Attacco turco sulle posizioni siriane di supporto ai jihadisti. L’esercito siriano risponde e contrattacca

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Stamattina 10 febbraio 2020, l’esercito turco per la prima volta ha preso parte direttamente alle ostilità contro le forze governative siriane nella provincia di Idlib. Intorno alle 08:00 – 09:00 ora locale, l’artiglieria dell’esercito turco e i lanciarazzi multipli  MLRS attaccarono le posizioni dell’esercito siriano nelle vicinanze della città di Serakib, recentemente liberata.

La maggior parte degli attacchi turchi ha colpito i villaggi di Neyrab e Trumba. Dopo il bombardamento di artiglieria, gruppi di militanti e forze speciali turche attaccarono le posizioni dell’esercito siriano (SAA) a Neyrab. I militanti hanno utilizzato mezzi corazzati turchi per il trasporto del personale. Gli islamisti nei loro reportage fotografici hanno pubblicano apertamente foto della fanteria turca che partecipa al contrattacco.

In risposta alla partecipazione diretta dell’esercito turco ai contrattacchi dei militanti, l’artiglieria dell’esercito siriano ha attaccato  le posizioni dell’esercito turco. In particolare, è stata  colpita la base di elicotteri Taftanaz, a 10 km di distanza. a nord di Serakib.

A seguito del bombardamento di Taftanaz, sono stati uccisi alcuni soldati turchi ed altri sono stati feriti. I feriti sono stati portati urgentemente dalla parte del confine turco. Secondo rapporti non confermati, elicotteri dell’aeronautica turca avrebbero attraversato il confine siriano. In precedenza, sono apparse informazioni sull’intercettazione russa di un F-16 turco da parte di Su-35 turco nello spazio aereo siriano.

Le fonti turche smentiscono la dinamica. Fakhrettin Altun, capo dell’ufficio di collegamento dell’amministrazione presidenziale turca, ha scritto su Twitter che la Turchia aveva colpito le posizioni delle truppe siriane, da dove erano stati sparati colpi di artiglieria. Ma le immagini dicono diversamente. Si vede un attacco congiunto dell’esercito turco con i miliziani jihadisti.

militanti di Hayat Tharir al Sham attaccano a bordo dei mezzi dell’esercito turco

L’agenzia turca Andolu riportando una dichiarazione del Ministero della Difesa turco riferisce che a seguito di bombardamenti a Idlib, sono stati uccisi 5 soldati turchi e ci sono 5 feriti tra le fila dell’esercito di Ankara.

La situazione si fa molto difficile. L’impressione mia è che la Turchia stesse cercando lo scontro deliberatamente. Infatti se prima diceva all’esercito siriano di fermarsi ora agisce insieme alle forze takfire e quindi costituisce nient’altro che una forza di supporto ai terroristi e non già di interposizione, come voleva far sembrare.

Ci sono comunque due versioni contrastanti. La prima – del ministero della Difesa turco – è che l’esercito siriano ha attaccato il posto di osservazione delle forze armate turche nella regione a Taftanaz , quindi l’esercito turco ha risposto al fuoco. La seconda – quella russa e siriana – è che quella turca sia stata una provocazione pianificata. Ovvero io turchi avrebbero provocato specificamente l’esercito siriano per farlo rispondere e quindi avrebbero lanciato un’offensiva contro l’SAA.

L’agenzia di Stampa russa TASS riferisce che la mattina del 10 febbraio le truppe turche hanno fornito supporto ai militanti nelle battaglie intorno alla città di Sarakib il 10 febbraio. Di conseguenza le unità dell’esercito siriano hanno respinto i contrattacchi intrapresi da bande nelle vicinanze della città di Sarakib nella provincia di Idlib. Secondo il canale televisivo Al-Hadath trasmesso da Beirut, i militanti, a cui è stato dato il supporto del fuoco dalle truppe turche, hanno cercato di riprendere il controllo delle posizioni perse durante l’offensiva delle forze governative.

Ne è seguita un’azione di contrattacco in cui le truppe siriane respinsero il nemico e liberarono un altro villaggio vicino a Sarakib. Il villaggio di Talkhia, a 3 km dall’ex aeroporto militare di Taftanaz.
Secondo il canale televisivo Al-Hadath , l’artiglieria siriana ha bombardato il campo d’aviazione, dove è situato il posto di comando dei gruppi armati dell’opposizione siriana e – insieme – il posto di osservazione delle truppe turche.

In proposito, c’è da precisare che – mentre i turchi chiamano quello di Tafnaz impropriamente ‘posto di osservazione’ – , questo non può essere considerato PO designato ai sensi dell’accordo di Sochi.

Da parte sua, il Ministero della Difesa turco ha riportato la morte di cinque delle sue truppe a seguito di bombardamenti. Secondo Ankara, le forze armate turche hanno restituito il fuoco sulla distruzione di posizioni nell’idlib siriano, da cui è stato precedentemente partito un colpo contro le truppe turche. Ma Al-Hadath in precedenza aveva riferito che l’esercito turco aveva lanciato pesanti attacchi di artiglieria su Sarakib e sui suoi dintorni, dove sono schierate truppe governative.

Evidentemente il comando congiunto rivela l’estrema interconnessione tra le due forze e avvalora la versione siriana. Aspettiamoci comunque che le reazioni occidentali saranno sempre pro-Turchia.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan sta organizzando un incontro con il ministro della Difesa Hulusi Akar in relazione all’aggravarsi della situazione nella provincia siriana di Idlib.

@vietatoparlare

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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