SIRIA – Le vecchie formazioni dei ‘ribelli siriani’ sono ora la ‘legione straniera’ dell’esercito turco

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Erdogan per Draghi è un dittatore e evidentemente se l’ha detto sapeva che Washington era d’accordo, non per nulla poco dopo Biden ha detto che la Turchia è colpevole del genocidio degli armeni. Tuttavia, Erdogan sarà pure un ‘dittatore’ in certi giorni, ma  è comunque la punta d’ariete di Washington per portare la democrazia in Siria.

C’è una logica in tutto questo? Ovviamente non c’è, ma occorre mascherare l’arbitrarietà con il bel vestito del rispetto dei diritti umani, sempre, Se ci si muove, ci si muove per il bene, sempre. Ed è sotto questa bandiera che alcuni combattono le proprie guerre di conquista.

Ecco un esempio di questo ‘modus operandi’: ci si trova in Siria , ovvero nella Siria occupata con il placet occidentale.  Foto e video recenti, mostrano forze appartenenti ai gruppi armati filo-turchi Liwa Omar al-Farouq, Liwa Baba Amr, Liwa al-Ghab, Jaysh al-Muwali 919 e Liwa al-Salam. Si tratta di vari gruppi armati presenti in Siria , formatisi per combattere contro il legittimo governo della Siria .

Queste forze sono inquadrate nel cosiddetto “Esercito nazionale siriano” (SNA).  Molti dei gruppi appartenetti allo SNA sono stati addestrati ed equipaggiati dagli Stati Uniti e dalla Turchia come parte del programma siriano di addestramento e equipaggiamento per rovesciare Assad.

Come si vede in un recente filmato che mostro qui di seguito, l’esercito nazionale siriano è del tutto embedded all’esercito turco. Nel filmato Hamza è in rassegna nella località di Afrin,  nelle zone detenute nell’ovest della Siria. L’occasione è stata la visita del comandante Saif Abu Bakr “per rivedere le sue forze rimanenti dopo che Abdullah Halawa e molti dei suoi uomini hanno lasciato i ranghi della divisione Hamza. Gli attivisti sono stati raccolti in un campo fuori dal villaggio di Furayriyah, a sud-ovest di Afrin”.

Sulle divise dei miliziani – ormai simili ad un esercito regolare – si vedono chiaramente gli scudetti. Su un braccio i miliziani si fregiano della vecchia bandiera dei ribelli siriani’ (FSA) e sull’altro braccio della bandiera turca.

Queste immagini dovrebbero essere sufficienti per far capire anche ai più recalcitranti di cosa si parla quando si parla di ‘ribelli siriani ” e chi sono i mandanti. E’ da notare che queste formazioni sono privilegiate rispetto a tutta la popolazione siriana che vive, per la maggior parte, in zona governativa.

Le formazioni illegali che insistono in Siria abbiano ogni facilitazione da parte della comunità internazionale. Mentre al popolo siriano ed ai suoi rappresentanti, è negata ogni libertà, come anche la possibilità di autodeterminarsi e l’opportunità di riscostruire il paese.

Accade così che la Siria, uno stato riconosciuto dalle Nazioni Unite, sia continuamente assediato ed occupato a nord dagli Stati Uniti  e a nord-ovest  dalla Turchia.

In particolare, Ankara con le proprie milizie ‘ogni stagione’ ha di fatto inglobato un pezzo di Siria, mentre i nemici della Siria preparano nuove forme di discredito, sanzioni e continuano a destabilizzare il paese.

Queste formazioni operano in un regime di assoluta illegalità e contro il diritto internazionale ma godono del supporto internazionale .

Quindi sì la paternità di queste milizie ma reclusa una soluzione siriana per la Siria.

E’ interessante che  tra i gruppi appartenenti allo SNA, troviamo gruppi armati che si sono distinti per i crimini commessi in Siria, come le Brigate Farouq.

In proposito,  Long War Journal nel 2012 segnalava un video di propaganda jihadista, prodotto dall’allora ‘Saraqeb Media Office’. Nel filmato intitolato “Mujahideen turchi che stanno conducendo la Jihad in Siria”, veniva mostrato per la prima volta il gruppo che si “brigata Omar Farouq in Siria”. Nel video si esortavano i musulmani a unirsi alla jihad contro l’esercito del presidente assediato Bashir al Assad. Log War Journal spiEgava come il gruppo prende il nome da comandante appartenente al gruppo terroristico al Qaeda, ucciso in Iraq nel 2006.

Secondo altre fonti la denominazione di questo gruppo ha origini differenti. Non differisce però la caratterizzazione radicale, ben lontana dal governo laico e tollerante di Assad, contro il quale l’occidente si continua ad accanire.

@vietatoparlare

 

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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