2° giorno di bombardamenti turchi contro curdi e forze governative siriane

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L’artiglieria di Ankara ha bombardato la città di Deir Djamal nella provincia settentrionale di Aleppo e le posizioni dell’esercito siriano vicino al monte Alia nella provincia nord-occidentale di Latakia. L’esercito turco ha colpito anche posizioni delle milizie popolari sostenute da curdi siriani provocando due vittime tra i combattenti.

La località di Deir Jamal è stata sotto occupazione di ISIS  fino all’8 febbraio 2016, data in cui è stata presa dalle ‘forze democratiche siriane’ (Quwwat Suriya al-Dīmuqrāṭīya comunemente meglio conosciute con le abbreviazioni ‘SDF’ o ‘QSD’ , sono  un’alleanza di curdi , arabi , assiri , armeni , e milizie turcomanne) .

Un funzionario curdo ha confermato alla Reuters che i bombardamenti turchi hanno avuto come obiettivo anche una base aerea a sud di Azaz.[su_spacer]

[su_spacer]Il bombardamento ha preso di mira la base aerea Menagh e il vicino villaggio di Maranaz, dove “ci sono stati feriti diversi civili”, ha detto il giornalista locale Barzan Iso. Egli ha aggiunto che le forze kurde e i loro alleati nelle “forze democratiche siriane” avevano preso la base giovedì scorso.

Precedentemente la base era controllata da agosto 2013 dal gruppo di ribelli islamici Ahrar al-Sham. Il giornalista ha detto che i combattenti di questo gruppo sono supportati dai terroristi di Al-Qaeda e da gruppi estremisti di origine turca.[su_spacer]

[su_spacer]Il partito di curdi siriani (PYD) ha respinto le richieste di domenica della Turchia di ritirare i suoi combattenti e membri dei gruppi alleati dalle loro posizioni, vicino al confine con la Turchia, che sabato hanno subito il bombardamento delle loro posizioni da parte dell’artiglieria turca. (Reuters)

Sempre domenica, la Francia, ha chiesto “l’immediata cessazione dei bombardamenti” in Siria da parte della Turchia nelle aree curde e da Damasco e dei suoi alleati nel paese, secondo un comunicato del ministero degli Esteri ( AP )
Esprimendo “la sua preoccupazione per il continuo deterioramento della situazione nella regione di Aleppo e nel nord della Siria,” la Francia “chiede l’immediata cessazione dei bombardamenti, quelli del regime e dei suoi alleati tutto il paese, e quelli della Turchia nelle zone curde “. Ed ha aggiunto: “la priorità assoluta è l’attuazione della dichiarazione di Monaco e la risoluzione 2254 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, come la lotta contro Daesh“. Damasco ha condannato gli attacchi turchi sul nord della Siria ed ha invitato le Nazioni Unite a prendere posizione.[su_spacer]

[su_spacer]I movimenti degli eserciti in questo momento sono molto preoccupanti, il rischio di uno scontro generalizzato è molto alto:

  • Sabato la Turchia ha confermato di aver aperto il fuoco contro le posizioni dell’esercito siriano regolarein provincia di Aleppo .
  • Sempre sabato sono arrivati 10  aerei sauditi F-15 (o Eurofighter) presso la base turca di Incirlik.
  • I  turchi hanno trasferito sul confine siriano le loro batterie di artiglieria Τ-155 che erano posizionate prima nella Tracia orientale (confine con la Grecia).
  • La Russia si appresta ad inviare 10.000 paracadutisti veterani della guerra in Cecenia. Si tratta del 56 ° Reggimento con sede a Kamyshin e del 7 ° Reggimento con sede  aérotrasportabile con sede a Νοvorossiysk.

Gli Stati Uniti hanno chiesto a  Erdogan di fermare immediatamente gli attacchi contro Assad ei curdi.

(dati tratti dall’agenzia russa RIA Novosti e da Reuters).
Vietato Parlare

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[su_spacer]Presunto video di un bombardamento turco contro postazioni curde trasmesso anche da RT.

https://www.youtube.com/watch?v=MU7BnKfI9AM

 

 

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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