• Politica
  • Politica Internazionale
  • Cultura
  • Chiesa
  • Scienza
  • cookie policy
martedì, Gennaio 26, 2021
VP News - Blog
  • Politica
  • Politica Internazionale
  • Cultura
  • Chiesa
  • Scienza
  • cookie policy
No Result
View All Result
  • Politica
  • Politica Internazionale
  • Cultura
  • Chiesa
  • Scienza
  • cookie policy
No Result
View All Result
VP News - Blog
No Result
View All Result
Home Editoriale TITOLO DI OGGI

Berlusconi sull’attacco alla Libia si tira indietro “è stato Napolitano”, ma non è vero

8 Febbraio 2018
in TITOLO DI OGGI
Reading Time: 6min read
A A
0
1
SHARES
74
VIEWS
Share on FacebookShare on TwitterShare on TelegramShare on Vk

La partecipazione alla guerra libica è stata frutto di una decisione non ragionevole presa dal nostro paese in ossequio alle alleanze con i più forti.   Per questo, non è corretto dire che le rivoluzioni costruite dall’esterno  in casa d’altri che devastano interi popoli, si rivelano solo a posteriori  (e solo se la ciambella non riesce col buco) ‘un errore’.

Berlusconi – come ha già fatto in precedenza – continua ad accusare l’ex presidente Napolitano per la partecipazione italiana nel golpe organizzato dalla Francia e messo in atto dalla Nato contro il leader libico Gheddafi.  Lo fa questa volta nel corso di una trasmissione di SKY TG 24 durante la quale ha affermato: “È stato il Capo dello Stato come capo delle forze armate a chiedere alle commissioni di dare l’autorizzazione alle nostre basi per gli alleati che attaccavano la Libia. Io mi sono battuto per evitare che Gheddafi fosse abbattuto” ( Il Giornale). Tuttavia, a sua volta in altre occasioni Napolitano diede la colpa a Berlusconi e La Russa si accollò l’onere di aver convinto lui Berlusconi. Quindi ‘convinto’ sulla opportunità, sulla ‘convenienza’. Nessuna ineluttabilità.

Comunque nonostante lo sconfortante e reciproco ‘scarica barile’,  in realtà Berlusconi non ha scusanti: a fronte di queste affermazioni la cronaca dice altro. Allora non solo  fu avvallata la scelta francese ma venne promossa una colossale campagna mediatica di appoggio a quell’operazione: solo il ministro Roberto Castelli della Lega prese una posizione forte e presentò le sue dimissioni.

Secondo la narrativa di Berlusconi, un capriccio del Capo dello Stato nel nostro paese, basta per farci andare in guerra. Allora dovremmo almeno cambiare qualcosa nelle nostre alleanze e nel nostro ordinamento …
Ma esistono alcune tutele: è forse utile ricordare che prima del ruolo di capo delle Forze Armate il presidente della Repubblica in Italia è vincolato dalla Costituzione e se Berlusconi sapeva, doveva parlare. Solo l’ossequio e la piaggeria ha permesso che cose andassero avanti in un certo senso. Se le decisioni prese non erano conformi alla nostra Costituzione era compito della politica  bloccare almeno la nostra partecipazione.

In definitiva, non è plausibile trincerarsi dietro l’impossibilità di rifiutarsi a prendere certe posizioni perché la decisione fu presa dal Capo dello Stato. Altrimenti coerentemente si potrebbe affermare che l’Italia può attaccare chiunque se il colpo di stato in un altro paese è abbastanza mascherato. Se Berlusconi sapeva – come molti sapevano – cosa era in corso aveva il compito politico e morale di parlare agli italiani, di parlare in Parlamento e prendere posizione. Non lo fece, perciò oggi è patetico trincerarsi dietro simili scusanti.
Inoltre non è indifferente che facemmo di più di ciò che ci fu richiesto, ossia inviammo gli aerei in ruolo attivo e fornimmo munizioni. Anche moralmente non avremmo dovuto farlo in memoria dei fatti pregressi coloniali italiani in Libia.

