Attacco chimico di Idlib: la Russia presenta una risoluzione alternativa senza condanne preventive

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Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha iniziato le consultazioni su un progetto di risoluzione preparato dalla Russia per indagare sulle accuse di attacco chimico a Idlib della Siria. L’addetto stampa della Missione permanente della Federazione russa Fedor Strzhizhovsky ha spiegato: “Abbiamo offerto un breve progetto per predisporre un’indagine e non alla preventiva nomina dei responsabili, prima ancora che siano avviate consultazioni “.

Intanto, il progetto di risoluzione, la Gran Bretagna, gli Stati Uniti e la Francia, che condannava la Siria per l’attacco chimico e nel contempo richiedeva un’indagine l’uso di armi chimiche nella provincia siriana di Idlib (ma indirizzata solo dalla parte siriana), non è stato messo ai voti nel corso della riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza dell’ONU. La notizia è stata diffusa dal News Center delle Nazioni Unite.

“Tutto quello che sappiamo, porta alla conclusione che nel corso degli attacchi di ieri, le armi chimiche sono state utilizzate dal regime di Assad. Sappiamo che anche prima Assad ha già utilizzato tali armi contro i siriani. Ciò è stato confermato da un gruppo indipendente di investigatori, “- ha detto il rappresentante permanente degli Stati Uniti Nikki Hayli – non specificando però quale inchiesta abbia condotto ai risultati da lei riferiti (vedi nota *).

L’ambasciatore russo alle Nazioni Unite ha respinto le accuse degli Stati Uniti, del Regno Unito e della Francia, dicendo che Damasco è interessata a un’indagine imparziale dell’incidente e ha chiesto di inviare immediatamente sul posto esperti dell’OPCW.

Secondo gli ultimi dati, il numero di quelli uccisi durante l’attacco del gas nella provincia siriana di Idlib è aumentato a 72 persone, tra le quali – 20 bambini.

[su_panel shadow=”2px 1px 2px #eeeeee”]Esigenza di non far riferimento all’attacco chimico a Ghouta nel 2013  come pretesto per avvalorare preventivamente la colpevolezza del governo siriano nell’attacco chimico di Idlib

Nell’aprile del 2013, la Gran Bretagna e la Francia informarono le Nazioni Unite che c’erano prove credibili che la Siria avesse usato armi chimiche contro le forze ribelli. Solo due mesi più tardi, nel giugno del 2013, gli Stati Uniti conclusero che il governo siriano in effetti aveva usato armi chimiche nella sua lotta contro le forze di opposizione. Il definitiva, il presidente Obama usato l’attacco chimico di Ghouta come pretesto per l’invasione e il sostegno militare americano diretto e autorizzato ai ribelli.

Seymour Hersh, giornalista noto a livello mondiale, ha rivelato, in una serie di interviste e libri, che l’amministrazione Obama ha falsamente accusato il governo siriano di Bashar al-Assad per l’attacco con gas sarin e che Obama stava cercando di usarlo come scusa per invadere la Siria (vedi qui inchiesta “Whose Sarin?” ed anche qui. Il risultato dell’ inchiesta è che quell’attacco è stato effettuato dai ribelli e non dai governativi. Anche l’indagine dell’Onu non accusa i governativi -qui il rapporto conclusivo: United Nations Mission to Investigate Allegations of the Use of Chemical Weapon  – La commissione Onu si è pronunciata sulla paternità dell’attacco semplicemente perchè l’indagine commissionata non prevedeva la risposta al quesito principale: la responsabilità materiale di quell’attacco. NDR). Come ha spiegato Eric Zuesse in Strategic Culture, Hersh ha indicato un rapporto dell’intelligence britannica che sosteneva che il sarin non veniva dalle scorte di Assad. Hersh ha anche affermato che nel 2012 è stato raggiunto un accordo segreto tra l’amministrazione Obama e i leader di Turchia, Arabia Saudita e Qatar, per imbastire un attacco con gas sarin e darne la colpa ad Assad in modo che gli Stati Uniti potessero invadere e rovesciare Assad. (…)

Zuesse sottolinea nel suo articolo su Strategic Culture,

Quando l’intervistatore ha chiesto ad Hersh perché Obama sia così ossessionato dalla sostituzione di Assad in Siria, dal momento che “il vuoto di potere che ne deriverebbe avrebbe aperto la Siria a tutti i tipi di gruppi jihadisti”; e Hersh ha risposto che non solo lui, ma lo Stato Maggiore Congiunto, “nessuno riusciva a capire perché.” Ha detto, “La nostra politica è sempre stata contro di lui [Assad]. Punto.”

Questo è stato effettivamente il caso non solo da quando il partito che Assad guida, il partito Ba’ath, è stato oggetto di un piano della CIA poi accantonato per un colpo di stato finalizzato a rovesciarlo e sostituirlo nel 1957; ma, in realtà, il primo colpo di stato della CIA era stato non solo pianificato, ma anche effettuato nel 1949 in Siria, dove rovesciò un leader democraticamente eletto, con lo scopo di consentire la costruzione di un oleodotto per il petrolio dei Saud attraverso la Siria verso il più grande mercato del petrolio, l’Europa; e la costruzione del gasdotto iniziò l’anno successivo.

Ma poi c’è stato un susseguirsi di colpi di stato siriani (innescati dall’interno anziché da potenze straniere – nel 1954, 1963, 1966, e, infine, nel 1970), che si sono conclusi con l’ascesa al potere di Hafez al-Assad durante il colpo di stato del 1970. E l’oleodotto trans-arabico a lungo pianificato dai Saud non è ancora stato costruito. La famiglia reale saudita, che possiede la più grande azienda mondiale di petrolio, l’Aramco, non vuole più aspettare. Obama è il primo presidente degli Stati Uniti ad aver seriamente tentato di svolgere il loro tanto desiderato “cambio di regime” in Siria, in modo da consentire la costruzione attraverso la Siria non solo dell’oleodotto trans-arabico dei Saud, ma anche del gasdotto Qatar- Turchia che la famiglia reale Thani (amica dei Saud), che possiede il Qatar, vuole che sia costruita lì. Gli Stati Uniti sono alleati con la famiglia Saud (e con i loro amici, le famiglie reali del Qatar, Kuwait, Emirati Arabi Uniti, Bahrain e Oman). La Russia è alleata con i leader della Siria – così come in precedenza lo era stata con Mossadegh in Iran, Arbenz in Guatemala, Allende in Cile, Hussein in Iraq, Gheddafi in Libia, e Yanukovich in Ucraina (tutti rovesciati con successo dagli Stati Uniti, ad eccezione del partito Baath in Siria).

fonte: articolo “Top Journalist Says Hillary Approved Sending Sarin to Rebels Used to Frame Assad, Start Syrian War” di  Matt Agorist – May 2, 2016

Matt Agorist è un veterano congedato con onore del Corpo degli US Marines ed ex operatore di intelligence direttamente incaricato dalla NSA. Questa precedente esperienza gli fornisce una visione unica nel mondo della corruzione del governo e dello stato di polizia americano. Agorist è stato un giornalista indipendente per oltre un decennio ed è apparso sulle reti tradizionali in tutto il mondo.[/su_panel]

 

 

 

 

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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