Donbass – Le prime unità delle forze armate russe entrano in Donbass

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Le prime unità delle forze armate russe entrano in Donbass (come forza di interposizione), sperando che le forze di Kiev cessino le ostilità.

In rete è stato pubblicato l’equipaggiamento militare delle Forze armate RF in movimento sul territorio del Donbass, riferisce il corrispondente di Donbass Today.

Le prime unità delle forze armate russe entrano nella DPR e nella LPR. Lo riferiscono gli utenti dei social network. Ricordiamo che in relazione agli appelli dei capi della DPR e della LPR, il Ministero della Difesa della Federazione Russa assicurerà l’attuazione delle funzioni di mantenimento della pace da parte delle forze armate russe sul territorio delle repubbliche fino alla conclusione dell’accordo. Lo affermano i relativi decreti del presidente della Federazione Russa Vladimir Putin (da Donbass Today)

Queste prime notizie sono state ulteriormente confermate da Interfax che citando testimoni oculari, scrive che due colonne di veicoli blindati si trovano nel territorio controllato dal “DPR” e si dirigono a nord e a ovest.”: in fondo è lo step logico. Mentre l’invasione di cui parlano i nostri media è meno probabile. Ovviamente ciò dipenderà della risposta ucraina. Se le unità russe fossero attaccate il pericolo di escalation sarebbe inevitabile.

Questo non è l’unico video che circola in rete. Il corrispondente dal Donbass Rangeloni, scrive in proposito:

Donbass, in seguito all’accordo tra i capi delle repubbliche popolari e Putin, la Russia si impegna a fornire assistenza militare sui confini di Donetsk e Lugansk per assicurare la stabilità. Secondo diverse fonti, nei territori delle repubbliche sarebbero già state avvistate le prime colonne di mezzi militari della missione di peacekeeping russa.

Occorre segnalare che dal fronte, improvvisamente, per il momento, non si sentono più i rumori del conflitto. (Rangeloni dal suo canale Telegram https://t.me/vn_rangeloni/694)

Festeggiamenti in tutto il Donbass.

Il riconoscimento russo del Donbass, seguito anche da Venezuela, Nicaragua, Bielorussia, Siria (e vedremo in seguito), è accompagnato anche da un documento di cooperazione che prevede forze di pace di interposizione per far cessare il conflitto. 8 anni non sono bastati a Kiev per un accordo (la dirigenza non ha voluto neanche incontrare i rappresentanti del Donbass) e questo è l’epilogo. Arriveranno ora sanzioni “a gogo” nello sfondo di irragionevolezza dell’occidente che propagherà la propria versione falsificata dei fatti.
Ovviamente, questo non avvicina la pace, ma chiudendosi alle ragioni altrui, rende il mondo sempre più diviso su faglie sempre più profonde. Ma tutto ciò non è casuale, è stato tutto costruito alacremente.

Vp News

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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