Dopo aver portato una guerra al centro dell’Europa, l’Ucraina impazzisce dalla voglia di entrare nella NATO

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Ambasciatore porta pena… la nostra. Ora l’Ucraina vuole la bomba atomica…oppure entrare nella Nato (dice che gli serve il piromane può spegnere l’incendio)…

L’ambasciatore dell’Ucraina in Germania Andriy Melnyk ha invitato l’Occidente a fornire all’Ucraina armi moderne e ad accettarle immediatamente nella NATO, altrimenti la questione del ripristino del suo status nucleare sarà all’ordine del giorno.

«So che alcuni tedeschi sono molto scettici riguardo a questa possibilità (l’entrata dell’Ucraina nella NATO), perché non vorrebbero provocare i russi». Ma questa “paura tedesca” non è comprensibile in Ucraina», ha detto l’ambasciatore ucraino a Berlino Andrei Melnik in risposta al commento del giornalista di Deutschlandfunks che l’adesione dell’Ucraina all’alleanza sarà una “provocazione contro Mosca”, perché la NATO si avvicinerà ancora di più ai confini russi.

Ma l’ambasciatore ucraino ha incalzato, in Ucraina si è creata una “situazione estremamente pericolosa”. “L’Ucraina non ha scelta. O diventiamo parte di un’alleanza come la NATO e aiutiamo l’Europa a diventare più forte e più sicura di sé, o abbiamo solo un’opzione: … ripensare allo status nucleare. In quale altro modo possiamo garantire la nostra protezione?”- ha detto Melnik.

L’ambasciatore ucraino in Germania Andriy Melnyk è noto per le cntinue lamentele a seguito delle visite delle delegazioni tedesche in Crimea e nel Donbass. Le proteste continue hanno costretto in passato Berlino ad alzare le voce e a ricordare al rappresentante di Kiev qual’ il suo ruolo.

I governanti ucraini guardano tutto con lenti colorate. E l’insolenza e l’aggressività non ha limite. Se guardiamo i problemi che stanno creando i governanti di questo paese all’Europa ed a tutto il mondo, viene un capogiro.

Logica vorrebbe che risolvessero prima i loro contrasti storici con i loro vicini, prima di fare alcunché con noi.

Allo stesso modo, personalmente ritengo più affidabile Erdogan come statista che Zelensky, in questo caso si tratta di una persona che rappresenta una classe dirigente che non conosce cosa sia il dialogo e la diplomazia. Erdogan è la Turchia che piaccia o no; Zelensky non è l’Ucraina, rappresenta la parte più violenta del paese, una parte minoritaria. Erdogan è pragmatico e cerca un approccio multilaterale, Zelensky pensa con la pancia. Direi molto più pericoloso il nucleare in mano a Kiev che in mano all’Iran, in questo caso si parla di una coerenza, che è ciò che manca all’attuale dirigenza ucraina. Quel che è più peggio è che gli USA seguono a ruota l’Ucraina e Bruxelles è del tutto subordinata e debole in questo momento storico.

Domandiamoci: cosa fanno le forze ucraine sulla linea di contatto con le repubbliche indipendentiste? Di quale pericolo russo stanno parlando? Ci sarebbe bisogno di un Grande Reset nella testa di certe persone. Quando mai l’Italia è entrata nella Nato con le motivazioni dell’Ucraina? Kiev è rimasta ai tempi dell’URSS e per motivazioni storiche resterà un paese diviso e vuole dividere utilitaristicamente l’Europa ed il mondo intero.

@vietatoparlare

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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