Massoneria nella Chiesa Cattolica: analisi e riflessioni su ‘massoneria vaticana’

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I n Italia, un pensiero massonico, non cattolico, sta guadagnando sempre più terreno, mostrando una forte affinità con l’ecologismo e le priorità dell’Agenda 2030. Sembra che, attraverso questa corrente di pensiero, la Chiesa stia diventando una facilitatrice di una visione del mondo che si pone in netto contrasto con la sua dottrina e tradizione.

Questo pensiero diventa sempre più comune, aiutato dai soliti strumenti di assimilazione di massa, ovvero tramite la pubblicità, le mode diffuse apparentemente in modo innocuo, una falsa interpretazione del progresso, un’educazione ideologica mirata a diffondere una certa lettura della storia che si pretende sia l’unica libera e amorevole. Ed anche nella chiesa, direi, qualche problema c’è.

Ad esempio, per caso, ho sentito la recensione di questo libro, “Massoneria vaticana” che è un racconto in prima persona dell’indagine affidata da papa Paolo VI all’arcivescovo Édouard Gagnon, che si concluse nel 1978. Il suo autore nel canale Fede e Cultura, ha offerto una testimonianza impressionante e diretta della sovversione all’interno della Chiesa, affrontando questioni come l’assassinio di Papa Giovanni Paolo I, un complotto internazionale per destabilizzare la stabilità finanziaria del Vaticano, e il sabotaggio della liturgia cattolica. Ma soprattutto viene indicato come la massoneria si è diffusa nella chiesa cattolica, soprattutto durante l’incarico del card. Baggio nel nominare i vescovi per più di un decennio. Ovviamente le conseguenze innescate da quei fatti si sono moltiplicate, specialmente con il pontificato di papa Francesco.

Il quadro è fosco. Ma stranamente nel sentire questo intervento ho sentito la mia fede rafforzata. Perché la chiarezza anche se presenta problematicità apre ad un compito , nella sicurezza della vittoria di Cristo.

Ascoltando gli intervenuti, ho capito che c’è qualcosa di peggiore di una situazione corrotta: è la mancanza di giudizio. Se c’è la mancanza di giudizio, non c’è un punto per ricominciare. E il giudizio ci viene sempre offerto, è immanente nella realtà di chi fa tutte le cose. È per questo che tramite la coscienza dell’uomo questo si manifesta. Ed il livello più alto della ragione è accorgersi del ‘Tu’, di quell’Altro che governa l’Universo e si è misteriosamente immischiato nella vita degli uomini.

Il giudizio però per essere vero va coltivato finché non entra in sintonia armonica con il reale il suo significato è in Cristo. Sentore questa questa vibrazione è in parte Grazia di Dio ma in parte è abbracciare una responsabilità personale, che è un lavoro per accrescere la propria consapevolezza fino a che ci è dato da vivere.

Unità nella chiesa non è fare finta di niente o dire che “tornerà tutto come prima”  come per magia . È invece essere consapevoli che si è chiamati a maggiore fedeltà e che per farlo devi metterti in gioco senza riserve.

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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