#Breaking_News – Attacco missilistico israeliano su Damasco

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Il ministero della Difesa siriana ha comunicato che è in corso un attacco missilistico ad ovest della città di Damasco. I siti antiaerei dotati di Pantsir-S2 e S-200 Sam posizionati nell’aeroporto di Mazzeh, nelle località di al-Dimas e al-Kiswah nonchè sulle alture del Golan, hanno intercettato un attacco missilistico israeliano compiuto in due ondate di missili cruise .
L’attacco al momento è ancora in corso (22.45 ore italiane). I missili sembrano indirizzati sull’aeroporto militare di Mezzeh, a Damasco. Numerosi sono i filmati ed i video postati dalla gente del posto sui social.

Dai bollettini ufficiali non viene specificata la fonte dell’attacco missilistico. Tuttavia è certa la paternità dell’attacco. I bombardieri israeliani sono stati segnalati sorvolare il Libano nello stesso momento in cui è avvenuto l’attacco. Inoltre fonti non ufficiali dell’esercito siriano confermano che l’attacco è stato effettuato da Israele. Ma più di tutto c’è da considerare che finora tutti gli attacchi compiuti su Damasco sono stati effettuati da Israele. Come lo stesso ministero della Difesa israeliano ha dichiarato, dall’inizio del conflitto siriano Tel Aviv ha compiuto contro obiettivi in Siria circa 200 attacchi aerei.

Sembra che l’attacco sia avvenuto tramite due ondate di missili e che sia stato centrato un singolo obiettivo ma non ci sono conferme ufficiali su questo. Un S200 siriano errante è stato distrutto da Iron Drome. Attacco confermato anche da fonti israeliane che segnalano l’abbattimento di un missile siriano entrato nello spazio aereo israeliano (probabilmente un missile Sam che ha perso il suo obiettivo).

La seconda ondata di missili era indirizzata su Damasco meridionale.

I sistemi Panshir S2 siriani e la nuova rete integrata con il comando ed sistema di rilevamento russo, sembra abbia innalzato parecchio l’efficienza della difesa aerea siriana.

Gli aerei israeliani hanno usato missili cruise GBU-39  di piccolo diametro. Questo tipo di missile può essere abbattuto  dai sistemi Pantsir S1 and S2 a corto raggio e dai sistemi SAM. Gli aerei israeliani per non essere colpiti devono volare molto in alto. Si potrebbe obiettare allora sul perché gli israeliani non usano missili balistici (missili più grandi) . La risposta è che missili balistici sono molto costosi , ma soprattutto possono causare gravi danni collaterali in caso di utilizzo contro gli obiettivi nelle città. Inoltre vi è il rischio di essere abbattuto da un singolo S-300V4 sistema SAM che potrebbe partire anche da Tartus.

Ma considerazioni tecniche a parte, è da rilevare mestamente – oltre all’insensatezza di proseguire con gli attacchi su Damasco – che l’antica usanza di cessare ogni ostilità a Natale nei tempi ‘moderni’ non sia più praticata. Non sfugge inoltre che questo attacco di aggressione sia compiuto a ridosso della decisione USA di ritirarsi dalla Siria: è evidente che è un tentativo palese di allontanare la pacificazione in Siria e creare nuove tensioni.

Vietato Parlare

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ore 23.49 25 dic 2018 – Stazione televisiva statale siriana Ikhbariya: ” nelle ultime 1,5 ore, otto missili sono stati abbattuti dalle forze di difesa aerea nell’area di Damasco”.

ore 00.34 26 dic 2018Russia Today riferisce che l’attacco israeliano è stato effettuato con più di 22 missili .

In tutti i modi, può darsi che la differenza numerica sia dovuta ai falsi bersagli lanciati per ingannare la difesa aerea. Tuttavia, qualunque sia stato la quantità di missili lanciata, la difesa aerea siriana è stata attiva per un’ora e mezza e tutti i missili sono stati abbattuti meno uno che è caduto su un deposito munizioni iraniano senza però centrare l’obiettivo (ma provocando comunque tre feriti).

Jerusalem Post riferisce che l’IDF conferma l’attacco israeliano: https://twitter.com/Jerusalem_Post/status/1077711611828219905 Non credibile però che gli obiettivi siano stati centrati in quando non si segnalano esplosioni o incendi a Damasco e nelle località vicine.
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Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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