Attacco chimico dei ribelli ad Aleppo

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L’agenzia SANA riferisce che i militanti anti-governativi hanno effettuato un attacco chimico sparando un significativo numero di proiettili di mortaio caricati con cloro.  Sono stati colpiti i quartieri densamente popolati di al-Zahra e via del Nilo che si trovano nel distretto di Al-Khalidiyah di Aleppo.

Dopo gli attacchi, le vittime hanno subito attacchi d’asma e sono stati ricoverati in ospedale.

Al momento l’agenzia SANA riferisce che si contano 47 intossicati, tutti civili, di cui due gravi. Ma nessuna vittima finora.

I militanti dalle periferie di Aleppo battono costantemente la città, provocando vittime tra i civili.  L’attacco avviene quando la comunità internazionale continua ad interessarsi solo di una parte dei combattenti disinteressandosi invece di ciò che accade nella porzione di territorio in mano governativa, dove risiede la stragrande maggioranza delta popolazione.

In risposta, l’esercito siriano ha colpito le posizioni dei terroristi che hanno bombardato le zone residenziali di Aleppo con proiettili al cloro.

L’avvenuto bombardamento è stato confermato da fonti locali.

Dal 2012, la parte sud-orientale e settentrionale della città di Aleppo, la capitale economica pre-bellica della Siria, è stata sotto il controllo di gruppi di opposizione e islamisti. La città è passata sotto il pieno controllo delle forze governative nel dicembre 2016, dopo diversi mesi di pesanti combattimenti.

In base ad un accordo con Damasco, i rappresentanti dell’opposizione e gruppi islamisti che hanno accettato la tregua sono stati portati con le loro famiglie nella provincia di Idlib. Ma ancora alcune sigle terroristiche mantengono il controllo sulla periferia occidentale e sud-occidentale di Aleppo e parte della provincia con lo stesso nome.

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Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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