco, alimentando una guerra che potrebbe prendere una direzione diversa se non fosse ostinatamente legato a strategie che prolungano il conflitto invece di risolverlo.
Poco fa, in un post su Truth Social, Zelensky ha scritto che la fine della guerra è ancora “lontana”. Eppure, non c’è nessuno che la stia allontanando più di lui.
Sebbene l’accordo dei 100 anni fosse pubblico, l’affronto esiste perchè Zelensky ha proseguito a contrattare con Trump, mentre non voleva recedere dall’accordo con Londra.
Zelensky ha posto ostacoli perché non vuole la pace. Il primo accordo da lui firmato con il Regno Unito prevede 100 anni di degradazione dei rapporti con la Russia, mentre la proposta di Trump non era finalizzata a mantenere la tensione, ma a cercare una soluzione più pragmatica.
Trump era pronto a negoziare, ma Zelensky no. Invece di affrontare il confronto con maturità, ha adottato un atteggiamento infantile, mostrando foto di prigionieri a Trump, come se quest’ultimo non sapesse che lo stesso trattamento viene riservato ai russi. Inoltre, ha detto due palesi bugie, già smascherate negli articoli che ho pubblicato.
La situazione è imprevedibile: possono accadere eventi estremi, come dimostrano la strage al Crocus di Mosca, l’attacco a Zaporozhye e il tentativo di colpire il TurkStream.
Zelensky è un uomo che, con le sue azioni, si attira la disapprovazione. Ma la Kallas ed altri leader europei, che richiamano sempre all’unità, hanno detto che il mondo avrebbe bisogno di un leader come Zelensky per governarlo. Siccome non era una qualunque e non parlava a caso, per me le parole hanno un significato, ed è questa la misura.
Non mi interessa se non scoppierà la terza guerra mondiale – naturalmente spero di no – , mi interessa ciò che respiro, e sto cercando di lottare contro ciò che sta accadendo, perché amo altro ed è giusto che le persone possano vivere in pace.