Ma anche nel dopo Gheddafi continueranno le responsabilità ed in questo caso, non esisteranno ‘accuse a Napolitano’ che tengano: il consiglio Nazionale di Transizione libico era formato da membri di al Qaeda ed affiliati e l’Italia e l’occidente ne era perfettamente a conoscenza perché li aveva scelti. Sono fatti noti. Già da allora lo diceva uno studio condotto di J.FELTER e B. Fishman,  due analisti dell’Accademia Militare di West Point. Lo studio si chiama Al Aa’ida Foreign Fighter in Iraq. A first Look at the Sinjar Record (Harmony Project, Combating Terrorism Center, Department of Social Science, US Academy, West Point, NY, December 2007 – Scarica West Point Studio pdf)

Invece le dichiarazioni che allora fece Berlusconi – mentre Tripoli era ancora tappezzata delle sue gigantografie che troneggiavano con Gheddafi per celebrare la ritrovata amicizia con l’Italia – non contenevano la minima critica per l’operato francese e per quello degli Stati Uniti. La Germania non partecipò, si poteva non partecipare almeno. Invece demmo un convinto apporto. Ricorderete che le dichiarazioni “Gheddafi massacra il suo popolo”,  erano anche dichiarazioni di Berlusconi. Ma i nostri servizi segreti e i vertici delle nostre Forze Armate sicuramente sapevano che non era vero. Lo sapevano in molti uomini di buona volontà come per esempio il vescovo di Tripoli Martinelli che infatti più volte parlo, lui che non aveva alcun potere. Perciò la dichiarazione postuma di Berlusconi è quanto mai ridicola.
 
Basterebbero queste e evidenze per disconoscere certe affermazioni ma c’è dell’altro. Il Fatto Quotidiano il 13 giugno 2013 rivelò che “nel mezzo della crisi libica il presidente del Consiglio di allora, Silvio Berlusconi, fece una richiesta un po’ irrituale ai servizi segreti guidati allora da Gianni De Gennaro.“ Il quotidiano riferì che Berlusconi fece la seguente richiesta ai servizi segreti italiani: “Non è che potreste far fuori Gheddafi?”. Il Fatto Quotidiano lo apprese da “una fonte diplomatica autorevole vicina agli ambienti della sicurezza”. Ed interpellato, ” l’ex ministro della Difesa Ignazio La Russa (Fratelli d’Italia) commentò così: “Non venivano certo a raccontarlo a me, ma è possibile. Berlusconi era preoccupato di trovarsi lui stesso in difficoltà perché considerato troppo vicino al leader libico”. 
 
NOTA A MARGINE PER APPROFONDIRE: COME COMINCIO’ LA GUERRA IN LIBIA?

La risoluzione 1973 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite era stata adottata – si disse – perchè Gheddafi avrebbe massacrato 10.000 civili e causato 50.000 feriti.Domanda: da dove provengono questi dati? La risposta è sconcertante: da un twitter. E’ un twitter di al-Arabiya, ripreso subito dopo come buono da tutti i leader politici europei ed Obama.

  Il twitter era stato messo in rete da Sayed Al Shanuka, un ‘rappresentante libico’ dentro la Corte Penale Internazionale della ‘commissione giustizia e sviluppo’: lo riportarono tutti i giornali.Si prepararono gli aerei da guerra. Si disse ‘Gheddafi se ne deve andare’. ‘Gheddafi masacra il suo popolo’. ‘Bisogna proteggere i civili’…

Ebbene le accuse erano false. Il rappresentante libico della Corte Penale Internazionale non esisteva.

Non esisteva la commissione ‘commissione giustizia e sviluppo’. Non esisteva il famoso cimitero…le foto erano di un comune cimitero e scattate mesi prima…

Eppure a tutt’oggi nessuna smentita.

Ma quanti morti ci sono stati nei disordini che hanno scatenato i bombardamenti Nato? 1.000 per le Nazioni Unite , 2.000 per la World Health Organization . Ancora una volta risulta comunque ro che la cifra dei 10.000 era totalmente falsa. Dopo alcuni mesi la stessa Corte penale internazionale, pur avendo incriminato Gheddafi, parla di 200 morti negli scontri iniziali compresi i pro governativi, quindi non 10 mila morti e 50 mila feriti ma 200 da entrambe le parti o al massimo 2.000.”

A giugno, il Ministero della Salute di Gheddafi rese noto un rapporto sul numero di vittime causate dalla campagna di bombardamenti della NATO. Secondo quel report, durante i primi 100 giorni dei bombardamenti NATO 6.121 civili sono stati uccisi o feriti. Precisamente 668 uomini sono stati uccisi e 3.093 feriti, 260 donne uccise e 1.318 feriti, e 141 bambini uccisi e 641 feriti.

