Cosa succederebbe se l’Ucraina capitolasse?

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Quando illustri studiosi come il prof Orsini cercano di spiegare in TV che l’unica soluzione non dolorosa per far cessare la guerra sarebbe il negoziato, l’obiezione più frequente che viene loro posta è che, è che in questo modo l’Ucraina cederebbe ad un ‘bullo’.

Altra obiezione è che Putin – se lo si lascia fare – prenderà altri paesi. Sorvolerei su questa sciocchezza perché non tiene conto di una infinità di fattori che ne dimostrano la falsità. Questa Obiezione falsa soprattutto perché parte dall’assioma che più armi – senza garanzie di sicurezza per la Russia -, corrispondono a più sicurezza per tutti e pace.

Mentre è vero esattamente il contrario: è sotto gli occhi di tutti che il riarmo dell’Ucraina e anni di intransigenza e di deterioramento di rapporti con la Russia, non hanno fatto altro che allontanarci dalla pace.

Se quindi questa formula si è rivelata disastrosa, come si può ragionevolmente pensare che ancora più armi possano portare alla pace?

Io davvero non lo so, ma quello del riarmo è esattamente il messaggio che i governi occidentali ed i media stessi portano avanti.

Ma come ha detto più volte il prof Orsini la verità è molto semplice: questa guerra ha due opzioni, la resa dell’Ucraina – ovvero l’accettazione di negoziati – o più morte e distruzione, forse un devastante conflitto nucleare.

Ora, vista la prospettiva certa di questo scenario, la scelta tra le due opzioni non dovrebbe porsi; sempre che al primo posto si voglia mettere realmente l’interesse nazionale ucraino e della UE.

Dovrebbe essere chiaro, ma non lo è.

Ecco l’ennesima prova: ieri il presidente Zelensky ha invitato la comunità internazionale a prendere provvedimenti immediati per porre termine al blocco russo dei porti del suo Paese al fine di consentire le spedizioni di grano e prevenire una crisi alimentare globale.

Ovviamente Zelensky ha minacciato la UE di scarsità di cibo, senza comprendere appieno che in guerra tali richieste “prendere provvedimenti immediati...” non possono venire avanzate.

Quello che sta succedendo va un troppo oltre: ogni persona sana di mente è in grado di capire che l’Ucraina è diventata un problema per il resto del mondo. Alla Russia viene costantemente chiesto di fermare l’aggressione, ma allora perché in Occidente non ci sono richieste affinché l’Ucraina deponga le armi?

D’accordo, l’Ucraina è il soggetto offeso. Ma proprio per questo, per il bene del paese e per la diversa natura che ha assunto questa guerra (un conflitto USA- Russia) , l’opzione non sarebbe affatto irragionevole.

Inoltre, qui si parla soprattutto di interessi dei paesi occidentali. Qual è quindi nostro interesse?

Non ci sono alternative: se la Russia non fa concessioni, forse bisognerebbe convincere l’Ucraina affinché iniziasse a farle, perché stiamo parlando anche degli interessi dei paesi occidentali. Inoltre, con una parziale vittoria della Russia, per il mondo non ci sarebbero conseguenze negative mentre non accadrebbe questo se perdesse la Russia, perché sappiamo che la dottrina militare russa prevede come epilogo il conflitto nucleare, non la sconfitta.

In definitiva, bisogna considerare questi fattori:

1 – conseguenze per la popolazione e l’economia dell’Ucraina.

Se vincerà la Russia: la gente smetterà di morire, la distruzione dell’economia e delle città si fermerà

Se l’Ucraina continua a resistere: più persone moriranno da entrambe le parti, continuerà la rovina di città e imprese

2 – Conseguenze per l’economia internazionale

Se vincerà la Russia: l’Occidente revocherà tutte le sanzioni insensate, l’approvvigionamento alimentare dell’Europa dal territorio dell’Ucraina verrà ripristinato,

Se l’Ucraina continua a resistere: ci sarà una ulteriore dolorosa rottura delle relazioni economiche per tutti, con conseguente crisi energetica ed alimentare

3 – conseguenze per le relazioni internazionali

Se vincerà la Russia: si incentiverà la distensione nelle relazioni bilaterali, ora ostacolate dall’Ucraina

Se l’Ucraina continua a resistere: proseguirà l’escalation delle tensioni al punto da stimolare una minaccia nucleare

Per la Russia, il mondo e il popolo ucraino, l’opzione migliore ora è la resa completa dell’Ucraina. A questo dovrebbero giungere gli stessi leaders dei paesi occidentali ma, come vediamo, questi nemmeno balbettano sulla possibilità di possibili negoziati. Quando Zelensky ha fatto timidi accenni in merito, subito è stato richiamato dalla Nato che, evidentemente, ha altri obiettivi rispetto alla pace.

Allo stato attuale vi sembra che l’UE e gli Stati Uniti si preoccupino realmente dell’Ucraina e del suo popolo? No, non si preoccupano delle conseguenze umane di questo “scontro”. Non cercano di evitarle anzi, al contrario, fanno di tutto per realizzarle.

La scelta è tra una guerra di anni che divorerà tutti o la resa dell’Ucraina.

VPNews

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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