Berlino: ‘irresponsabile’ se la manifestazione è contro il lockdown prolungato, ammessa se antirazzista

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Oltre che in Germania, anche qui in Italia, la manifestazione contro le mascherine intitolata “Giorno della libertà – Fine del lockdown” è stata liquidata come insignificante (‘folkloristica’ dice Repubblica), fatta da pochi irresponsabili e populisti di destra ed anche nazisti. Tuttavia, basta visionare i filmati diffusi in rete per rendersi conto che la descrizione fornita dai filmati non corrisponde alla narrativa ufficiale: la gente non sembra affatto composta da naziskin – tra l’altro gli organizzatori che hanno inteso organizzare un evento trasversale alla politica, avevano decisamente respinto la richiesta di partecipazione a 7 gruppi neo-nazisti – o da populisti di destra. Piuttosto nei video si vedono bandiere arcobaleno e comunque il corteo sembra composto da gente di varia estrazione sociale e riferimento politico.

Quindi perchè bollare come ‘negazionista’ una manifestazione che pone delle questioni politiche precise? E perchè si insiste sul fatto che i partecipanti alla manifestazione non hanno rispettato il distanziamento sociale, quando il mese prima in tutta la Germania sono avvenute analoghe manifestazioni  pro-Floyd?
L’impressione di una informazione ‘ufficiale’ fortemente orientata ed indirizzata appare abbastanza chiaramente (vedi anche qui ZDF).

La manifestazione anti lockdown evidentemente pone un problema  essenzialmente politico: i governi devono prendere sul serio tutti i diritti e non solo quello sanitario.

Ecco come il giornale tedesco ‘TAZ‘ ipotizza le motivazioni dei manifestanti di Berlino contro le misure del governo tedesco contro il coronavirus:

[su_quote style=”flat-light”][Cosa vogliono i manifestanti?]  Prendere il potere in Germania? Divertirsi e ballare con i propri amici in senza protezione della bocca? Ciò non è chiaro.

Il fatto che la mobilitazione su un argomento, ma in gran parte senza un’idea concreta o una ideologia, è probabilmente il motivo per cui alla fine c’erano così tanti manifestanti. [Il loro coagulante] più che una sana sfiducia nei confronti dello stato o una frustrazione per un pagamento delle tasse è Essere infastiditi dalla protezione della bocca e del naso.

In ogni caso, è diventato impossibile classificare la protesta – come gran parte del dibattito su come trattare il Coronavirus – in uno schema di destra-sinistra. Le preoccupazioni a volte deliranti dei manifestanti devono ora essere affrontate seriamente e coerentemente.

Con possibili ulteriori proteste di questo tipo, non deve succedere di nuovo che il disprezzo celebrato con gioia per ile restrizioni del Coronavirus sia tollerato dalla polizia per così tanto tempo.[/su_quote]

Ed ecco come ha presentato il giornale BZ Berlin la manifestazione:

[su_quote style=”flat-light”] Più di 20.000 persone hanno preso parte alla protesta contro le regole imposte per il Coonavirus sabato a Berlino. [La folla era composta da] ideologi della cospirazione, esoteristi della destra, oppositori della vaccinazione ed estremisti della destra tutti riuniti in una manifestazione. [/su_quote]

(ecco alcune foto della manifestazione fine del lockdown))

Ed ecco – sempre la stessa manifestazione – come viene descritta dal Welt

[su_quote style=”flat-light”] (…) è stato uno spettacolo bizzarro durante il fine settimana a Berlino. Mentre l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha avvertito che la pandemia del coronavirus continuerà “per molto tempo”, poiché le nuove infezioni in tutto il mondo hanno raggiunto livelli record, la Catalogna ha rafforzato le sue misure e il Belgio sta affrontando il secondo blocco, mentre anche qui, dopo settimane di rilassamento, i numeri stanno di nuovo aumentando e anche Donald Trump ora indossa una mascherina,  migliaia di persone provenienti da tutta la Germania hanno attraversato il centro della capitale senza maschera e senza tenersi a distanza per proclamare la “fine della pandemia”.

