Ungheria: Orban vieta ai clochard di dormire per le strade – Ma ci sono due diverse letture

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Budapest è al 9 posto al mondo per numero dei senza tetto. Prima, nell’ordine troviamo Buenos Aires  (Argentina), Mumbai (India), Jakarta (Indonesia), Città del Messico (Messico), Mosca (Russia) Los Angeles (Stati Uniti d’America), New York City (Stati Uniti d’America) , ed infine al primo posto nella peggiore situazione, con i suoi 22 milioni di senza tetto che vivono nelle baraccopoli , c’è Manila (Filippine).

In Europa la situazione più grave è in Ungheria. Nella sola Budapest ci sono circa 10.000 senzatetto. Pertanto, esiste una certa situazione reale per cui il Governo Ungherese ha approvato una legge che  – secondo alcuni punti di vista – ‘criminalizza’ i senzatetto. In ogni caso sarebbe non realistico non vedere che la stessa cerca di risolvere un problema e costringere ad un cambiamento. Il discrimine in questo caso, saranno i provvedimenti adottati o meno dal governo ungherese ‘a latere’, ovvero se la legge sarà applicata in modo che i senza tetto saranno repressi come mettendo la polvere sotto il tappeto – o come sembra stia accadendo – sarà trovata loro una sistemazione dignitosa che dovranno obbligatoriamente accettare.

In definitiva la si può dire così: a Budapest è proibito vivere per strada, in una delle zone più belle del patrimonio mondiale dell’UNESCO. La legge punisce chi non vuole soggiornare nei rifugi creati dal governo. Attualmente 6.000 senzatetto vivono nei rifugi.

Budapest

Dei 4.000 che rimangono senza un riparo, per ora nessun clochard è stato arrestato e sembra non lo sarà finché non ci sarà ricovero per tutti o finché tutti non siano stati abbondantemente avvisati della legge e di come  comportarsi.

Il quotidiano ungherese ‘168^ora riferisce che questo particolare è stato confermato da Natalie Kiss, volontaria dell’Associazione Utcajogász, che ha dichiarato ad ATV Start che l’associazione si è comunque occupata “di informare i senzatetto prima dell’entrata in vigore della legge, di cosa aspettarsi e quale aiuto avrebbero potuto chiedere”.

Il governo ha assicurato che in tutta l’Ungheria sono già disponibili fino a 19.000 ricoveri e che altri 1500 sono in arrivo. Alcuni fonti però contestano i dati forniti dal governo stimando che gli alloggi messi a disposizioni sono solo 9.500. Mentre i senza tetto – secondo alcune fonti – sarebbero da 15.000 a 30.000.

Comunque, per ora nella capitale è stato arrestato solo chi – pur essendoci disponibilità nei rifugi per senza tetto – ha rifiutato di andare al rifugio, ma piuttosto ha preteso di dormire in Elizabeth Park. Sembra comunque che anche in questo caso, coloro che sono stati trattenuti , siano stati poi rilasciati in giornata. Il motivo più comune  per cui molti non vogliono andare nei dormitori  sembra sia il timore di trovarsi in mezzo ai frequenti conflitti, risse e furti che avvengono tra i clochard.

volontari di Ong in aiuto ai senza tetto

Credo che quella ungherese sui senza tetto sia una legge fatta male perché non si può criminalizzare una condizione di vita quando vi ci si trova per traversie personali. Però è anche vero che – nello stesso tempo – vale il principio che la libertà di molti deve rispettare anche la libertà della collettività. E occupare per esempio le stazioni o le piazze principali delle città d’arte dopo una certa ora, è un problema da affrontare realisticamente.
 
In questo senso, un approccio solo ‘buonista’ che ha dentro di sé pregiudizi, non è adeguato al problema . Allo stesso modo, non è adeguata la criminalizzazione della povertà. La domanda però è: ma è proprio questo che sta accadendo in Ungheria?

Perché i giornali ungheresi dicono che finora nessun clochard è stato condannato a farsi i 30gg di reclusione previsti. Ed allo stesso tempo ho testimonianze di chi è stato recentemente nella capitale ungherese , che mi rappresenta una situazione senza controllo.

I giornali ungheresi riferiscono che per ora la polizia ha tenuto un approccio ‘soft’ e finora generalmente ha solo avvisato. Ma si è già mobilitato l’ONU nella persona di Leilani Farha, rappresentante speciale per il diritto alla casa del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite( vedi qui https://www.ohchr.org/…/Issues/Housing/OL_HUN_4_2018.pdf ). Da parte sua, il Consiglio dei ministri ungherese non ha accettato il parere dell’inviato speciale e il 15 ottobre la legge per i senzatetto è entrata ugualmente in vigore.
In risposta , sono in atto iniziative per portare la legge alla corte di Strasburgo e ad altri forum internazionali.

In ogni caso non si può giudicare questa particolare circostanza senza ravvisare che di fondo esiste una inimicizia generalizzata in Sede europea contro l’Ungheria, che certo non gioverà alla soluzione del problema.

Vietato Parlare

Foto: Youtube, 24.hu, Budaorsi info

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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