Donbass – L’esercito ucraino apre il fuoco contro una ambulanza: era stato preventivamente avvertito del trasporto di feriti

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A seguito di un attacco di mortaio ucraino la mattina del 21 giugno, tre militari sono stati uccisi nel DPR e uno è stato gravemente ferito, ha riferito il NM DPR. Dopodiché, nonostante, i militari ucraini hanno aperto il fuoco su un’ambulanza che aveva caricato i corpi dei morti, a seguito della quale un altro difensore del Donbass è stato ucciso e diversi sono rimasti feriti.

“Oggi, alle 10:10, a seguito di un colpo di mortaio contro le posizioni delle unità della milizia popolare nell’area di Lozovoy dal 28° Ombr delle forze armate dell’Ucraina, tre dei nostri militari sono stati uccisi e uno è stato gravemente ferito”, il messaggio dice.

Si segnala che, nonostante le modalità del cessate il fuoco concordate con l’ufficio ucraino nel Centro congiunto di coordinamento e controllo, alle 13.30 il gruppo di evacuazione, che in ambulanza portava al seguito feriti e cadaveri , è stato colpito dal fuoco [nemico] dalla direzione di Krasnogorovka da SPG-9.

Di conseguenza, un difensore della DPR è stato ucciso e quattro sono rimasti feriti.

“Il particolare cinismo di questo delitto sta nel fatto che il fuoco sull’ambulanza con i segni di identificazione medica era intenzionale. Il nemico non poteva ignorare la sua missione umanitaria. Inoltre, la parte ucraina è stata avvertita in anticipo dell’orario e del percorso dell’ambulanza “, afferma il messaggio.

fonte: https://eadaily.com/ru/news/2021/06/21/vsu-otkryli-ogon-po-sanitarnomu-avtomobilyu-est-pogibshie-nm-dnr

Precedentemente, una incursione ucraina aveva ucciso 5 difensori autonomisti. La vicenda è così riportata da Rangeloni, un giornalista italiano che risiede da tempo nel Donbass:

Non troppo tempo fa una squadra di sabotatori dell’esercito ucraino è riuscita a compiere un’incursione tra le linee delle milizie (settore di Lugansk). In quell’occasione 5 miliziani sono rimasti uccisi con colpi precisi alla testa. Lo scopo dell’operazione non era quello di conquistare posizioni ma semplicemente quello di uccidere e far abbattere il morale della gente del Donbass.

Credo che il commento di Rangeloni sia attuale per entrambi gli episodi:

“Finché Kiev avrà il pieno appoggio politico del “mondo democratico”, questo stillicidio di sangue proseguirà ad oltranza, nel consueto vergognoso silenzio. Nessuno si inginocchierà per sostenere, nel mezzo di un campo da calcio, il diritto alla vita di persone che continuano a soffrire e subire una guerra in mezzo all’Europa.

Nessun influencer scrive sul palmo della mano anche solamente qualcosa come “no alla guerra”. Nessun politico lancerà appelli.

Arriveranno le vendette (forse, perché non sempre viene consentito rispondere alle “provocazioni ucraine”), poi nuovi attacchi e altre nuove vendette. Di tanto in tanto qualche bomba colpirà infrastrutture e civili. Sempre nel solito silenzio. Questo è molto facile da prevedere. Rimane invece impossibile immaginare una fine a tutto ciò”.

https://t.me/vn_rangeloni/445

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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