Rispetto agli annunci degli organizzatori, che si aspettavano che il numero dei partecipanti fosse fino a mezzo milione, la manifestazione contava solo 20.000 manifestanti relativamente gestibili. Ma erano determinati a non seguire alcuna regola, nemmeno quelle a cui gli organizzatori si erano impegnati di rispettare.[/su_quote]

“Idioti dalla condotta illecita ed irresponsabile”

Saskia Esken, copresidente del co-governo socialdemocratico (SPD), ha chiamato su twitter i manifestanti “idioti che causeranno la seconda ondata [di virus] a Berlino” che non osservano le regole di distanziamento e non indossano le mascherine.
Altrettanto aspro è il giudizio del ministro dell’economia tedesco Peter Altmaier che ha recentemente chiesto sanzioni più severe per le violazioni delle restrizioni imposte per il coronavirus e ha definito  chi contravviene come autore di una “condotta illecita irresponsabile“.

La polizia ordina lo scioglimento della manifestazione

Morale della favola, a Berlino ad un certo punto la polizia è salita sul palco ed ha ordinato di sciogliere la manifestazione . Probabilmente servivano un po’ di poliziotti contusi ed manifestanti arrestati per essere descritti oltre che irresponsabili anche come violenti.

Evidentemente questo è il tipo di informazione ‘professionale’ perchè ‘obiettiva’ alla quale dovete credere e non alle fake news. Però se notate nei tre media tedeschi citati tutto si fà fuorché descrivere esattamente gli eventi.  E’ interessante notare che si descrive aprioristicamente come “uno spettacolo bizzarro” una manifestazione del genere e non – per esempio – un gay pride, oppure  la manifestazione antirazzista dei Black Live Matter avvenuta a giugno in tutta la Germania.

In quell’occasione le piazze erano state altrettanto gremite e i partecipanti non avevano osservato distanziamento, né avevano indossato le mascherine, ma senza nessun problema. Eccone di seguito una foto (e qui altre foto delle manifestazioni Black Live Matter  a Francoforte, Colonia...).

La manifestazione di Berlino organizzata a giugno ‘pro Floyd’ dal movimento BLM, aveva disatteso ugualmente le regole del distanziamento sociale e delle mascherine, ma la differenza è che non ha disturbato il ‘manovratore’. 

Riassumiamo:

(1) 11 giugno 2020-migliaia di persone BLM protestano in massa a Berlino (e altrove in Germania): nessun problema, i media tedeschi e i leader governativi plaudono e si compiacciono.

(2) 1 agosto 2020-migliaia di persone si riuniscono per marciare contro il totalitarismo terapeutico che fa leva sul coronavirus: la polizia tedesca denuncia gli organizzatori e cerca di sciogliere la marcia. I media e i leader governativi chiamano i manifestanti  ′′ idioti ′′ e ′′ teorici della cospirazione fascista.”
Manifestazione BLM a Berlino ad Alexander Platz
Manifestazione BLM a Berlino ad Alexander Platz

Allora, basta poco per rendersi conto che di ‘bizzarro’ c’è solo una cosa: l’informazione.

Ma come nel caso di Palamara vige un ordine  senza appello: “Vuolsi così colà dove si puote / ciò che si vuole, e più non dimandare” (come faceva dire Dante a Virgilio nell’Inferno.

Questo è quindi il trattamento dell’informazione ‘seria’ nei confronti di una manifestazione che ha registrato la partecipazione di migliaia di persone. Per i media mainstream i manifestanti erano tutti ignoranti, pericolosi, complottisti, negazionisti, no vax, nazisti. Mentre chi tace ed indossa la mascherina, è responsabile, intelligente, colto, dotato di senso civico ed altruista.

Se teniamo conto che la Germania ha registrato in tutto circa 9.148 morti attribuiti al covid-19, forse nel mese di agosto qualche cittadino potrebbe ragionevolmente chiedere la limitazione delle restrizioni senza essere tacciato per irresponsabile e nazista?

patrizioricci by @vietatoparlare

 

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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