Ancora particolari sul missile siriano arrivato vicino alla centrale nucleare israeliana di Dimona

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Ci sono nuove informazioni in relazione all’attacco israeliano del 21 aprile su obiettivi nell’area di Damasco.

Si apprende che un aereo cargo tipo Boing 747 dell’ IRGC il giorno prima , il 21 aprile, aveva consegnato un carico da Teheran a Damasco.

Conseguentemente gli attacchi sulla Siria dell’IDF sono avvenuti alle ore 01:38 del 22 aprile 2021 –

Ricordo che a seguito dell’attacco aereo israeliano un missile di difesa aerea siriano un enorme missile S-200 SA-5 Gammon con  testata da 200 kg,  lanciato per l’intercettare i missili israeliani , ha perso il bersaglio ed ha colpito l’area vicino alla centrale nucleare di Dimona (Link video https://radikal.ru/video/cQ9CrqXwz5c ).

Questo missile ha una gittata di circa 300 Km , può raggiungere mach 4 e raggiunge obiettivi fino a 20.000 piedi

L’IDF sostiene che un missile siriano è esploso a mezz’aria sopra il deserto del Negev. Nessuna intercettazione è stata effettuata.

Successivamente, alle ore 02:30 – Le forze di difesa israeliane hanno attaccato la batteria di difesa aerea siriana che aveva lanciato il missile, ferendo 4 soldati siriani.

Quindi :

B747 IRGC trasporta merci da Teheran a Damasco

01:38 – IDF colpisce la Siria
01:41 – Un missile di difesa aerea siriano sparato contro aerei dell’Air Force colpisce l’area vicino a Dimona. Link video https://radikal.ru/video/cQ9CrqXwz5c
Panico della popolazione civile a Dimona, a 30 km dal reattore nucleare, (Link video https://radikal.ru/video/cQ9CrqXwz5c ).

02:30 – Le forze di difesa israeliane attaccano una batteria di dcontraereaifesa aerea siriana che ha sparato un missile, ferendo 4 soldati siriani.

Ciò che colpisce non è tanto la prontezza israeliana nel colpire subito dopo lo scarico dei rifornimento da Theeran, quanto come abbia fatto il missile siriano a percorrere più di 200 km in territorio israeliano senza essere intercettato dalla difesa israeliana.

Probabilmente se lo chiede anche il comando militare israeliano, visto che le forze di difesa israeliane hanno avviato un’indagine per determinare perché il loro sistema di difesa aerea non è riuscito a intercettare il missile.

Altri particolari:

Il missile siriano è esploso in aria, di conseguenza, un detrito è caduto nel villaggio di Ashalim, abitata da beduini,  a circa 40 chilometri dal reattore nucleare di Dimona. L’impatto non ha causato  né ferite né danni significativi.

Il radar israeliano ha rilevato che almeno uno dei missili della batteria SA -5  (meglio noti come missili S-200) si trovava su una traiettoria che lo avrebbe portato poi a finire la sua corsa senza controllo nel deserto settentrionale del Negev.  Il sistema di allerta ha attivato le sirene nell’area.

Parti dei resti dell’S200 sono state trovate vicino ad Ashalim. Qualcuno è caduto in una piscina pubblica.
Le forze di difesa israeliane hanno rifiutato di indicare quali dei suoi sistemi di difesa aerea sono stati utilizzati nel tentativo di intercettamento “.

Anche il servizio stampa dell’IDF ha rilasciato ufficialmente questa dichiarazione:

חמישי 2021/04/22 יום
י אייר התשפ”א
10:54
צה”ל: טיל הנ”מ שנורה לישראל – באוויר ולא יורט התפוצץ
אמיר בוחבוט
דובר צה”ל פרסם היום (חמישי) כי מתחקור ראשוני של אירוע שיגור הנ”מ משטח סוריה לישראל, לא בוצע יירוט של מערכות ההגנה. הטיל שנורה התפוצץ באוויר וחלקיו נפלו במרחב הנגב.

Il messaggio dice. “un razzo V-V entrato nel territorio si è autodistrutto in aria sopra il Negev. Non ci sono stati tentativi di intercettazione.”

A seguito di questi attacchi israeliani la Russia ha aumentato i sistemi di soppressione elettronica delle guide dei missili e velivoli intorno alla zona di Tartus.

A febbraio, in occasione dell’ultimo incontro formato Astana , la Russia nella persona di Alexander Lavrentyev, inviato speciale del presidente russo, ha osservato che la Russia intende porre fine all’aggressione di Tel Aviv nella RAS con mezzi diplomatici o militari. Lavrentyev ha sottolineato che queste misure sono necessarie per contrastare l’escalation della violenza in Siria e nello stesso tempo aveva espresso la speranza che “Israele ascolterà l’avvertimento”.

@vietatoparlare

 

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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