Siria all’ONU: “Ci battiamo contro il terrorismo e non cediamo alle minacce”

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“Colui che si è battuto contro il terrorismo al vostro posto non si arrenderà alle vostre minacce …”

Bashar al-Jaafari

Per la cronaca, l’intervento del delegato permanente della Siria presso le Nazioni Unite, in seguito al rapporto mensile dell’OPCW sulle armi chimiche in Siria, il 6 settembre 2018, e le successive deliberazioni dei membri del Consiglio di sicurezza presieduto dal Delegato degli Stati Uniti d’America alle Nazioni Unite .

Grazie, signora Presidente.

Le parole di alcune persone sulle armi chimiche in Siria sono fuorvianti e irresponsabili perché non ci sono più armi chimiche in Siria da quando la signora Sigrid Kaag l’ha detto proprio qui in questo Consiglio nel 2014.

E nel suo discorso di oggi, la signora Nakamitsu [Alto rappresentante per gli affari del disarmo delle Nazioni Unite] ha accolto con favore la distruzione di tutte le 27 strutture di produzione di armi chimiche siriane e la firma di un documento tripartito che autorizza l’Ufficio dei progetti speciali a continuare il suo lavoro in Siria.

Sembra però che le sue parole non siano state ascoltate da alcuni colleghi che, in questa camera, persistono nel darsi la pena di aspettare Godot, smarrito da decenni nel teatro dell’assurdo di Samuel Bekett.

La lingua delle minacce non è degna di questo Consiglio, signora Presidente. È inutile soprattutto quando viene usato dalla presidenza. Siamo diplomatici. La nostra missione è prevenire le guerre, vietare le minacce e cercare soluzioni diplomatiche alle crisi internazionali. Questa è la nostra concezione di diplomatici e ambasciatori. Il Consiglio di sicurezza non è un’arena di guerra. Questo ha commesso errori in diverse occasioni, in particolare riguardo all’Iraq e alla Libia. È tempo per noi di imparare dai nostri errori.

Signora Presidente,

Poiché la delegazione del mio Paese e alcune altre delegazioni hanno preso atto del programma di lavoro previsto per questo mese, le analisi e le convinzioni condivise sono che alcuni membri permanenti di questo Consiglio non riconoscono più la sua missione di salvaguardare pace e sicurezza internazionali e sono ora pronti ad andare fino all’ultimo limite nello sfruttamento del Consiglio di sicurezza, delle istituzioni delle Nazioni Unite e delle istituzioni internazionali, al fine di trarne vantaggi politici a scapito delle loro missione.

In breve, riteniamo ancora che i governi di alcuni dei membri permanenti del Consiglio di sicurezza abbiano abbandonato le loro responsabilità e siano diventati politicamente, moralmente e legalmente incapaci di difendere la pace e la sicurezza internazionali.

E per maggiore precisione dico che chi protegge e copre l’arsenale nucleare, biologico e chimico di Israele, che inventa falsi pretesti per mantenere il proprio arsenale chimico, che ha distrutto l’Iraq usando la menzogna sulle armi di distruzione di massa, che si è ritirato dall’accordo internazionale con l’Iran, che ha sospeso i finanziamenti per l’UNRWA, che si è ritirato dall’UNESCO, che continua a pressare l’ONU attraverso il suo finanziamento, che minaccia di ritirarsi dall’Organizzazione mondiale del commercio…  Dico che chiunque commetta tutto questo non ha il diritto di fare accuse false e inventate sull’uso di armi chimiche dal mio Paese, la Siria, soprattutto perché la sua storia è ricca di prove reali e non costruite, dell’uso di armi nucleari, chimiche e biologiche contro i civili in molte parti del mondo.

Riguardo alle bugie e alle falsificazioni, ho sempre in mente il rapporto spudorato e ridicolo, preparato dal corrispondente della CNN Arwa Damon, durante il suo incontro in Turchia, di sedicenti vittime che sono fuggite dal cosiddetto attacco chimico a Duma, nell’Aprile 2018.  Il cosiddetto attacco chimico è servito come pretesto per i governi di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia per l’attacco tripartito alla Siria di sabato 14 aprile 2018, dopo il quale richiedemmo la riunione di questo Consiglio.

Questo filmato mostra il corrispondente della CNN, un giornalista, che annusa in uno zainetto scolastico, proprio nel cuore del territorio turco, a centinaia di chilometri da Duma e a una settimana dal presunto incidente. Lei tira su col naso e il suo senso dell’olfatto viene usato per farle dire sugli schermi della CNN, nonostante lo spostamento di una settimana e centinaia di chilometri dal luogo del presunto attacco chimico, senza segni visibili di alcun disagio, che sentì uno strano odore di sostanze chimiche. Ha detto “puzzolente”, in inglese.

Un rapporto pubblicato come parte della giustificazione per l’aggressione militare sulla Siria. Vedete dunque il livello della regressione politica e dei media!

