Accuse all’Iran per disastro aereo dell’International Airlines

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L’Iran ha riconosciuto che l’aereo dell’Ucraina International Airlines è stato abbattuto dall’esercito iraniano l’8 gennaio per errore. Lo afferma il rapporto dello stato maggiore delle forze armate iraniane, scrive l’agenzia IRNA:

In una dichiarazione, lo stato maggiore delle forze armate iraniane ha osservato che durante un incidente aereo avvenuto diverse ore dopo gli attacchi missilistici in connessione con una possibile risposta degli Stati Uniti agli attacchi missilistici del paese contro basi americane in Iraq, il numero di voli di aerei militari americani è aumentato significativamente mercoledì. “Questa circostanza ha portato ad una maggiore sensibilità tra le unità di difesa aerea”

“A seguito di un errore umano e per caso questo aereo è stato abbattuto, il che, sfortunatamente, ha portato alla morte di connazionali e cittadini stranieri”, ha affermato la nota.

La dichiarazione osserva che l’aereo durante il volo era nelle immediate vicinanze di una delle importanti strutture militari dell’Islamic Revolutionary Guards Corps (IRGC) e assomigliava a un oggetto nemico in forma e altitudine.

Dato che l’Iran si aspettava una selva di missili americani piombare sulle loro teste e gli aerei USA notoriamente hanno la cattiva abitudine di usare transponder civili di aerei di linea, tutto è possibile. Ma sentire che la maggior parte delle accuse sono degli USA -che in passato hanno volutamente abbattuto un aereo iraniano-, è addirittura grottesco, Inoltre la maggior parte dei passeggeri era cittadini iraniano e quindi l’Iran deve avere solo le condoglianze, altro che puntare il dito. Un po’ di pudore e dignità, non guasterebbe.

A bordo dell’aereo civile tra i morti c’erano cittadini di 7 paesi : 82 dall’Iran; dal Canada 63; dalla Svezia 10; dell’Afghanistan 4; della Germania 3, del Regno Unito 3, dell’Ucraina 11 cittadini (2 passeggeri e 9 membri dell’equipaggio).

L’Ucraina chiede scuse ufficiali all’Iran per l’errore dell’abbattimento dell’aereo che ha coinvolto suoi cittadini.

Le scuse sono state fatte e arriveranno, quelle ufficiali.

Molte comunque le domande senza risposta, come ad esempio sul perché nella notte della risposta iraniana, non sono stati bloccati a terra gli aerei civili? Dopo l’attacco iraniano delle 1.20 sarebbe stato probabile un attacco USA. Quindi situazione di reale pericolo per la navigazione aerea.

Inoltre, il comandante Hajizadeh della forza aerospaziale dell’Iran sull’abbattimento aereo afferma quanto segue:

■ A vari livelli e livelli, i sistemi di allarme anticipato hanno ricevuto avvisi di missili da crociera in arrivo.
■ L ‘ operatore dice che sono state inviate diverse richieste per la sospensione dell’accesso commerciale allo spazio aereo.
■ Tali richieste per liberare lo spazio aereo non sono state accettate .
■ L ‘ operatore ha identificato l’aereo come missile da crociera.
■ Lo stesso ha perso i mezzi di comunicazione per verificare.
■ Lo stesso ha  avuto dieci secondi prima di poter prendere una decisione.

Sono dichiarazioni attendibili o non lo sono? Per me sono dichiarazioni e come tutte vanno considerate. Con la connessione delle dichiarazioni con i fatti, le in cui sono avvenuti, con l’epoca e il luogo, possono servire per una buona valutazione che comunque non è quella sbrigativa come quella rappresentata dai media. Tali valutazioni andrebbero bene a malapena nel caso di circostanze non eccezionali.

Quindi allo stato attuale ciò che è certo è che l’abbattimento dell’aereo sia stato effettuato dalle forze iraniane ma ciò è avvenuto in momento di grande confusione in cui molti attori potrebbero aver avuto interesse di mitigare la reazione popolare (vedi qui) che aveva rinsaldato fortemente il governo iraniano ed il sentimento nazionale.
@vietatoparlare

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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