Un nuovo Risorgimento e nuovi garibaldini in Italia?

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Asor Rosa  sul Manifesto discuisisce  sulla necessità di un  colpo di Stato giustificato dalla situazione attuale.

Giuliano Ferrara, a Radio Londra, in due puntate consecutive, riprende e dà visibilità al fatto che non è isolato, ma riporta il clima attuale:

Articoli dedicati all’argomento sul Foglio, qui e ancora qui.

Video : dalla puntata di giovedì 14 aprile di “Qui RadioLondra”
Radio Londra – 14 aprile
Tecnica di un colpo di stato
La puntata di mercoledì 13 aprile di “Qui Radio Londr
Video : dalla puntata di giovedì 15 aprile di “Qui Radio Londra”
Radio Londra – 15 aprile

Il golpe e’ in quell’aria su cui soffia anche Repubblica

Un allarme esagerato? Non proprio. Abbiamo ampi spazi del potere , di persone che contano, che se non nel metodo sicuramente ne condividono il giudizio e le motivazioni. Non è la prima volta che si sventolano bandiere italiane e si ostentano copie della Costituzione   a significare che sia la bandiera che la Costituzione oggi è attentata, tradisa, irrisa , e vilipesa , In imili circostanze , allora non sarebbe un gesto legittimo anche favorire in ogni modo un evento che si ritiene “condicio sine qua non” per un ritorno della democrazia nel paese?

Il clima è quello , basterebbe che apparisse tutto legale.  E nessuno si accorgerebbe di nulla.
Ma non sarebbe un colpo di stato come ce lo immaginiamo , con carri armati etc. , basterebbe che tutto fosse legale e inevitabile, come l’aborto.
Il fatto che la nostra felicità sia un diritto che deve dare lo Stato, è il contenuto e la differenza che contraddistingue una parte dall’altra del nostro paese. Mentre ci si ostina a non costruire  e incoraggiare , sostenere e valorizzare ,  ciò che già c’è.

Dalla parte che la felicità non derivi dalle circostanze lo vivono solo i cattolici. Ma la politica non vive di questa concezione, altrimenti mai ci saremmo uniti nella guerra alla Libia, dove le rivendicazioni non sono economiche , ma ideologiche. Non di una democrazia , non avendone la cultura e la tradizione, ma l’imporre una visione ad un’latra , una visione per risolvere l’esistenza umana.

Il fatto di ostinarsi a ripartire da quello che già c’è come possibilità di costruzione al posto di seguire il desiderio irrefrenabile di abbattere “il nemico”, è arrivato oggi a situazioni paradossali.

L’appoggio dato alle “insurrezioni” in Africa è anche in chiave interna , tant’è vero che NAPOLITANO ha detto che per quei popoli, quei fatti rappresentano il loro Risorgimento.

Quindi perchè non provarci anche qui?
In fondo la nostra democrazia è ormai con i piedi d’argilla, il popolo non ha più desiderio, e questa è la sola garanzia di ogni vera democrazia.
Ora invece rimane solo l’impalcatura , ma la gente non si rapporta più in modo democratico, è smarrita e non sà perchè vive. Non ama più la realtà.
Perciò i poteri sono sempre più forti e i politicanti di mestiere e quelli che si prendono pericolosamente carico del bene del paese sono sempre più decisied agguerriti.

Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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