Signore e signori,

Come tutti sapete, la Siria e i suoi alleati hanno combattuto duramente e ottenuto un vero successo nella guerra contro le organizzazioni terroristiche, incluso Daesh, al-Qaeda e altre organizzazioni terroristiche associate. E siete tutti convinti, apertamente o implicitamente, che non abbiamo avuto e non abbiamo affatto bisogno di usare armi proibite a livello internazionale per eliminare il terrorismo. Inoltre, non abbiate dubbi sul fatto che chiunque abbia intrapreso questa guerra contro il terrorismo internazionale, al posto dei vostri popoli e dei vostri governi, non si sottometterà oggi a scandali politici o minacce di aggressione militare diretta da parte dei governi degli Stati Uniti, della Gran Bretagna e della Francia; i cui governi hanno commesso ogni cosa vietata in Siria, iniziando con il sostegno del terrorismo per arrivare a dare istruzioni all’organizzazione del Fronte al-Nusra [al-Qaeda] e ad altre organizzazioni affiliate, in primo luogo,  gli “Elmetti Bianchi “, invitandoli a usare armi chimiche contro i civili siriani per accusare il governo siriano e creare il pretesto per una nuova aggressione militare.

Signora Presidente,

In Siria, noi combattiamo al-Qaeda sul nostro territorio, non a Washington, Londra o Parigi.  Stiamo combattendo contro lo stesso Al Qaeda che ha perpetrato gli attacchi dell’11 settembre a New York. Stiamo combattendo lo stesso Al Qaeda che ha effettuato attacchi a Parigi, Londra e in molte altre capitali europee. E la nostra ricompensa è che voi siete diventati la forza di supporto di al-Qaeda contro di noi, che stiamo lottando per voi al posto dei vostri popoli.

Chiedetevi, chi sono i garanti della sovranità del diritto internazionale e della legittimità della Carta:

Cosa spingerebbe la Siria a ricorrere ad armi proibite a livello internazionale che non possiede, e che non darebbero alcun vantaggio militare, se non quello di fornire alle tre forze degli aggressori [citate sopra] il pretesto di condurre un’aggressione dopo l’altra contro di noi?

Com’è possibile che l’arma chimica pretestuosamente usata colpisca solo donne e bambini, senza toccare i terroristi?

Come e perché queste tre forze di aggressori sono le uniche in grado di prevedere il luogo, la data e il tipo di armi chimiche che verranno utilizzate in Siria?

Perché un tale potere di previsione miracoloso è condiviso dai tre governi aggressori e dai terroristi del Fronte al-Nusra [al Qaeda] e dei “Caschi bianchi”?

Perché finora il Consiglio di sicurezza e l’OPCW non sono stati in grado di prendere in considerazione le informazioni contenute in 156 lettere a voi indirizzate dalla Siria negli ultimi anni?

In questo caso, si trattava di informazioni sulle sostanze chimiche tossiche che sono state ricevute da organizzazioni terroristiche armate, immagazzinate, elaborate e usate contro i civili per accusare l’esercito siriano. Queste 156 lettere, eccole qui. Le abbiamo inviate a voi e all’OPCW.  Ma nessuno le legge. Nessuno vuole leggerle. E nessuno vuole cooperare con il governo siriano per combattere il terrorismo e impedire ai gruppi terroristici di usare armi chimiche. Perché? Perché alcune persone non vogliono risolvere il problema in Siria. Perché alcuni sfruttano il terrorismo.

Le domande sono molte e le risposte sono note. Per rispetto del tempo a mia disposizione e confidando nella vostra capacità di giudizio, dirò semplicemente che questi tre governi hanno fallito negli ultimi otto anni per ottenere ciò che volevano, sostenendo il terrorismo. Ecco perché ora sono più chiari, conducendo un’aggressione militare diretta, schierando illegalmente le loro forze armate in parti del territorio del mio Paese.  Essi impediranno il progresso del processo politico a Ginevra, Astana e Sochi.  Cercheranno di impedire l’eliminazione dei resti del terrorismo a Idleb e altrove. Continueranno a imporre un soffocante assedio economico al popolo siriano. Lavoreranno per bloccare il finanziamento della ricostruzione, la ripresa del Paese e il ritorno degli sfollati e dei rifugiati nelle loro case per vivere in dignità, sicurezza e pace.

Io insisto, Signora Presidente, sul fatto che in seguito alla distruzione delle ultime due installazioni menzionate dall’onorevole Nakamitsu e alla verifica dell’OPCW sulla distruzione e l’evacuazione delle macerie, la Siria avrà completato tutti i suoi impegni riguardanti i siti di produzione di armi chimiche.

Infine, il governo del mio Paese comunica di aver inviato ai membri del Consiglio di sicurezza, l’altro ieri, una lettera ufficiale contenente informazioni precise e credibili sui preparativi dei gruppi terroristici armati, presenti a Idleb e nelle campagne di Latakia e Aleppo, per l’uso su vasta scala di sostanze chimiche tossiche contro i civili allo scopo di ostacolare l’operazione militare anti-terrorismo in queste aree.

E in conclusione, signora Presidente, affermo che è assolutamente scandaloso e molto deplorevole che alcuni delegati degli Stati membri permanenti di questo Consiglio, tra cui il presidente, abbiano confuso l’argomento della sessione odierna con quello della sessione di domani  [Continua …]

Grazie, signora Presidente.

Dr. Bashar al-Jaafari

Delegato permanente della Siria presso le Nazioni Unite

6 Settembre 2018

Trascrizione e traduzione (dall’Arabo) di Mouna Alno-Nakhal

Fonte: Missione siriana all’ONU –

Patrizio Ricci
Patrizio Riccihttps://www.vietatoparlare.it
Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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