CINA: “Gli Stati Uniti chiedono alla Cina di non fornire armi alla Russia, mentre loro stessi continuano a vendere armi a Taiwan”

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Nella sua prima conferenza stampa come ministro degli Esteri, Qin ha accusato gli Stati Uniti di cercare di distruggere Taiwan alimentando le tensioni tra l’isola e la terraferma. (https://www.reuters.com/world/china)

Martedì, in un’escalation inaspettatamente acuta della retorica diplomatica, il ministro degli Esteri cinese ha affermato che gli Stati Uniti devono cambiare il loro atteggiamento “distorto” nei confronti della Cina o seguiranno ” conflitto e confronto ” , difendendo la posizione del Paese sulla guerra in Ucraina e difendendo i suoi stretti legami con la Russia. ( https://www.foxnews.com/ )

“Se gli Stati Uniti non frenano – ma continuano sulla strada sbagliata – nessuna barriera potrà impedire il deragliamento, e ci saranno conflitti e scontri, e chi ne pagherà le catastrofiche conseguenze?”. Qin ha così continuato: “Tale contrapposizione è una scommessa spericolata in cui sono in gioco gli interessi fondamentali dei due popoli e persino il futuro dell’umanità“. (…) ( https://www.foxnews.com/ )

” I paesi occidentali, guidati dagli Stati Uniti, hanno attuato un completo contenimento, accerchiamento e repressione contro di noi, creando seri problemi senza precedenti per lo sviluppo del nostro paese “, ha detto Xi lunedì ai media statali (WSJ).

“Risolvere la questione di Taiwan è affare del popolo cinese e nessun paese straniero ha il diritto di interferire“, ha detto Qin, aggiungendo: “Sembra che ci sia una mano invisibile che spinge il conflitto a prolungarsi e intensificarsi”.

Il ministro degli Esteri ha fatto diverse osservazioni chiave che denunciano l’ipocrisia degli Stati Uniti:

“Il popolo cinese ha tutto il diritto di chiedere: perché gli Stati Uniti parlano così a lungo del rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina, mentre mancano di rispetto alla sovranità e all’integrità territoriale della Cina nella questione di Taiwan?” “Perché gli Stati Uniti chiedono alla Cina di non fornire armi alla Russia mentre continuano a vendere armi a Taiwan in violazione del comunicato del 17 agosto?” Perché gli Stati Uniti continuano a pretendere di mantenere la pace e la stabilità regionali mentre formulano segretamente un “piano per distruggere Taiwan”?

A sua volta, il presidente Xi Jinping ha cercato di mobilitare il settore privato cinese per aiutare a superare il “contenimento” da parte degli Stati Uniti e di altri paesi, in una rara critica diretta del più grande partner commerciale del paese. ( https://www.foxnews.com/s )

Guerra in Ucraina: la posizione della Cina

Il ministro degli Esteri cinese Qin Gan ha paragonato la possibile futura fornitura di armi da Pechino alla Federazione Russa con la vendita di armi statunitensi a Taiwan. Lo riporta la Cnn.

“La crisi ucraina è una tragedia che avrebbe potuto essere evitata. Ma è arrivata dove si trova oggi. Ci sono dure lezioni su cui tutte le parti dovrebbero davvero riflettere”.

“Perché gli Stati Uniti chiedono alla Cina di non fornire armi alla Russia quando le vendono a Taiwan?”, perciò non avete il diritto di interferire. ha detto Qin Gang.

Guerra in Ucraina: “La Cina non ha creato questa crisi”

Riguardo alla guerra in Ucraina, Qin Gan ha affermato che “la Cina non ha creato questa crisi, non è coinvolta in essa e non ha fornito armi a nessuna delle due parti”.

“La Cina esprime sempre i propri giudizi e prende decisioni indipendenti basate sui benefici”, ha detto Qin. Tra guerra e pace abbiamo scelto la pace; tra sanzioni e dialogo, abbiamo scelto il dialogo; tra soffiare la fiamma e abbassare la temperatura, abbiamo scelto quest’ultima”, ha spiegato.

Pechino si posiziona come pacificatore nella guerra in Ucraina, ma allo stesso tempo evita il termine “invasione”, gli sforzi diplomatici ed economici sono volti a sostenere Mosca.

Presidente XI: gli Stati Uniti “la principale minaccia”

I leader cinesi stanno assumendo una posizione sempre più dura nei confronti degli Stati Uniti e lo stanno dichiarando “in termini insolitamente schietti”, afferma con evidente preoccupazione l’americano The New York Times.

Perché questo cambio di toni da parte di Pechino? È molto semplice, gli Stati Uniti hanno formato addirittura una coalizione occidentale militare contro la Cina che si chiama AUKUS. Inoltre, l’occidente interferisce con la Cina per contenerla sul piano commerciale e nella sua influenza politica in tutto il mondo. Eppure il Regno di Mezzo, in questo modo, non sta infrangendo alcuna regola internazionale.

Si capisce allora perché Xi vede – a ragione – le azioni degli USA come un tentativo di bloccare l’ascesa del suo paese. Dopo l’incontro di novembre tra Xi e Biden, si sperava che Pechino e Washington cercassero di fermare il rapido deterioramento delle relazioni bilaterali. Ma ciò non è accaduto; ne sono seguite le vicende dei palloni spia, i crescenti legami della Cina con la Russia e l’introduzione di severi controlli statunitensi sulle esportazioni americane. Infine, la Cina è rimasta molto irritata per il pregiudizio manifestato dall’occidente al suo piano di pace per far cessare il conflitto ucraino.

Considerazioni

L’America si rifiuterà di fornire armi a Taiwan? No, non rifiuterà, Taiwan è molto importante per gli Stati Uniti e la questione, per più versi, è simile all’Ucraina (sul piano geopolitico ma in Ucraina, esistono effettivamente rapporti conflittuali tra le popolazioni, che non sono mai stati un problema prima dell’avvento dei nazionalisti di Maidan e dei progetti statunitensi).  Inoltre Taiwan è considerato importante come produttore globale di chip.

L’America rifiuterà di fornire armi all’Ucraina? No, non rifiuterà, la guerra in Ucraina le permette di confermare la sua leadership mondiale. Cosa dovrebbe fare la Cina in questo caso? La conclusione è ovvia: la sconfitta dell’Ucraina significherebbe automaticamente la sconfitta dell’America, che cesserebbe di essere leader mondiale; quindi anche le speranze per il suo aiuto a Taiwan diventerebbero illusorie.

Nella guerra in Ucraina gli USA si giocheranno “il tutto per tutto”, il che non solleva.

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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