art. 11 della nostra Costituzione: «L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali »

autore: Patrizio Ricci fonte: wikinews.cc art. 11 della nostra Costituzione: «L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali ». Ora non più. Il tabù è superato e poi la guerra non ce la siamo portati in casa.  Quasi una guerra su commissione. …

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guerra in Libia: i nostri passi non sono questi.

autore: Patrizio Ricci fonte: wikinews.cc Photo by SmeerchFare esperienza vuol dire essere partecipi di ciò che ciò accade con “lacrime ardenti”, proprio perchè la menzogna è stata smascherata da nostro Signore, proprio perchè l’ultima parola non è della morte. Ma bisogna essere vigili, l’assassinio e la menzogna vestita da agnello è il primo passo verso …

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La Libia vista con gli occhi di un tunisino

fonte: caffe news online magazine– “Una risoluzione che si limitava ad un sostegno aereo. Una forza ribelle fantoccia non sostenuta dalla popolazione. Una situazione che non portava a niente. Soluzione: montare ad hoc una vittoria che elegge il Consiglio Nazionale di Transizione come interlocutore legittimo della Libia, così che quest’ultimo possa richiedere un intervento per …

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Libia, Strauss-Kahn e North Dakota di Giovanni Lazzaretti

fonte idendità europea – luglio 2011 Quando sento la frase “il popolo libico geme” mi sale il nervoso e mi chiedo cosa sta pensando il mio interlocutore. Siamo infatti d’accordo che il popolo libico geme: coi ribelli cirenaici appoggiati, finanziati e armati dall’occidente, con la guerra civile in casa, coi bombardamenti della Nato, con la …

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LA LIBIA, UNA GUERRA NEL SILENZIO : Così funziona una guerra per "proteggere i civili".

Riporto un articolo del sindaco di Napoli  Luigi De Magistris, darò sempre spazio in questo blog  a quelle  voci autentiche che hanno il coraggio di levarsi per la libertà, quella vera non quella  “della pancia piena” attenta solamente a conservare tranquillità e privilegi, non seguirò la legge del più forte o che segue l’opinione dominante, …

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Il sacerdote che ha smentito scentificamente il Darwinismo

GREGOR MENDEL, IL PADRE DELLA GENETICA, IL SACERDOTE CHE HA SMENTITO SCIENTIFICAMENTE IL DARWINISMO                   fonte Basta Bugie
Gregor Johann Mendel (July 20, 1822 – January 6, 1884)
Photo by 1way2rock
Nella ereditarietà dei caratteri non c’è nessun caso, non c’è nessuna selezione naturale, ma solo moduli matematici che seguono una logica ferrea (e provata sperimentalmente!)
di Marco Respinti

Un anniversario un po’ tirato per i capelli, quello celebrato ieri con enfasi da Google per il 189° anno dalla nascita del “padre della genetica” Gregor Mendel. Tanto tirato, vista la cifra affatto tonda e del tutto inusitata, da far sorgere qualche sospetto. Non si tratta infatti di un attore famoso, non è una pop star, non è una icona del politicamente corretto: e perché mai allora il motore di ricerca Internet più utilizzato del mondo dovrebbe arrampicarsi sin sui vetri pur di ricordare un oscuro abate moravo nato quasi due secoli fa e dimenticato persino dai suoi contemporanei?

Forse perché è opinione diffusa che quei suoi esperimenti sui piselli di cui conserviamo qualche vaga memoria scolastica siano un gran contributo alla causa evoluzionista, in perfetto accordo e anzi a suprema conferma delle ipotesi formulate dal naturalista inglese Charles R. Darwin. «Alcuni scienziati e filosofi influenti», nota infatti don Mariano Artigas nel suo Le frontiere dell’evoluzionismo (Ares, Milano 1993), scritto con il rigore e l’immediatezza  di cui necessitano i non addetti ai lavori, «videro nel darwinismo un puntello scientifico per il materialismo e per l’ateismo, e sembrò che l’uomo ne uscisse ridotto a un animale fra gli altri».

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