L’ambasciata USA a Baghdad dirige le operazioni del SIIL (ISIS)

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Propongo l'articolo che segue. Per chi è lontano da queste vicende, sembra inverosimile. Ma non lo è. Si potrebbe dire ''gli iraniani sono inattendibili , sono chiaramente anti-statunitensi…''. Sì è vero (ma la storia indica nei comportamenti tra i due paesi certo delle responsabilità precise…), tuttavia osservando ciò che succede vediamo che gli atti compiuti dagli USA rispecchiano questo articolo ed i moventi descritti : sono i moventi ciò che mi interessa; essi si esplicano in 1000 modi e certo non sono stati lasciati dagli USA nel campo delle inoffensive intenzioni … e se il ladro non è entrato dalla porta è entrato dalla finestra. Tanto vedo, tanto sento, tanti sono gli atti compiuti nell'ombra che è sufficiente a farmi dire 'forse': i fatti descritti nell'articolo rispecchiano la politica in corso e non diminuirebbero o aumentarebbero la responsabilità e la posizione statunitense ma aumenterebbe solo la lista dei punti che elenco qui di seguito a tre (invece di due)-. La verità è sempre in mezzo… ma due esempi provenienti da altre fonti vanno nella stessa direzione ed è difficile non aguzzare gli occhi:

1) gli USA addestreranno in Turchia terroristi 'moderati' per portare morte e scompiglio in Siria (Androkronos)

 2) Gli aerei della coalizione distruggono le infrastrutture in Siria senza colpire i terroristi dell’ISIS- http://go.shr.lc/1xMFdSE

 vietatoparlare.it

 

1) gli USA addestreranno in Turchia  terroristi 'moderati' per portare morte e scompiglio in Siria (Androkronos)

2) Gli aerei della coalizione distruggono le infrastrutture in Siria senza colpire i terroristi dell’ISIS- http://go.shr.lc/1xMFdSE

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Il comandante delle Forze Basij (volontarie) dell’Iran, Generale di Brigata Mohammad Reza Naqdi, ha detto che l’ambasciata USA a Baghdad è il centro di comando dei terroristi taqfiri dello Stato Islamico dell’Iraq e Levante (ISIL). “Gli Stati Uniti appoggiano direttamente il SIIL in Iraq e gli aerei statunitensi lanciano aiuti e armi al SIIL in Iraq…“, ha detto il Generale Naqdi rivolgendosi ad un gruppo di forze Basij a Teheran. Ha aggiunto che le forze irachene hanno anche recuperato alcuni degli aiuti lanciati dagli aerei degli Stati Uniti ai terroristi del SIIL.

La scorsa settimana, la Commissione per la sicurezza e la difesa parlamentare irachena ha rivelato che un aereo statunitense ha rifornito l’organizzazione terroristica SIIL di armi e munizioni nella provincia di Salahuddin. Il deputato Majid al-Gharawi ha dichiarato che informazioni disponibili sottolineano che aerei statunitensi riforniscono l’organizzazione SIIL non solo nella provincia di Salahuddin ma anche in altre province, segnala Iraq Tradelink. Ha aggiunto che Stati Uniti e coalizione internazionale “non combattono seriamente l’organizzazione SIIL, poiché hanno il potere tecnologico per rilevare la presenza degli uomini del SIIL e distruggerli in un mese“. Gharawi ha aggiunto che “gli Stati Uniti cercano di prolungare la guerra contro il SIIL per avere garanzie dal governo iracheno sul possesso di basi nelle province di Mosul e Anbar“. La Commissione sicurezza ha anche rivelato che a Salahuddin “aerei sconosciuti hanno lanciato armi e munizioni agli elementi armati del SIIL a sudest della città di Tiqrit“.

A fine dicembre, un parlamentare iracheno ha sollevato dubbi sulla serietà della coalizione anti-SIIL guidata dagli Stati Uniti, e ha detto che il gruppo terrorista riceve ancora aiuti da velivoli non identificati. “La coalizione internazionale non è seria negli attacchi aerei ai terroristi del SIIL e cerca anche di evitare lo scontro delle forze popolari Basij (volontari) con i taqfiri, in modo che il problema del SIIL rimanga irrisolto nel prossimo futuro“, ha detto Nahlah al-Hababi a FNA. “I terroristi del SIIL continuano a ricevere aiuti da aerei non identificati in Iraq e Siria“, ha aggiunto.

Hababi ha detto che attacchi aerei precisi della coalizione vengono lanciati solo in quelle aree in cui sono presenti le forze peshmerga curde, mentre gli attacchi aerei in altre regioni non sono così precisi. A fine dicembre, la coalizione degli Stati Uniti ha lanciato aiuti ai militanti taqfiri in una zona a nord di Baghdad. Fonti sul campo in Iraq hanno detto ad al-Manar che gli aerei della coalizione internazionale lanciavano aiuti ai terroristi a Balad, nella provincia di Salahuddin, a nord di Baghdad. Ad ottobre, un comandante iraniano ha accusato gli Stati Uniti di rifornire il SIIL, aggiungendo che gli Stati Uniti mentono quando sostengono che le armi furono erroneamente paracadutate al SIIL. “Gli Stati Uniti e la cosiddetta coalizione anti-SIIL hanno lanciato una campagna contro tale gruppo terrorista e criminale, mentre lo riforniscono di armi, cibo e medicine nella regione di Jalawla (una città nel governatorato di Diyala, Iraq). Ciò mostra esplicitamente la falsità delle pretese della coalizione e statunitensi“, ha detto il Vicecapo di Stato Maggiore delle Forze Armate iraniane, Generale di Brigata Massoud Jazayeri.

Gli Stati Uniti hanno affermato di aver paracadutato armi e medicine ai combattenti curdi che affrontano il SIIL a Qubani, vicino al confine con la Turchia, nel nord della Siria. Il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha detto di aver paracadutato 28 carichi di armi e rifornimenti, ma uno di essi non era finito nelle mani dei combattenti curdi. Dai video è poi emerso che alcune armi che gli Stati Uniti avevano paracadutato erano finite nelle mani dei militanti del SIIL. Il comandante iraniano insiste sul fatto che gli Stati Uniti avevano l’intelligence sulla presenza del SIIL nella regione e che le dichiarazioni di avergli erroneamente paracadutato armi sono improbabili quanto false.

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Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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