Due missili in Polonia, non si sa nulla ma è già un tintinnare di sciabole

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Due missili russi in territorio polacco dice Varsavia, “I razzi sono caduti sul territorio polacco. Ci sono vittime”: una radio polacca riferisce che “due razzi russi hanno colpito degli essiccatoi per cereali in un villaggio nella Polonia orientale, situato al confine con l’Ucraina. L’incidente è avvenuto nel villaggio di Przewodow nel Voivodato di Lubelskie. Secondo la stazione radio, due persone sono morte. Sul posto stanno lavorando le forze dell’ordine, la Procura e l’esercito”.

Ma Mosca subito afferma che nessun obiettivo vicino al confine è stato designato negli ultimi attacchi alle infrastrutture ucraine.

All’inizio non si sa praticamente nulla, ma i toni sono tali che ci si accorge subito che non ci vorrebbe molto ad usare questo episodio o qualunque altro come casus belli e trasformare la guerra non combattuta degli europei in guerra combattuta.

Soprattutto i paesi dell’est reagiscono istericamente con minacce di ricorrere all’articolo 5 della NATO, mentre gli Stati Uniti hanno aspettato notizie certe.

Poi le prime smentite. Mosca dice che nessun obiettivo era vicino al confine polacco, quindi impossibile che missili russi colpissero il territorio polacco.

Successivamente la stessa radio polacca smentisce. Il reporter della radio polacca ZET Mariusz Gerszewski: Le mie fonti nei servizi dicono che ciò che è entrato a Przewoduv è molto probabilmente i resti di un razzo abbattuto dalle forze armate ucraine.

La Polonia convoca il Comitato per la sicurezza e la difesa nazionale

Il portavoce del governo polacco Piotr Müller sull’incidente missilistico: In relazione all’emergenza, il primo ministro Morawiecki, in accordo con il presidente Andrzej Duda, ha ordinato la convocazione di una riunione del Comitato per la sicurezza e la difesa nazionale. Le informazioni che saranno presentate al comitato saranno rese pubbliche in un secondo momento, se possibile. “Vi chiedo di non pubblicare informazioni non confermate fino ad allora, le commenteremo e le riferiremo dopo l’incontro, che si svolgerà ora, dopo la fornitura di informazioni da parte dei servizi che informeranno su questi eventi”, ha detto il portavoce.

La Russia nega che siano stati colpiti obiettivi vicino al confine polacco

Il ministero della Difesa russo – sull’incidente polacco: “Le dichiarazioni dei media e dei funzionari polacchi sulla presunta caduta di missili” russi “nell’area dell’insediamento di Przewoduv sono una deliberata provocazione al fine di intensificare la situazione.
“Nessun attacco è stato effettuato contro obiettivi vicino al confine di stato ucraino-polacco con mezzi di distruzione russi. I frammenti pubblicati dai media polacchi dalla scena nel villaggio di Przewoduv non hanno nulla a che fare con le armi russe”, conclude la dichiarazione.

Gli Stati Uniti sembrano scegliere la prudenza

CNN: Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti non ha ancora informazioni che confermino le notizie sulla caduta di due missili russi in Polonia. Lo ha detto il rappresentante ufficiale del dipartimento Patrick Ryder, riferisce Reuters.

“Siamo a conoscenza di notizie di stampa che affermano che due missili russi hanno colpito un oggetto in Polonia vicino al confine con l’Ucraina. Posso dirvi che al momento non abbiamo alcuna informazione per confermare questi rapporti”, ha detto.

Secondo Ryder, gli Stati Uniti continuano a studiare le informazioni in arrivo sull’incidente. Si rifiutò di speculare sull’applicazione dell’articolo 5 della Carta della NATO fino a quando non si sapesse esattamente cosa fosse successo. Il quinto articolo prevede che se uno Stato membro della NATO diventa vittima di un attacco, allora il resto dei membri dell’alleanza si alzerà per la sua difesa.

In Ucraina era effettivamente in corso un attacco missilistico russo

La sera del 15 novembre, la Russia ha lanciato un massiccio attacco missilistico sul territorio dell’Ucraina, i cui obiettivi erano le infrastrutture energetiche. “I missili russi sono penetrati in Polonia durante l’attacco all’Ucraina”: “Il lancio di razzi russi sul sistema energetico ucraino ha portato al fatto che la guerra si è estesa ai paesi vicini, colpendo la Polonia, membro della NATO, e interrompendo l’elettricità nella maggior parte della Moldavia (questo non è strano perché il sistema energetico è ancora quello sovietico Per cui se la Russia colpisce tutto il sistema energetico ucraino anche a ovest verso Leopoli, non arriva energia neanche nei paesi vicini).

Dalle prime foto si vede un missile inesploso, che sembra un S300 della difesa aerea ucraina

I russi sostengono che le foto dei frammenti del missile che girano in rete e che apparentemente provengono dal sito dell’impatto in Polonia sarebbero compatibili con quelli di un sistema anti-aereo S-300 in dotazione all’Ucraina.

uno dei due missili 

Vedremo cosa accadrà, ma l’episodio è significativo. In un primo tempo, sembra che la Polonia avesse certificato la proprietà russa dei missili affinché la NATO offrisse una qualche risposta.  Slovacchia, Repubblica Ceca ed Estonia si erano già dichiarate ‘pronte ad intervenire se necessario’.

Dopo aver tolto ogni possibilità di informazione e chiuso con la Mosca praticamente tutte le relazioni diplomatiche dirette al vertice, ogni cosa può essere detta senza possibilità di smentita. Gli USA in questo caso hanno scelto la prudenza, ma cosa accadrebbe se un missile russo – di quelli che ha in dotazione anche l’Ucraina – fornisse una false flag per estendere il conflitto?

La mia impressione è che la Polonia cerchi solo il momento buono affinché le proprie Forze Armate entrino in Ucraina e stabiliscano un protettorato o qualcosa del genere, ma vedremo come si svilupperanno gli eventi.

Sembra che per ora prevalga la prudenza, se necessario seguiranno aggiornamenti.

VPNews

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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