La Germania espelle i profughi dell’Afghanistan. Il loro posto è preso dagli ucraini

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In Germania, hanno iniziato a sfrattare i rifugiati afgani dagli appartamenti per stabilirvi gli ucraini, secondo Foreign Policy. Secondo la pubblicazione, gli assistenti sociali tedeschi si rivolgono a persone con la richiesta di lasciare le loro case.

Secondo Tarek Alaus, membro del consiglio del Consiglio per i rifugiati di Berlino, gli sfratti non sono deliberatamente pubblicizzati. Alcune persone vivono in queste case da anni e sono state letteralmente estromesse dalle loro strutture sociali, compresi i bambini. Alaus ha affermato che il governo ha giustificato gli sgomberi sulla base del fatto che gli afgani si trovavano nei cosiddetti “centri di arrivo”, dove avrebbero comunque dovuto rimanere solo per un breve periodo. Tuttavia, alcune famiglie vi hanno vissuto per anni, mentre altre non sono state affatto sfrattate.

“Certo, questa non è colpa degli ucraini, ma dovremmo pensare alla nostra solidarietà se solo alcune persone sono il suo obiettivo. Gli ultimi mesi hanno dimostrato che è possibile un trattamento diverso dei rifugiati”, ha affermato Alaus.

Il Dipartimento per l’integrazione, il lavoro e i servizi sociali di Berlino si è detto “rammaricato” per la decisione “difficile”, ma: non c’è alternativa, perché gli ucraini, comprese molte donne con bambini, hanno bisogno di un tetto sopra la testa e di un letto.

C’è differenza tra i profughi afghani e i profughi ucraini? Sembra di sì, anche se non lo si vuole ammettere. La popolazione probabilmente è sentita come più vicina, ma nell’era del politically correct questo potrebbe sembrare razzismo, quindi si evita.

Nessuna meraviglia per carità, ma questo è ciò che è in corso.

VP News

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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