Non è cosa da poco: le cifre sono certamente inferiori al numero di vittime che saranno causate dalle bombe della Nato per non parlare del paese completamente devastato (sono state colpite tutte le installazioni civili comprese centrali elettriche ed acquedotto). In definitiva bombardamenti della Nato e l’attacco dei ribelli hanno causato ben più morti di quelli (falsi) per cui si era detto di intervenire in totale spregio della risoluzione Onu.

Ma a tutt’oggi si ammette di aver sbagliato limitatamente alla situazione politica in cui versa il paese e non alla sua spogliazione (il denaro e l’oro della Bank of Lybia sono spariti) ed alla distruzione delle infrastrutture (compresi alcuni ospedali – vedere dichiarazioni del vescovo Martinelli di Tripoli).

Scorgete qualche analogia con la guerra di Siria? Pensate ancora che le dichiarazioni tardive sugli errori di Libia dei politici occidentali sia un ‘mea culpa’ sincero’  Non è così: non ci si prende neanche la briga di sostituire le parole tanto si è sicuri della più assoluta impunità e connivenza di ‘coloro che contano’.

Non è vero, ma se quella volta ‘è stato Napolitano’, questa volta contro la SIRIA, chi è stato?!

 

Previous Post

NO CARA RADIOVATICANA, LA LOTTA A DAMASCO NON E’ TRA ‘INTER – PARES’

Next Post

Deir Ezzor: la prima messa nella chiesa ortodossa siriaca

Next Post
Deir Ezzor: la prima messa nella chiesa ortodossa siriaca

Deir Ezzor: la prima messa nella chiesa ortodossa siriaca

STAY CONNECTED

  • 1.2k Fans

Breaking News

Rimane solo la Polonia a difendere i cristiani d’Etiopia, rimangono solo i paesi ex sovietici a difendere i cristiani e la vita?

Siria – altro attacco israeliano, 4 vittime civili

Siria campo di Al-Hol: uccisioni arbitrarie e bambini che muoiono di fame e di freddo

Osservatorio card. Van Thuan, dottrina sociale: appuntamento ogni venerdì alle 12.30 per video editoriale

I PIU' LETTI -NELLA SETTIMANA

Il primo ordine esecutivo di Biden applica nello sport scolastico l’identità di genere

Il primo ordine esecutivo di Biden applica nello sport scolastico l’identità di genere

22 Gennaio 2021
Ecco come la vita non tornerà mai al suo corso precedente e come distruggeremo il ‘vecchio mondo’ e ne costruiremo uno nuovo

La terribile verità sull’amministrazione BIDEN

21 Gennaio 2021
I DPCM di Conte dichiarati incostituzionali e illegittimi dal TAR di Roma ma la notizia è ignorata dai media … perchè?

I DPCM di Conte dichiarati incostituzionali e illegittimi dal TAR di Roma ma la notizia è ignorata dai media … perchè?

26 Dicembre 2020
Anacronistico ancora oggi oggi parlare della guerra siriana come una ‘rivolta di popolo’

Ecco cosa sta succedendo nell’ultima enclave di terroristi in Siria, ad Idlib

25 Gennaio 2021


Autore

Patrizio Ricci associato Freelance International Press (FLIP), Autore sul Sussidiario, La Croce, LPLNews24. Coofondatore del Coordinamento Nazionale per la pace in Siria, Membro del direttivo Osservatorio per le Comunità Cristiane nel Medioriente…

Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quando viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Le foto presenti su Vietato Parlare sono prese in larga parte da Internet e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo tramite [email protected] e si provvederà prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate.

Copyright

Le foto presenti su Vietato Parlare sono prese in larga parte da Internet e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo tramite [email protected]t e si provvederà prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate.

Donazione

Una tua donazione contribuirà a permettermi di sostenere le spese di mantenimento del blog ed a continuare a fornire una informazione libera ed indipendente.

  • Politica
  • Politica Internazionale
  • Cultura
  • Chiesa
  • Scienza
  • cookie policy

© 2011 VP News / Vietato Parlare - Blog di Patrizio Ricci

No Result
View All Result
  • Politica
  • Politica Internazionale
  • Cultura
  • Chiesa
  • Scienza
  • cookie policy

© 2011 VP News / Vietato Parlare - Blog di Patrizio Ricci

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Create New Account!

Fill the forms below to register

*By registering into our website, you agree to the Terms & Conditions and Privacy Policy.
All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
This website uses cookies. By continuing to use this website you are giving consent to cookies being used. Visit our cookie policyPrivacy and Cookie Policy.