La Costituzione ungherese, basta leggerne l’inizio per capire….

Date:

Santo_Stefano_di_Ungheria11 agosto 2013 alle ore 14.44

….. come mai ha fatto andare su tutte le furie gli Eurocrati, che erano riusciti a tenere fuori ogni menzione della comune storia cristiana del continente dal Trattato di Lisbona (che una riscrittura quasi identica alla Costituzione europea, bocciata nei referendum dai francesi e dagli olandesi):

LA LEGGE FONDAMENTALE DI UNGHERIA

(25 aprile 2011)

Dio benedica gli ungheresi

 PROFESSIONE NAZIONALE

Noi, membri della Nazione ungherese, all’inizio del nuovomillennio, con senso di responsabilità per ogni ungherese, proclamiamo quantosegue:

Siamo orgogliosi che il nostro re Santo Stefano abbiacostruito lo Stato ungherese su solide basi e lo abbia reso parte dell’Europacristiana mille anni fa.

Siamo orgogliosi dei nostri antenati che hanno combattutoper la sopravvivenza, la libertà e l’indipendenza del nostro paese.

Siamo orgogliosi delle eccezionali conquiste intellettualidel popolo ungherese.

Siamo orgogliosi che la nostra gente nel corso dei secoli ha difeso l’Europa in una serie di lotte e ha arricchito l’Europa con i suoi talenti e la sua diligenza.

Riconosciamo il ruolo del cristianesimo nel aver preservato la nazione. Apprezziamole varie tradizioni religiose del nostro paese.

Promettiamo di preservare l’unità intellettuale e spiritualedella nostra nazione lacerata nelle tempeste del secolo scorso. Le nazionalità che vivonocon noi fanno parte della Comunità politica ungherese e sono parti costitutivedello Stato.

Ci impegniamo a promuovere e a salvaguardare il nostropatrimonio, la nostra lingua, così diversa da tutte le altre, la cultura ungherese,le lingue e le culture delle nazionalità che vivono in Ungheria, insieme a tutto il patrimonio antropico e naturale delbacino dei Carpazi.

Noi ci riconosciamo responsabili nei confronti dei nostridiscendenti, quindi proteggeremo le condizioni di vita delle generazioni futurefacendo un uso prudente delle nostre risorse materiali, intellettuali enaturali.

Noi crediamo che la nostra cultura nazionale sia un riccocontributo alla diversità dell’Unione europea.

Rispettiamo la libertà e la cultura di altri popoli, e ciimpegneremo a collaborare con ogni nazione del mondo.

Noi riteniamo che l’esistenza umana sia basata sulla dignitàumana.

Noi riteniamo che la libertà individuale non possa esserecompleta se non in collaborazione con gli altri.

Noi riteniamo che la famiglia e la nazione costituiscano lastruttura principale della nostra convivenza, e che i nostri valori di coesionefondamentali siano la fedeltà, la fede e l’amore.

Noi riteniamo che la forza della comunità e l’onore diciascuno sono basati sul lavoro, una conquista della mente umana.

Noi riteniamo che abbiamo un dovere generale di aiutare ipiù deboli e i più poveri.

Noi riteniamo che l’obiettivo comune dei cittadini e delloStato sia quello di raggiungere la misura più alta possibile di benessere,sicurezza, ordine, giustizia e libertà.

Noi riteniamo che la democrazia sia possibile solo se loStato serve i suoi cittadini e amministra i propri affari in modo equo, senzapregiudizi o abusi.

Onoriamo le conquiste della nostra costituzione storica eonoriamo la Santa Corona,che incarna la continuità costituzionale della sovranità dell’Ungheria el’unità della nazione.

Noi non riconosciamo la sospensione della nostracostituzione storica a causa delle occupazioni straniere. Neghiamo qualsiasiprescrizione per i crimini disumani commessi contro la nazione ungherese e isuoi cittadini, sotto le dittature del nazismo e del comunismo.

Noi non riconosciamo la costituzione comunista del 1949,dato che fece da base alla tirannide, pertanto la proclamiamo non valida.

Concordiamo con i membri del primo Parlamento libero, che proclamaronocome prima loro decisione che la nostra libertà attuale è nata con la nostrarivoluzione del 1956.

Riconosciamo come data del ripristino dell’autodeterminazionedel nostro paese, perduta il diciannovesimo giorno di marzo del 1944, al 2 maggiodel 1990, quando si è formato il primo corpo di rappresentanza popolareliberamente eletto. Noi consideriamo questa data come l’inizio della nuova democraziae del nuovo ordine costituzionale del nostro paese.

Noi riteniamo che, dopo i decenni del ventesimo secolo che portaronoad uno stato di decadenza morale, abbiamo un perdurante bisogno di rinnovamentospirituale e intellettuale.

Confidiamo in un futuro da costruire insieme e nell’impegnodelle giovani generazioni. Crediamo che i nostri figli e nipoti renderanno dinuovo l’Ungheria grande con i loro talenti, perseveranza e forza morale.

La nostra legge fondamentale [la presente Costituzione]deve essere la base del nostro ordinamento giuridico: costituirà un’alleanzatra ungheresi del passato, presente e futuro; un quadro vivente che esprime la volontà della nazione e la forma in cui vogliamovivere.

Noi, cittadini  dell’Ungheria, siamo pronti afondare l’ordine del nostro paese sugli sforzi comuni della nazione.

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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